23 marzo 1975: il derby del sorpasso.
Dopo la sconfitta nel derby d'andata con il gol di De Sisti, all'interno della Lazio si era verificato un maremoto.
I cronisti cercano ossessivamente Prati perché il derby, per la Lupa, viene presentato come quello del sorpasso. In classifica deve infatti superare la Lazio e nella graduatoria dei cannonieri Prati deve staccare Chinaglia.
E siamo dunque alla partita. In Curva Sud uno stendardo recita: "AS Roma presenta Il Sorpasso".
Liedholm ha studiato a lungo la marcatura del centravanti biancoceleste optando alla fine per Peccenini. Al 35' Prati s'avventa su un passaggio all'indietro di Badiani, infilandosi tra Oddi e Pulici. Si va al riposo ma quando si torna in campo, la Lazio ha una gigantesca occasione per passare in vantaggio. Scambio Chinaglia-Re-Cecconi in area, palla a Garlaschelli che restituisce a Chinaglia; questi alza la parabola sopra la testa di Conti scavalcandolo.
Peccenini, in rovesciata, compie un capolavoro respingendo sulla linea. Sono istanti interminabili quelli in cui si coordina e ha il tempo di pensare che, se non aggancerà bene il pallone, finirà per cacciarlo definitivamente in rete, ma tutto riesce alla perfezione e la sua rovesciata entra nei gesti tecnici più spettacolari e decisivi del derby. Al 55', dopo uno scambio con Prati, Negrisolo conclude e fa assistere a una grande parata di Pulici. Il cronometro dell'incontro (e della storia), batte il 76'. Il resto è l'avanzata di Peccenini sulla destra, traversone che Pulici non arriva a fermare, e palla a Prati che, sfuggito alla guardia di Ghedin, la mette dentro di piatto, in scivolata. È un momento indescrivibile, con emozioni violente per i tifosi ma anche per i protagonisti.
Quando a Prati, pochi minuti più tardi, Renzo Giacobelli chiederà cosa rappresenti questo gol, risponderà: "Tutto rappresenta, vuol dire tutto. È stato un momento stupendo, affascinante. Un gol che vale al di là dei due punti. È servito questo mio gol ad effettuare il sospirato storico sorpasso. Non si dice così? Pulici non ci è arrivato e ho preferito toccare di precisione di piatto, col piede destro. È andata bene. Se Pulici fosse rimasto in porta avrei tentato la conclusione di forza".
23 marzo 1975: Lazio-Roma 0-1 (76’ Prati)
|