Esatto Roberto. Concordo su tutto.
E poi ci st ala cattiveria individuale, il veleno.
Gente come Benetti, Gattuso, Bruno, Passarella, Baresi, Vierchovod, Stam, Montero, Nela... a zona o a uomo... ti levavano la pelle.

Ti menavano nel tunnel prima di entrare in campo...

Spinazzola.. non è un giocatore così.

D'accordo con Massimo, si stanno perdendo i fondamenti che avevano fatto dei difensori italiani i più forti del mondo.
Oltretutto, non marcando più a uomo, il difensore non ha più il punto di riferimento e deve continuamente coordinarsi con i compagni per non lasciare "buchi" nella copertura del campo, cosa che nella Roma ho visto spesso accadere, nel senso che i difensori venivano inconsciamente risucchiati verso la parte di campo dove stava avvenando l'azione, "attirati dal pallone" come nelle partite all'oratorio, lasciando sguarnite altre zone, cosicché bastava un passaggio intelligente dell'avversario a un suo compagno che stava arrivando nella zona sguarnita ed era 0-1 e palla al centro.
Siccome la zona impone un continuo coordinamento, diventa molto più importante di prima l'affiatamento fra difensori e, di conseguenza, ogni volta che manca qualcuno dei titolari per infortunio o squalifica, diventa un terno al lotto.
Una volta insegnavano ai difensori che l'attaccante va anticipato, non va affrontato faccia a faccia perché se quello è mediamente bravo ti salta. E se proprio è riuscito a girarsi, non va affrontato ma "accompagnato" verso i lati dell'area di rigore, mantenendosi sempre in mezzo fra la propria porta e l'avversario.
L'avversario va tamponato da dietro, impedendogli fisicamente di girarsi e se la palla è alta, bisogna saltare appoggiandogli le mani sulle spalle, così l'attaccante resta inchiodato a terra e il difensore salta più alto (guardate come fa Smalling e imparate).
Ma con la difesa a zona gli spazi si allargano ed è più facile ritrovarsi l'attaccante faccia a faccia e lì sono dolori. Sono quelli i casi in cui Ibanez perde la testa o Spinazzola non sa che fare.

Amico mio, una volta nelle scuole calcio, ai difensori si insegnavano due regole.

REGOLA 1: guarda sempre sia la palla che l'avversario (tu sei sempre il vertice di un triangolo sghembo e schiacciato dove gli altri angoli sono la palla e l'avversario)
REGOLA 2: se perdi di vistala palla, appiccicati all'avversario.

La REGOLA 2 traduceva una pratica legge "fisica" e di buon senso: se io occupo "il cilindro di spazio" in cui si muove il mio avversario, per lui sarà difficile controllare la palla.

MA OGGI STIAMO PERDENDO I FONDAMENTALI DELLA DIFESA, perchè i terzini "devono impostare dal basso", perchè non si difende "uno contro uno" ma "di reparto", perchè uno sport di contatto è stato trasformato dal VAR ad uno sport di ricamatrici di uncinetto...

E non si insegna più a difensori a difendere.

Con un difensore degli anni 70 (Spinosi, Bet, Longobucco, Zecchini, Bini, Morini, Galdiolo, Bellugi, Rosato, Burgnich ...) il gol di Salemakers non lo prendevi...