Spalletti: "Voglio riportare Totti in nazionale. De Rossi sta lavorando molto bene"
Le parole dell'ex allenatore giallorosso e attuale tecnico della Nazionale sulle due bandiere della Roma
Martedì 30 aprile 2024
Luciano Spalletti non è mai banale durante le sue interviste. Il 65enne tecnico di Certaldo ha allenato la Roma in due periodi - fra il 2005 e il 2009 e fra il 2016 e il 2017. Lo scorso anno ha conquistato lo scudetto con il Napoli e attualmente allena la nazionale italiana di calcio. Otto mesi fa, infatti, ha preso il posto di Roberto Mancini e ha portato la Nazionale ai prossimi Europei di calcio.
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al 'Corriere dello Sport', Spalletti ha parlato anche di Totti e De Rossi. Il tecnico vuole dimenticare le polemiche con Totti ai tempi della sua seconda esperienza sulla panchina giallorossa. Il 65enne, infatti, ha dichiarato di voler invitare il Pupone (e non solo) a Coverciano in vista dei prossimi Europei.
Queste le sue parole a riguardo: "Mi piacerebbe portare a Coverciano, quando ci ritroveremo per la preparazione agli Europei, Baggio, Del Piero, Totti e Antognoni. Ne ho già parlato con Gravina. Pensa se quel 4 assistesse a un nostro allenamento: spingerebbe i ragazzi a elevare la prestazione. Presto partirà l'invito ufficiale della Federazione".
Su De Rossi, attuale tecnico della Roma, poi, Spalletti ha espresso parole di stima per il lavoro che sta svolgendo e per il suo essere intelligente in ogni cosa che fa. Queste le dichiarazioni di Spalletti su De Rossi: "Credo di conoscerlo molto bene. Penso che il principale merito di Daniele, per quanto sta dando alla Roma, derivi dal fatto che fin dal primo giorno non si è voluto approfittare dell'immenso amore che i tifosi nutrono nei suoi confronti. Ha capito subito che quello poteva essere un vantaggio boomerang e l'ha messo da parte per investire totalmente nel lavoro sul campo. Sa bene che le idee possono portare allo stadio in festa solo attraverso gli allenamenti settimanali. Non so se Daniele abbia qualcosa di me, ogni tanto però mi ricorda Mazzone, quando gli scoppia la vena ha atteggiamenti che appartenevano al grande Carletto".
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