È ovviamente una questione di soldi, mettere su una squadra B, ma anche di sguardo diverso su certe prospettive di affermazione del proprio prodotto: che parte e coinvolge le giovanili che già esistono (in particolare la Primavera, dove si confrontano giovani QUASI pronti). Perché avere due squadre significa impegnare soldi per mantenerne due ma significa pure coltivare in casa i ricambi per la prima senza doverli prestare o dare ad altri ma per f
testarli continuatamente in prove davvero attendibili di capacità.
A me, peraltro, pare pure un passaggio (sempre più stretto...) che sarà sempre più condizionato dallo scandaloso andamento del mercato arabo-cinese dei più bravi fino ai top-players che finiscono fuori della portata economica dei non-arabo/cinesi. L'alternativa è galleggiare nel mare di mezzo dove se peschi bene porti a casa qualcosa, se no sopravvivi guardando come vincono gli altri. È un discorso complicato che non riguarda ovviamente le piccole società, ma quelle intermedie. Per quanto ci riguarda la domanda è: Don Dan è medio o grande? Per adesso mi è sembrato solo un furbo che ha preso coscienza della propria mezzadria: un poco te lo dà e un poco se lo piglia in attesa di usare lo stadio "modernamente".
Forse ha ragione a fare così, ma a me le sue scelte (Mou + vecchi marescialli, gloriosi!, ma reduci con ferite di cento battaglie raccattati qua e là mi sono sembrate quelle di un marito che se ne fopte della moglie ma la domenica la porta a prendere un gelatino, così la fa fepsa e contenta. Finché quella non s'imbatte nello Sceicco Bianco (Fellini docuit...). FORZA Roma

Io ho fatto un discorso concettuale.
La situazione finanziaria della Roma la conosciamo tutti e quanto costerebbe allestire una squadra B, onestamente non lo so.
Ovviamente, quando un'azienda è piena di debiti, ha sempre le mani legate, in tutti i settori.
Però, per essere un po' ottimisti, non credo nemmeno che i Friedkin abbiano intenzione di fare tabula rasa e ripartire da zero, dal vivaio, perché in quel caso non credo che avrebbero acconsentito all'ingaggio di Dybala e Lukaku.
Credo che cercheranno di barcamenarsi meglio che possono fino a quando arriverà finalmente questo benedetto stadio.
E poi, per ripartire veramente da zero ci vuole un fallimento, che azzera tutti i debiti. Oppure un concordato fallimentare ma senza fallimento, come fu concesso (vergognosamente) a Lotirchio. Che però, purtroppo bisogna ammetterlo, è stato bravo in questi 20 anni a mettere insieme una squadra competitiva, o perlomeno sempre nella parte sinistra della classifica, facendo le nozze coi fichi secchi.
Comunque i tifosi della quaglia non l'hanno presa bene, la "ristrutturazione". Per 10 anni lo hanno accolto allo stadio con urla e striscioni "Lotito vattene", ve lo ricordate?
Certo, loro preferivano un magliaro come Cragnotti che gli fece vincere uno scudetto a buffi o un personaggio losco com Chinaglia che si auto-proponeva presidente facendo da prestanome per il riciclaggio dei soldi sporchi della camorra. Ma qui stiamo andando fuori tema, per cui non vado oltre.

Le squadre “B” possono avercele solo società che stanno a posto con i conti: Atalanta e Juve (che non avrà mai problemi perché immette puntualmente soldi freschi con aumenti continui di capitale).
Sì legge che le società maggiormente indebitate in Italia sono Juve, Milan, Inter e ROMA, con Milan e Juve che si sono incamminate in un risanamento ed Inter e ROMA che peggiorano anno dopo anno ed il debito si accumula, anziché diminuire (da tener presente che la ROMA fa sold out in ogni partita ed ha chiuso il mercato estivo con quasi 80M in positivo).

Avere ulteriori spese come quella di una squadra “B”, per società che non hanno lo stadio di proprietà, ad oggi è solo un ulteriore danno per il proprio salvadanaio.

Con lo stadio di proprietà forse in futuro si potrebbe pensare a questa formula, ma oggi, almeno per la ROMA, significherebbe investire sul futuro, abbattendo drasticamente i costi del presente….cioè mandare via tutti, visto che il più scarso guadagna più di 2M a stagione e ricominciare con stipendiati da massimo 2M a stagione.
Se la vediamo dal punto di vista prettamente economico, l’ideale sarebbe fare come il Napoli che dopo il fallimento, è ripartito dalle serie minori…..che per il tifoso della ROMA, significherebbe giungere alla mazzata finale al cuore.

Sono d'accordo con MDM.
In quanto a quello che diceva Gerry, è vero che le squadre B costano (perché bisogna pagare stipendi veri) ma
fanno arrivare in prima squadra giocatori veri, non semplici promesse.
In poche parole i giovani emergenti sono sottoposti a un test vero (un campionato competitivo) e se lo superano sono pronti per la prima squadra.
Utilizzando solo il vivaio si ripropone sempre lo stesso interrogativo: farli esordire subito in prima squadre è sempre un'incognita, se li dai via in prestito, quasi sempre vengono sottoimpiegati, anche perché chi se li prende non ha nessun interesse a valorizzarli. Se li vendi a due soldi con diritto di "recompra", alla fine caro ti costa (vedi Pellegrini, venduto al Sassuolo per 2 milioni, ricomprato a 10). Se ti sembrano bravi e li lanci in prima squadra, magari è troppo presto, o sono in soggezione rispetto ai "senatori" o forse non sono così bravi come sembravano, e quindi falliscono.
La differenza tra la Primavera e la squadra B è che la squadra B innanzitutto ha un limite di età più maturo (23 anni) poi il fatto che nella squadra B vanno a giocare anche elementi della rosa principale, o per riprendersi da infortuni di lungo corso (è assurdo far giocare "a mezzo servizio" per un numero X di partite dei giocatori al solo scopo di farli tornare in forma). Nella squadra B gioca anche chi trova poco posto in A così, anziché stare in tribuna, mantiene il ritmo partita e il tono atletico giocando con la B. Questo, a sua volta, agevola i giovani, che si ritrovano a giocare non solo fra loro ma anche con compagni più grandi e più esperti, da cui possono imparare molto.
Insomma, a me pare che il sistema della squadra B sia il giusto passaggio intermedio fra primavera e prima squadra. Prendiamo Zalewski. Secondo me è un ragazzo con un grande talento, ma sta rendendo molto al di sotto delle sue potenzialità (perlomeno nella Roma, non nella Polonia dove lo impiegano nel suo ruolo naturale). Il motivo è nelle dinamiche e nelle necessità della prima squadra, che improvvisamente ha perso Spinazzola (Vina, il sostituto, è stato un flop) per cui hanno dovuto impiegare questo ragazzo a fare il terzino, mentre lui è un attaccante puro. In una squadra B, dove non esistono queste urgenze, probabilmente avrebbe potuto continuare ad affinare il suo talento di attaccante, senza perdersi a fare il difensore, perché poi si è visto che fine fanno i "tuttofare" (Florenzi).

A me le squadre B fanno orrore come concetto, ma riconosco che sono utili

Per fare la squadra B ci vogliono altri soldi veri, mentre è più "economico" "investire" sui giovani della Primavera cresciuti alla vecchia maniera in casa e ceduti altrove che, se esplodono, procurano una comoda "mazzetta" sulla loro eventuale plusvalenza. Ultimo Frattesi, qui docet... Ci vuole un cambio di testa e di risorse che consideri la ASR un'impresa professionistica complessa e non solo una squadra. Forza Roma

Certo ,
però poi per fare la Squadra B devi cambiare linea e non ti devi vendere più tutti i profili che invece al primo alito di vento hai fatto partire.
Gli esempi finora sono tanti e recenti Satriano,Volpato,Calafiori,Tahirovic,Ndjoe,Pagano, ed altro.
Serve inaugurare una nuova sezione giallorossa, con nuovi comparti sia tecnico che medico che gestionale, ti ritrovi con 3 impegni da seguire nel fine settimana agonistico.
Assoluto e semi assoluto...
Ho idea che questa proprietà abbia altre gatte da pelare.

Io ritorno su un mio veccho cavallo di battaglia: la squadra B.
Ha iniziato la RUbe, ora anche la Talanta, l'anno prox quasi sicuramente il Milan.

Guardate la Rube: Fagioli, Miretti, Nonge, Iling, Ylidz (fenomeno assoluto), Huisen (fenomeno assoluto) e il prox anno si riprendono Soule e De Winter che stanno facendo faville col Frosinone e il Genoa.

Per non parlare di Hasa in rampa di lancio.

Noi dobbiamo avere la SQUADRA B.

Che nel giro di 3-4 anni comincia a sfornare, ogni anno, 3-4 giocatori che puoi mettere sul mercato, dare in prestito, valorizzare, ogni anno.

Che in 10 anni fanno 30-40 giocatori.

Oggi la Rube gente come Iling non la molla per menno di 20 milioni, Yldiz almeno 30.

Poi quando ti esce fuori il fenomeno (tipo Fagioli, Ylidz, Soule) te lo tieni e lo fai giocare (tipo Bove o Zalewsky).

Solo così, nel giro di 4-5 anni, possiamo alimentare un calcio sostenibile, dove puoi anche innestare gradualmente 5-6 campioni ma in un blocco "a basso costo" perchè almeno non hai dovuto pagare i cartellini.

Tanto finchè questo schifo di UEFA non cambia registro, le squadre di medio livello come la Roma saranno sempre "strangolate".

Ecco perchè sostenevo la Super Lega, perchè noi come brand e bacino di utenza ci potevamo anche stare dentro. Meglio essere gli ultimi nella SL che in mezzo a questo schifo di Ceferin.

Daje Roma facce n'gol

Robbé, al mio paese, quand'ero ragazzino e Mammà mi mandava in parrocchia a jocàr, il parroco, al Vespro, in attesa della santa messa, faceva recitare e cantare alle vecchine in chiesa le Litanie Lauretane in latino, quelle -sai- del Kyrie Elèison e del Christe elèison, con una vecchina-capo a guidarle.
E mentre quelle le recitavano o cantavano lui saliva sull'ammezzato dell'organo per giocare a carte col sagrestano e due compari, davanti a un braciere con la carbonella. Ma siccome faceva già scuro e anche un po' freddo le povere vecchine lasciate a sé stesse un po' alla volta calavano il volume delle litanie fin quasi a spegnerlo. A questo punto, il parroco, dall'organo, senza smettere di jocàr, le ri-caricava a molla strillando Kyrie elèison... e quelle si riavviavano. Certi giornalisti sono peggio di quel parroco. Forza Roma

Domenica può essere un turno a nostro favore ma è anche vero che mancano ancora 26 partite, è un po' presto per mettersi a fare calcoli.
Sulle sfingi texane, secondo me (tiro a indovinare, s'intende) stanno aspettando di vedere come va quest'anno. Se la Roma dovesse centrare la Champions o perlomeno dimostrare di poter lottare seriamente per il quarto posto, forse potrebbero prolungare il contratto ai due portoghesi, quindi per il momento temporeggiano. Ma forse hanno già deciso, chissà...

Volevo segnalare quanto sia di parte la stampa romana. Esempio: nell'articolo "I tifosi pressano e Mourinho aspetta. Ma fino a quando?" di qualche giorno fa, il giornalista partiva in cavalleria con questa affermazione granitica:
"Se votassero i tifosi, José Mourinho vincerebbe le elezioni con quelle che una volta si chiamavano "percentuali bulgare"."
Le percentuali bulgare, per chi non lo sapesse, erano quelle che prendeva il PC bulgaro nelle elezioni truccate tipiche di una dittatura, "vincendo" con il 95-98% dei voti.

In ogni caso, con percentuali bulgare si intende generalmente un risultato favorevole superiore al 90%.
Ora, io mi chiedo, da dove le prende queste percentuali il giornalista? Ha fatto fare un sondaggio da Pagnoncelli? O per lui i tifosi della Roma sono solo gli ultras della Sud? E agli altri 3 milioni di romanisti gliel'ha chiesto che ne pensano?
In tutti i forum e i luoghi online dove i lettori possono esprimere le loro opinioni, noto invece che ci sono posizioni molto diversificate fra chi lo vorrebbe riconfermato e chi lo vorrebbe sostituito e non ci vedo affatto una percentuale "bulgara" a suo favore.

Mi chiedo quindi perché i giornalisti pompino continuamente Mourinho, se è per ingraziarsi gli ultras, o perché vengono foraggiati sottobanco da qualcuno o perché pensano che il compito dei giornalisti, anziché essere quello di raccontare la verità, sia quello di fare i battitori di tamburo in curva. Sono 3 anni che quando la Roma vince leggo che "Mourinho ha vinto qwuesto, ha vinto quello...", mentre quando la Roma perde (o non raggiunge i suoi obiettivi) la colpa è sempre dell'arbitro, del campo, della sfortuna, della società e via dicendo. Ma a che scopo? A che serve deificare oggi questo personaggio, domani quell'altro personaggio e via di questo passo, passando da un idolo all'altro senza mai sforzarsi di valutare giocatori e allenatori con un po' di equilibrio, per quello che valgono veramente? Boh...

Il di-Pinto ha chiarito che la Roma non può comprare il 90% dei top-players per motivi economici (i Friedkin non vogliono/possono cacciare soldi...) e tecnici (la Roma non è squadra "attrattiva" per chi è abituato ai migliori palcoscenici...) e che per acchiappare quel 10% è importante il timing. Poi ha aggiunto che lui è un bravo "tempista" e Mou è attraente, e ha precisato che purtroppo non può dire se resta a Roma come Ds perché è vero che incontra e sente il Capo quasi tutti i giorni ma di QUESTO non hanno ancora parlato. Da parte sua il Mou ha detto che ama perdutamente Roma e i Romanisti ma ha -peronisticamente?- precisato che ama tutti i Tifosi populari e non gli "intellettuali" (che è distinzione importante, anche se non si capisce capz'è ma solo che è nuova di zecca...). Sul rinnovo-contratto (che scade a giugno come quello del di-Pinto) ha mandato un bacio al Tifoso che glielo chiedeva, ma ha detto che non sa se resta perché anche se lui sente il Capo spesso e volentieri di QUESTO non hanno parlato. Da tutto ciò si deduce che ove mai il Tifoso fosse curioso di sapèr deve chiederlo al Capo. Che però, come si sa, non PARLA MAI col Tifoso. Azz!
Orbene, siccome per mestiere io debbo saper leggere anche fra le righe dei segni muti che mi lancia il Committente che sa solo cosa non gli piace di quel che gli progetto ma non sa mai dire COSA CAPZO GLI PIACE (eh, eh, come casca l'asino...), di fronte a questo balletto che dura ormai da tre anni mi sono fatto l'idea che fra il Ds, il Coach e il Capo ci debba per forza essere un "intermediario" che col Capo parla di QUESTO e poi lo spiega ai due. E siccome Don Dan è uno del Texas, che tira diritto, e non ama che sorgano fraintesi di lingua con quelli che paga, non solo ha scelto un intermediario potente e che parla la stessa dei due, cioè il portoguèso, ma anche uno che aveva in scuderia il Coach, e, forse, pure il DS.
Conclusione? Dobbiamo aspettare che Don Dan capisca non come finisce (non ha la palla di vetro...) ma COME ci arrivano, i due, alla fine del loro contratto. Per adesso è contento: non ha speso una lira, ha giocato maluccio, ma se domenica la Roma batte l'Udinese piomba in mezzo alle sei che la precedono, dal momento che s'incontrano -a coppie- tutt'e tre; e se pareggiano perdono punti tutt'e sei, e se non pareggiano accorcia almeno su tre.
Perciò, stavolta sto' tranquillo, mi faccio piacere tutto e mi va bèn anche un golletto di kulo al 95". FORZA ROMA

Ma difatti... per i Friedkin la Conference è stata la gioia di una nottata, ma poi siccome tutti parlano ma gli unici che cacciano li quadrini sono loro, per loro contano di più i risultati che portano soldi veri (p.es. partecipazione alla Champions) oltre a prestigio (molti giocatori di un certo livello vanno solo in squadre che partecipano alla Champions, tanto per dire). Perciò, mentre Mourinho la Conference se l'è fatta tatuare sul braccio, ai Friedkin non gli ha spostato niente dal punto di vista economico.
Certo, per noi tifosi la Coppa è stata importante, soprattutto perché era dal 2009 che non vincevamo più niente e il tifoso mette avanti i successi della squadra rispetto agli equilibri economici.
Però, visto che in questo forum nessuno è stupido, dobbiamo anche renderci conto che senza solidità economica i risultati non arrivano e, quei pochi che arrivano per miracolo, sono episodici. La forza economica e quella calcistica non sono due concetti antitetici ma convergenti.
Io sono stato nel business per una vita e continuo a non capire come facciano quasi tutte le squadre di calcio del mondo a essere sempre piene di debiti.
Certo, in qualunque attività ci sono aziende che vanno bene e aziende che vanno male, ma nel calcio sembra che siano il 90% ad andare male e a tenersi a galla con trucchetti contabili e di altro tipo. Ma possibile che tutti i manager del pallone siano degli incapaci di tale portata?
Boh... forse è il fattore tifo che distorce le realtà economiche e spinge le società a pagare sempre di più i giocatori e a indebitarsi sempre di più sperando, a ogni inizio stagione, che gli acquisti fatti a caro prezzo durante l'estate portino con sé vittorie e successi. Poi, invece, alla fine vince uno solo. E poi non è neanche giusto che la Eufa permetta alle big di fare quello che gli pare, stangando sempre le piccole. Per esempio il Barcellona, che in realtà dovrebbe essere già fallito, con trucchi, alchimie e operazioni una tantum, quest'anno porta 300 milioni di utili. Falsi, ovviamente.
Ma con quelli possono continuare nelle loro campagne acquisti faraoniche e chi, invece, cerca di giocare pulito anche dal punto di vista contabile, viene penalizzato.
Lotito ha potuto rateizzare 150 mln di debiti con il fisco in 23 anni di comode rate (che, fra l'altro, finiscono nel 2028 quindi fra solo 5 anni, ma lui ha ancora metà del debito da pagare - Fonte Sole-24 Ore) mentre la Roma ha sempre pagato tutto e subito.

Stavo vedendo , Rob , che almeno 4 della scuderia mendes hanno transitato qui a Trigoria, Rui S.Oliveira Matic ed ora Sanches, questi sono quelli ufficiali...
Quello bravo ,Matic che ho mal giudicato inizialmente, dopo un anno ha fatto le valige.
Forse i Friedkin hanno mangiato la foglia ... americani principianti di football (maschile), con tutto il suo mondo opaco che gli gira intorno, ma non certo fessi.
Certo possono comunque vantare una coppa Uefa , uno scudetto women, che per loro negli Usa è uno sport di grande interesse e seguito.
Io ancora non ho capito quanto vogliono ancora scommettere per avere le giuste motivazioni a continuare e superare ostacoli e momenti complicati come quelli attuali.
Perché qui si parla di quattrini...

Sanchez è la tassa che la Roma ha dovuto pagare a Mendes come "ringraziamento" per avergli fatto prendere Mourinho.
Questo giocatore, sia pur tecnicamente bravo, purtroppo per lui ha tanti e tali problemi muscolari che non è più in grado di giocare a calcio a livello professionistico. Lo sanno tutti nell'ambiente, e a maggior ragione lo sapeva Pinto.
Ma dietro le quinte del gran teatro calcistico ci sono accordi, alleanze, sudditanze, padroni e padrini di cui noi, grande pubblico, sappiamo poco e niente.
Mendes è riuscito a ritagliare un altro ghiotto stipendio per questo sfortunato ragazzo e un'altra appetitosa commissione per se stesso, anche quando non lo voleva più nessuno.
Volendo essere buoni, si può dire che un anno di stipendio regalato a Sanchez non affonderà la AS Roma. Molto peggio è stato spendere così tanti soldi in così tante pippe, negli ultimi 12 anni, che le voragini scavate nei bilanci della ASR non sono stati più colmati.
I Friedkin hanno preso Pinto perché pensavano che fosse un manager all'ameruicana, invece è un manager alla portoghese, e ha fatto in modo che rimanesse tutto fra portoghesi: allenatore, manager e super-procuratore. Ci ha guadagnato la Roma? Mah... secondo me no.
Sono molto curioso di vedere cosa succederà a giugno, perché a quel punto i Friedkin parleranno, se non a voce, perlomeno con i comportamenti: resterà Mou? Resterà Pinto? Sarà rivoluzione in panchina, in società e nella rosa calciatori? Resteranno Lukaku e Dybala? Si venderanno anche l'erba di Trigoria? Insomma, potrebbero succedere tante cose di grande portata per il futuro della Roma e aspetto di vederle con una certa ansietà, perché non ho sensazioni molto positive su quello che le due sfingi texane combineranno a fine stagione. Spero di sbagliarmi.

Caro Zio, tu sai come la penso: e io penso che con l'ingaggio di Mou la Roma di Friedkin si è vieppiù avvitata in una situazione da commedia degli equivoci: dove la famiglia della sposa era povera e lo zio venuto dalla merica -che è il ricco di famiglia o almeno così si dice- paga il fitto e le utenze di casa ma non sgancia una lira di più...) mentre il fidanzato invitato è nobile e abituato ai pranzi di gala. Perciò, quando viene a cena bisogna farlo mangiare bèn raccatando al mercato quello che si trova. Ora, siccome il fidanzato sa che la sposa è bisognosa ma è bella e panoramica, il di-Pinto è giovane ma non ipdiota da non sapere qual è il suo mestiere, e lo zio mericano della sposa è furèstico ma non è accussì strùnz da non sapere che a nessun mercato compri robbabbòna se ci vai tardi e senza soldi, è evidente che ciò che sta succedendo era NOTO A TUTT'ETTRÈ. E noio, che siamo i fratelli della sposa, e forse di cognome facciamo Caponi.., siamo rimasti abbagliati dai brilliì dei bottoni dell'alta uniforme del fidanzato e ogni volta che lo zio lo invita a mangiare a casa (ma anche fuoricasa) corriamo ad affollarne le sedie e i puff sperando di mangiare qualche zìt(ul)o a ragù. Previsione? Se la merce resta marcia prepariamoci un maalox... FORZA ROMA