Non penso che le cose stiano così come dici, e cioè che ci sia chi ingenuamente creda che Mourinho si sia davvero "innamorato" della Roma, così come non ne era innamorato Spalletti quando non diceva parole differenti da lui (riguardati le sue conferenze stampa e vedrai che era tutto un inneggiare ai nostri colori, alla città - "Chi non vuol venire a giocarci non sa che si perde" - alla maglia "di cui anche i miei figli son tifosi" ecc.).

Credo invece che, come dici tu, Mourinho sia un grande professionista che, in quanto tale:

1) DEVE tenere una strategia comunicativa "piaciona" (per così dire), come ce l'aveva a suo modo Spalletti, perché è così che si lavora con i gruppi umani, verso l'interno e verso l'esterno (la squadra, i tifosi);

2) DEVE chiedere alla società maggiori sforzi economici per rinforzare la squadra, così come lo aveva fatto a suo tempo Spalletti (ma anche García) usando le strategie che considera opportune, anche mettendo sul piatto la propria partenza (Spalletti se ne andò quando vide che Pallotta nicchiava, e se ne va ora da Napoli quando ha capito che per il prossimo anno De Laurentis seguirà strategie di mercato che a Spallo non aggradano).

Ed è NOSTRO INTERESSE, che così sia, e cioè che l'allenatore (Mou o chi per lui) sappia costruire una strategia comunicativa e che spinga per rinforzare la squadra. È così che si comporta un buon professionista, e non uno yesman.

Mou è un furbacchione, un egocentrico che sfrutta questo suo voler essere al centro di tutto PER FAR BENE IL SUO LAVORO e quindi NEL NOSTRO INTERESSE, così come egocentrico è anche Spalletti, un altro grande allenatore che a me non dispiacerebbe se un giorno tornasse a Roma.

Mourinho - che non mi sta simpatico, non so quante volte devo ripeterlo - sa il fatto suo, e spero che rimanga, e anche i Friedkin, che credo che finora abbiano agito bene, spero che capiscano che il lavoro fatto finora, dentro e fuori dal campo, è la base su cui continuare a costruire. A noi dovrebbe interessare - per il bene della Roma - che gli interessi dell'uno e degli altri trovino un punto di equilibrio.