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L'Italia sarà a Euro 2024! Ci basta lo 0-0 con l'Ucraina, ma che caos al 92'...

Partita sofferta per gli azzurri, ma la difesa tiene e chiudiamo secondi nel girone alle spalle dell'Inghilterra
Lunedì 20 novembre 2023
Siamo all'Europeo. All'Italia basta lo 0-0 a Leverkusen contro l'Ucraina per garantirsi il secondo posto nel girone alle spalle dell'Inghilterra e la qualificazione diretta a Euro 2024. Niente vittoria e niente prestazione maestosa, ma obiettivo raggiunto senza bisogno degli spareggi di marzo. Non è poco: in Germania a giugno difenderemo il titolo conquistato nel 2021 a Wembley, anche se sarà necessario sperare in un sorteggio benevolo e soprattutto essere più concreti rispetto allo "spareggio" di stasera.

PRIMO TEMPO — Come anticipato ieri, Spalletti cambia quattro elementi rispetto alla vittoria contro la Macedonia (dentro Di Lorenzo, Buongiorno, Frattesi e Zaniolo, fuori Darmian, Gatti, Bonaventura e Berardi, addirittura in tribuna), ma il modulo è sempre il 4-3-3. L'Ucraina punta sul 4-1-4-1 con Stepanenko davanti alla difesa, Dovbyk unica punta e il talento del Chelsea Mudryk sulla sinistra. L'Italia parte convinta e vuole seguire il diktat del suo c.t.: giocare per vincere, non accontentarsi del pareggio. Un cross di Dimarco impaurisce gli uomini di Rebrov che rispondono con un tiro di Tsygankov sul quale Donnarumma risponde presente. L'approccio degli azzurri è discreto, ma il desiderio di segnare in fretta li porta ad allungarsi troppo e lasciare troppo campo agli avversari. L'Ucraina trova spazi e li sfrutta, al quarto d'ora, per chiamare il portiere del Psg a un grande intervento su Sudakov. L'Italia risponde con una botta di Barella respinta da Trubin, con un colpo di testa di Di Lorenzo fuori, ma soprattutto con un'occasione colossale sprecata da Frattesi e costruita da Chiesa, imprendibile quando accelera. Sono Donnarumma e compagni a condurre la partita, ad avere le migliori occasioni e a provarci con più convinzione (10 a 3 i tiri all'intervallo). La bolgia ucraina sulle tribune della BayArena perde decibel e quasi trattiene il fiato quando l'Italia va in pressione e avanza il baricentro per dimostrare la sua superiorità. E' il calcio che Spalletti vuole. Il vantaggio sembra nell'aria perché il possesso è italiano (64% al 45'), Dimarco e Chiesa a sinistra creano un pericolo dietro l'altro, ma Zaniolo, sull'altra corsia, è poco concreto e anche Raspadori, pur mobile, non fa male. Così all'intervallo siamo sullo 0-0 e la qualificazione a Euro 2024 è ancora tutta da decidere. Potevamo e dovevamo essere avanti.

SECONDO TEMPO — La ripresa inizia con Scamacca al posto di Raspadori e con la fisionomia dell'attacco azzurro che cambia. In peggio perché l'atalantino entra male e fatica a far salire la squadra. L'Italia sembra comunque in controllo, almeno finché l'Ucraina non ha la sua chance più grossa: la regala Donnarumma che esce male su un fallo laterale di Konoplya e spalanca la porta a Mudryk. Gigio rimedia respingendo in angolo, ma la formazione di Rebrov si sveglia e va di nuovo vicino all'1-0 con Tsygankov, che non arriva per poco alla conclusione vincente. Spalletti al 26' cambia di nuovo, inserendo Cristante e Politano per Jorginho e l'acciaccato Zaniolo, mentre l'Ucraina (che non ha giocato 78 ore fa come gli avversari) va avanti con lo stesso undici dell'inizio. La marea gialla si fa minacciosa perché la pressione è più alta e l'Italia, che si abbassa per non lasciare spazi tra le linee, non riesce più a ripartire. Meno male che Acerbi e Buongiorno, cresciuto in maniera esponenziale dopo il giallo al 7', non tremano. Rebrov in pochi minuti si gioca tutte le sostituzioni (dentro Zubkov, Pikhalyonok, Sikan, Tymchyk e Malinovskyi) per chiudere con il 4-2-4, Spalletti risponde con Kean per l'esausto Chiesa. L'Italia contiene e Donnarumma para su Sudakov a un minuto dal 90'. L'ultimo brivido è per un rigore richiesto da Mudryk su presunto tocco di Cristante: il Var non interviene e l'Italia festeggia la qualificazione dopo 6 minuti di recupero.
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Le formazioni ufficiali

UCRAINA (4-2-3-1): Trubin; Konoplia, Svatok (90' Malinovskyi) Zabarnyi, Mykolenko; Stepanenko (80' Pikhalonok), Zinchenko (85' Sikan); Tsygankov (80' Zubkov) Sudakov, Mudryk; Dovbyk.
A disp.: Bushchan, Riznyk, Bondar, Sydorchuk, Malinovskyi, Yaremchuk, Sikan, Pikhalonok, Tymchyk, Zubkov, Dubinchak, Matviyenko.
CT: Rebrov

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Acerbi, Buongiorno, Dimarco; Barella, Jorginho (71' Cristante) Frattesi; Zaniolo (71' Politano) (90' Darmian), Raspadori (46' Scamacca) Chiesa (80' Kean).
A disp.: Provedel, Vicario, Gatti, Bonaventura, Biraghi, Scamacca, Darmian, Cristante, Politano, El Shaarawy, Mancini.
CT: Luciano Spalletti.
di Andrea Ramazzotti
Fonte: Gazzetta dello Sport
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