Non getto la croce addosso a nessuno. I ragazzi e De Rossi hanno fatto tutto quello che potevano fare, vanno ringraziati comunque.
Certo, l'amarezza di questa sconfitta è grande. Adesso bisognerà lottare con le unghie e coi denti fino all'ultimo per il quinto posto.
Spero che adesso sia ben chiaro che cos'è il bel gioco e come una squadra che sa giocare bene, pur costando la metà della nostra, possa venire all'Olimpico a darci lezioni di calcio.
Se uno guardava i nostri giocatori oggi, ne vedeva l'incertezza ogni volta che si ritrovavano il pallone fra i piedi, per non sapere cosa farci e a chi darlo, mentre quelli del Bologna lo sapevano a memoria e si muovevano con sincronismi perfetti, con compagni sempre smarcati ai quali passare palla in modo semplice e tremendamente efficace.

Quante volte vedo i nostri che non sanno a chi darla e la ripassano indietro, il compagno davanti s'inkaz_za e quello dietro allarga le braccia come a dire "come facevo a dartela, non hai visto che avevo due avversari davanti a me?". Insomma, è la fiera dell'impotenza. Da un lato non sanno smarcarsi bene per dettare il passaggio, dall'altro non sono mentalmente predisposti a costruire l'azione e scaricano a qualcun altro la responsabilità dei lanci avanti (quasi sempre sbagliati).
E non è neanche colpa loro, perché i campioni che il gioco se lo inventano da soli li conti sulle dita di una mano. Tutti gli altri, cioè il 95% dei calciatori di serie A, ha bisogno di schemi efficaci, imparati a memoria con sacrificio e abnegazione, per funzionare come si deve, per far fluire bene il pallone. Senza schemi, quel pallone gli diventa maledettamente bollente fra i piedi e non vedono l'ora di liberarsene.
Quegli schemi, ai nostri, non glieli ha insegnati nessuno, né Di Francesco, né Fonseca, né Mourinho, sono anni che andiamo avanti alla giornata, sperando di trovare avversari che ci attaccano e ci lasciano praterie disponibili. Ma appena incontriamo un'Udinese qualunque che fa bene il filtro a centrocampo, andiamo in crisi. Se poi incontriamo il Bologna, che oltre a saper fare filtro sa anche costruire gioco, allora è notte fonda.
DDR è stato appena confermato. Per aver preso una squadra sfiduciata e al nono posto, ha fatto fin troppo bene. Adesso aspetto la pausa estiva per vedere se questi benedetti schemi sarà capace di insegnarli o se continueremo ad andare avanti alla giornata anche con lui.
PS: dopo alcune buone partite, Pellegrini è tornato lui, cioè impalpabile.