RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Domenica - 5 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Totti: "Con Spalletti ho sbagliato anche io. Devo trovare un equilibrio con Ilary"

"Spalletti fu unico vorrei riabbracciarlo. Con Ilary devo trovare un nuovo equilibrio"
Giovedì 02 novembre 2023
Francesco Totti, tu sei stato un leggendario numero dieci. Ti dispiace sia un genere in via d'estinzione? "Sono spariti perché ora è un altro calcio. E un'altra visione, un altro modo di giocare. Ora prevale il fisico sulla tecnica. Nel tempo in cui giocavo io c'erano sempre, in ogni squadra in Italia o all'estero, uno o due giocatori di altissimo livello. C'erano uno o due numeri dieci potenziali. Insieme facevano il numero venti. Saremo stati fortunati, ma il calcio era più bello".

Tutto è cambiato con Sacchi?
"Il 10 era l'elemento di sorpresa. Il calcio si è fatto più organizzato, ma meno sorprendente".

A te chiedevano di tornare?
"No. L'unico era Zeman, che faceva un gioco alla Sacchi. Con il suo 4-3-3 era previsto che io tornassi. Per fortuna su quella fascia c'erano Candela e Di Francesco che correvano anche per me».

Quanto contano i «gregari» dei numeri dieci?
"Per me sono più importanti i gregari dei numeri dieci. Nei novanta minuti sono loro decisivi. Senza gli uni non ci sarebbero gli altri. Pensa a Platini senza Bonini, a Rivera senza Lodetti. Gregario è una bellissima parola, non solo nel ciclismo o nel calcio. Tutti siamo gregari di qualcosa o di qualcuno, nella vita".

Oggi vedi un numero dieci nel calcio mondiale?
"No, non esiste più. Si è estinto, quel ruolo. E infatti non trovo una squadra che mi entusiasmi. Ma ti ricordi il Real Madrid, il Barcellona, il Liverpool, l'Inter del triplete..".

Quali sono le doti che deve avere?
"Tecnica, ovviamente. Ma soprattutto la velocità di testa. Se tu capisci le cose prima degli altri, se vedi i movimenti dei compagni di squadra, se tocchi la palla una volta meno del necessario, tu hai già fatto il tuo, da numero dieci. Direi che questa è la caratteristica: vedere prima e fare prima. Io ero fortunato perché avevo Perrotta, Delvecchio, Di Francesco che sapevano e capivano come giocavo io e, a loro volta, sapevano dove avrei messo la palla. Lo sapevano prima, anche loro. Se uno ha talento, cioè anticipa il normale, tutta la squadra gira più veloce".

Chi era il più forte che hai incontrato?
"Per me, sentimentalmente, era Giannini. Mi piaceva perché era il capitano della Roma, era il mio idolo, giocava davanti alla difesa e sapeva guidare tutta la squadra. Volevo diventare come lui, da bambino. Tra quelli con cui ho giocato direi Zidane. Era completo, aveva tutto. Tutti forti, ma ognuno diverso. Prendi me e Del Piero. Uguali e opposti. Lui più veloce nel dribbling, calciava a giro. Io mettevo le palle di prima, senza pensarci, d'istinto. Ognuno aveva la sua dote che lo ha reso, anche nella memoria dei tifosi, unico. Unico perché irripetibile".

Sono spariti i liberi e i numeri dieci, c'è meno pensiero nel football?
"Erano i numeri e i ruoli più belli. Chissà, forse anche io avrei dovuto fare come Di Bartolomei o come Beckenbauer. Avrei potuto rinunciare a fare gol e mettermi dietro a impostare il gioco. Ma mi piaceva troppo segnare. E Spalletti, nell'ultima fase, mi ha consentito di spostarmi più avanti per farlo e raggiungere il mio record. Alla mia età — premesso che se fosse per me giocherei ancora — o vai più indietro, in campo, o più avanti".

Con quali allenatori ti sei trovato meglio?
"Per primo Mazzone, che ricordo con grande affetto. Poi Zeman e il primo Spalletti. Lo devo dire. È la verità".

Spalletti. Ha dimostrato, di nuovo, di essere un grande allenatore. Vuoi dire qualcosa che chiuda la polemica tra voi?
"Se lo incontrassi lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere. Credo che tra noi ci sia un profondo legame. Anche perché quello che abbiamo passato insieme è sia in campo che nel quotidiano. Io uscivo una o due volte a settimana con lui a cena. Anche io ho fatto degli errori, ci mancherebbe. Credo che tutti e due, se tornassimo indietro, non entreremmo più in conflitto".

Come vedi la Nazionale?
"Conoscendo lui, che è uno degli allenatori più bravi, se non il più bravo in Italia, sapevo che avrebbe impresso una svolta. La squadra sa come stare in campo, si vede che giocano liberi. Spero solo che riusciremo a qualificarci per Europei e Mondiali. Otto anni senza partecipare ai campionati del mondo sono stati duri, per chi ama il calcio".

I dieci e i nove e mezzo di cui parla Platini. Tu?
"Io ero un falso nove. No, in verità ero un misto. Non ho mai fatto la prima punta. L'intuizione di Spalletti è stata quella di inventare, con il mio ruolo, una figura di calciatore moderno. Un numero nove che diventava la fonte del gioco dalla trequarti in avanti. Avevo doti fisiche, andavo incontro alla palla e aprivo per Mancini, Perrotta, Taddei. Oppure, davanti alla porta, riuscivo a tirare e segnare. Ero imprevediblle. Per le mie caratteristiche tecniche, ma anche per il ruolo che Luciano si invento. Forse sono stato un prototipo di numero dieci moderno".

Quanto è pesata la morte di tuo padre? Ora sono tre anni.
"Tanto, era il mio punto di riferimento, era il fulcro della mia vita. Mi mancano il suo sorriso, lo sguardo, la sicurezza che era capace di darmi. Anche oggi, se lo vedessi solo dieci secondi al giorno, mi basterebbe per stare meglio. Pure se non ci dicevamo una parola, ci capivamo. Lui parlava poco. Io peggio di lui. Ma quei silenzi erano pieni. Lui veniva la mattina a Trigoria, portava cornetti, pizza per tutti. Magari non ci incontravamo, ma sapere che c'era mi dava serenità".

Del calcio cosa ti manca?
"Tutto. Il ritiro, lo spogliatoio, la maglietta, la sala massaggi. Cavolate? No, erano la mia vita. Mi manca il bar e il caffè con i compagni di squadra, il viaggio in pullman da Trigoria allo stadio. Mi manca la routine che ha fatto la mia vita per decenni. Quando è finita le giornate si sono svuotate. Dopo mi sono sentito solo. Ma ci sta. Finiva una cosa che mi piaceva, che era la mia vita. Io però non pensavo che mi facesse così male smettere quella vita programmata, quella passione che nella mia mente avrei potuto continuare a vivere. Non ho accettato il distacco dal calcio".

E il modo in cui la Roma ti ha trattato?
"Io ho passato trent'anni nella Roma. Ho portato rispetto a tutti, rinunciato ad altri ingaggi senza farlo pesare. Ho detto no al Real e altri perché volevo quella maglia, solo quella maglia giallorossa che è stampata dentro di me. Il modo in cui è finita la mia storia con la Roma, sì, mi è dispiaciuto. La verità è che quando nel calcio non servi più non c'è più ri-spetto. Se Maldini, Del Piero, Baggio, io siamo fuori dal calcio significherà qualcosa, no?".

Mourinho ha detto che ti avrebbe voluto nella Roma. Ti piacerebbe? "Certo che, con un ruolo definito, mi piacerebbe, per le ragioni che ho detto prima. E mi piacerebbe con Mourinho, è il numero uno, lo stimo molto. Mi dispiace non essere stato allenato da lui, nella mia carriera. Ma non voglio tornarci su. Non voglio chiedere. Alla Roma sanno che se hanno bisogno di me, per cose serie, mi fa piacere dare una mano. Altrimenti, amici come prima".

Il distacco da Ilary, Eravate una coppia molto bella.
"Noi due abbiamo passato venti anni insieme, con tanti momenti molto belli. Ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio tra noi capace di proteggere i ragazzi che sono la più grande ragione, per ambedue, di amore. So che non è facile, ma quello che c'è stato tra noi, per tanti anni, è stato importante. Se troviamo questo equilibrio noi due, i ragazzi staranno bene e si sentiranno protetti".

La scelta di Mancini? E quella di ragazzi di venticinque anni che vanno a giocare nei Paesi arabi?
"Ha sbagliato tempi e modi. È una sua decisione e va rispettata. Poi vai a capire le dinamiche interne tra lui e la Federazione. La differenza tra i nostri venti anni e questi sta tutta nei soldi. Ma in fondo se tu non sei tifoso della squadra di cui indossi la maglietta cosa ti dovrebbe impedire di accettare la migliore offerta. Noi quando arrivavamo al derby da quindici giorni prima pensavamo a quello che dovevamo fare: le magliette da mostrare se vincevi, il modo più elegante per incassare una sconfitta... E lo stesso facevano i laziali. Per me e per Nesta, che eravamo amici, era un'occasione per gli stessi sfottò che circolavano in città. Questo clima ti creava un'adrenalina dentro... Quando scendevi in campo, avevi voglia di spaccare il mondo. Ora cosa vuoi che gliene freghi del derby...".

Cosa è stata per te la maglietta giallorossa?
"Tutto. Passione, amore, paura, divertimento, emozione. Era il mio sogno da bambino. La mia vita è stata fortunata. Devo solo onorarla e ringraziarla. Ci ho messo del mio. Ma non sempre basta".

Se tu incontrassi te stesso bambino, c'è un errore che gli diresti di non fare?
"No, gli errori servono. Ti fanno crescere, ti aiutano a non farli più. Io mi rimprovero lo sputo a Poulsen che, nonostante le immagini televisive, per me non è successo. Non posso immaginare di avere sputato a una persona, è la cosa più assurda e più lontana dal mio modo di intendere il calcio e la vita".

Lippi quanto è stato importante per te?
"Quando arrivava Lippi stavi sull'attenti. Con lui ho avuto un rapporto speciale. Lui mi ha portato per mano ai Mondiali. Quando venne in clinica, dopo l'incidente che poteva compromettere la mia partecipazione, io non ci credevo, mi prese un colpo. E poi mi ha seguito, veniva a Trigoria, telefonava. E lui che mi ha dato la forza e la possibilità di vivere uno dei miei giorni più importanti della vita da calciatore".

L'altro credo di saperlo...

"Lo scudetto del 2001. Eravamo una squadra fantastica e la città impazzì. Dei giorni indimenticabili".

Cosa pensi dello scandalo delle scommesse?
"Non voglio dare giudizi moralistici. Aggiungo che i ragazzi più giovani vanno tutelati e bisogna stargli vicino perché non si rovinino".

Esiste la depressione nel calcio. Tu stesso hai mai rischiato?

"Come la riconosci? Io non credo che abbia mai fatto parte di me. Può darsi che l'abbia avuta, ma non l'ho individuata. So di miei colleghi che l'hanno vissuta. Ma credo ci sia ovunque, in questo tempo. È ormai tutto in prescrizione".

Ti ricordi una gigantesca litigata nello spogliatoio

"Una volta un litigio tra Panucci e Spalletti. Due tipi che prendono fuoco facilmente. Cominciano a discutere nel campo, poi appena finita la partita tutti a correre per evitare che si menino. Si sono affrontati nello spogliatoio e per separarli si è messo in mezzo Bruno Conti".

Cosa speri per il tuo futuro?

"Il mio sogno è di realizzare un altro sogno. Prima ne avevo uno, e sono riuscito a trasformarlo in realtà. Vorrei averne un altro, lo sto cercando. Ora vorrei solo vivere la vita con più serenità e tranquillità, dopo tutti i problemi che ci sono stati".
di W. Veltroni
Fonte: Corriere della Sera
COMMENTI
Area Utente
Login

Nizza - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Sab. 11 nov 2023 
Coreografia Curva Sud per il derby, sui social svelato un manifesto dei tifosi della Roma
Si prepara il grande spettacolo visivo all'Olimpico: pubblicato un vademecum con tutte le istruzioni per i tifosi giallorossi coinvolti
 Mer. 08 nov 2023 
MOURINHO: "Le parole di Sarri? È stata una critica diretta, aspetto la reazione della Lega"
EUROPA LEAGUE 2023/2024 - FASE A GIRONI SLAVIA PRAGA-ROMA, LA CONFERENZA STAMPA DI JOSE' MOURINHO: "Per me la partita della vita è sempre la prossima. Lo Slavia è una squadra forte. Domani giocheranno i più forti"
 Lun. 06 nov 2023 
Cristian Totti, la festa per i 18 anni con mamma Ilary Papà Francesco c'è... solo in foto
Tanti amici e una mega torta a più strati per la festa del primogenito di casa Totti-Blasi
 Dom. 05 nov 2023 
MOURINHO: "Una gara pazza, ma abbiamo vinto. I ragazzi e i tifosi sono stati straordinari"
ROMA-LECCE 2-1, LE INTERVISTE POST-PARTITA, JOSE' MOURINHO: "Dybala? Penso sia meglio non portarlo a Praga"
 Sab. 04 nov 2023 
MOURINHO: "Dybala e Sanches sono a disposizione. Il calendario? La società deve fare qualcosa"
ROMA-LECCE, LA CONFERENZA STAMPA DI JOSE' MOURINHO: "Lecce squadra di contropiede. Il calendario? La socetà deve fare qualcosa, non posso sempre battermi io"
 Mar. 31 ott 2023 
"Roma e Lazio non pagano per i vigili": dal Comune allarme costi per l'Olimpico
Fino a 400 agenti impegnati per ogni partita. E le periferie restano sguarnite
 Dom. 29 ott 2023 
Nainggolan: "Clima ostile? Lukaku non ci farà caso"
Il doppio ex: "Romelu mi chiese consigli, qui si sente amato"
 Sab. 28 ott 2023 
Niente fischietti a San Siro? I tifosi dell'Inter per accogliere Lukaku useranno... un'app
Si chiama Whistle ed è un'applicazione, scaricabile gratuitamente, che riproduce un suono analogo a quello di un fischietto. Anche se l'effetto sonoro è meno forte... Viene pubblicizzata su alcuni forum dei tifosi nerazzurri e sui social
 Mer. 25 ott 2023 
MOURINHO: "Con me si usano due pesi e due misure. Ndicka e Lukaku giocano"
EUROPA LEAGUE 2023/2024 - FASE A GIRONI: 3ªGIORNATA, ROMA-SLAVIA PRAGA
 Lun. 23 ott 2023 
Diritti tv, fumata bianca: la Serie A resta su Dazn e Sky
L'assemblea della Lega ha accettato l'offerta con 17 voti favorevoli (Napoli assente, no da Salernitana e Cagliari): tutti i dettagli dell'accordo
La vera Roma è ancora in infermeria
Le assenze di Dybala, Pellegrini, Renato Sanches, Smalling, Kumbulla e Abraham pesano e non poco
 Mer. 18 ott 2023 
Nuova Champions League: bonus da capogiro per chi si qualificherà
Dalla prossima edizione non solo il cambio di format, chi accederà alla kermesse continentale incasserà ancora di più: ecco quanto
 Mar. 17 ott 2023 
Accordo raggiunto per il patteggiamento di Fagioli: 7 mesi di squalifica e 5 di riabilitazione
La decisione della procura federale sul centrocampista bianconero per il caso scommesse
Santon: "Mio zio non è la fonte di Corona. Non so nulla delle scommesse"
Le sue parole: "Non ho mai scommesso in vita mia, può essere capitata la serata al casinò. Con Balotelli non ci sentiamo da 7 o 8 anni. Forse anche dieci"
 Sab. 14 ott 2023 
Marotta: "Lukaku può dire ciò che vuole, noi abbiamo la coscienza a posto. Fischietti? Il tifoso..."
I fischietti? Il tifoso ha il diritto di criticare in maniera civile"
 Ven. 13 ott 2023 
Già finiti i biglietti per Praga
I romanisti pensano già a Praga. Via mille biglietti in pochi minuti
 Mer. 11 ott 2023 
Juventus, Fagioli indagato per scommesse illegali: cosa rischia
Il centrocampista bianconero è indagato nell'ambito di un'inchiesta della procura di Torino su alcune piattaforme illecite: cos'è successo e tutti gli aggiornamenti in tempo reale
 Dom. 08 ott 2023 
Cagliari-Roma 1-4, Le Pagelle


Le pagelle della Roma - La paura fa Lukaku. Che ingresso di Belotti!
 Gio. 05 ott 2023 
MOURINHO: "Primo tempo orribile. Pellegrini ha potenziale, ma viene sempre fermato dagli infortuni"
EUROPA LEAGUE 2023/2024 - FASE A GIRONI: 2ªGIORNATA - ROMA-SERVETTE 4-0, LE INTERVISTE POST-PARTITA, JOSE' MOURINHO: "Senza Dybala manca creatività. Aouar sta faticando, penso sia un problema muscolare per Pellegrini"
Sponsor saudita per la Roma, Raggi: "Vergogna, ora mostrino il logo dell'Expo"
L’ex sindaca a 5 Stelle fatica a credere ai suoi occhi: "Potevano aspettare e stringere un eventuale accordo dopo il 28 novembre"
 Mer. 04 ott 2023 
L'ex Julio Sergio: "Vi dico la mia su Rui Patricio e Svilar"
Il portiere giallorosso dei tempi di Spalletti e Ranieri a tutto campo: "Il gol di Provedel? Io facevo fatica a parare, figurati ad attaccare..."
Roma, Riyadh Season è il nuovo main sponsor: tutti i dettagli
Il club giallorosso dalla partita contro il Servette sponsorizzerà il grande festival d'intrattenimento e sport organizzato dall'Arabia Saudita
 Dom. 01 ott 2023 
MOURINHO: "La squadra ha giocato da squadra, è una cosa che a me piace"
ROMA-FROSINONE 2-0, LE INTERVISTE POST-PARTITA, JOSE' MOURINHO: "Futuro? Non ne devo parlare, ho un contratto fino a giugno"
 Ven. 29 set 2023 
La Roma si prepara già al derby con la Lazio: la coreografia della Sud sarà "alla vecchia maniera"
Alla stracittadina manca più di mese, ma i ragazzi della curva si stanno organizzando per una grande giornata
 Dom. 24 set 2023 
A Torino con 500 tifosi
Non sarà proprio sola la Roma allo stadio Grande Torino. Proprio come a Tiraspol...
 Sab. 23 set 2023 
Roma, una squadra coi muscoli di cristallo: otto infortunati in cinque partite
Da Renato Sanches a Pellegrini, l'infermeria di Trigoria troppo spesso piena
Zaniolo: "Ho bei ricordi di Roma, amavo i colori giallorossi. Mou? Ancora lo sento"
Le parole dell'ex esterno giallorosso: "La Conference la porterò sempre nel cuore. Auguro il meglio ai tifosi della Roma"
Gianluca Gombar a capo del settore giovanile: con lui Daniele Placido. Tutte le novità
Dopo l'addio di Vergine, andato al Milan, Pinto promuove l'ex team manager sempre più suo braccio destro
 Mer. 20 set 2023 
MOURINHO: "Vogliamo arrivare primi nel girone. Nonostante le assenze, possiamo fare qualche cambio"
Alla vigilia di Sheriff Tiraspol-Roma, prima gara del girone di Europa League 2023-24,...
Bordin: "Mi auguro che la Roma si sia sfogata contro l'Empoli. Sheriff umile e giovane"
L'allenatore dello Sheriff Tiraspol Roberto Bordin, ha rilasciato un'intervista...
 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >>