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La Parola ai Tifosi
La Roma non si discute, si ama!

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Mou e l’effetto Roma
C’è un bellissimo articolo della Gazzetta dello Sport (sic!) che trovate ancora nelle news di Romaforever.
Parla proprio di quello che ha descritto Luigi in un altro post.
In una parte dell’articolo si legge:
“Non è esatto dire che José è stato l'artefice di questo miracolo: una tifoseria sfilacciata. delusa, lagnosa, vittimistica, che diventa nel giro di due anni una comunità mistica, nella vibrante intesa di tutti i sensi in festa. Settantamila, più gli altri.

Tifosi, allenatore, giocatori, dirigenti, tutti insieme. José è stato l'interprete magnifico, impeccabile. Lui capita a Roma, uomo giusto nel momento giusto”

Non vi riporto tutto perché è meglio che ve lo leggete da soli, ma quello che ha impressionato me, altri tifosi e perfino il Capitano Pellegrini, è l’aria che si respira all’Olimpico.

Un’atmosfera così non me la ricordo nemmeno nel 2002, nell’anno dopo lo Scudetto, quando nella Roma giocava il più grande giocatore della sua Storia.

Questa Roma non ha vinto lo scudetto, non ha Totti in campo, non gioca un calcio spettacolare, eppure….
Ci sono 70000 persone allo Stadio da più di 20 partite consecutive. Mai vista una cosa del genere nella storia della Roma.
Perché?
Secondo me perché Mourinho è una leggenda, perché Mourinho ha vinto in Europa per la prima volta nella storia della Roma ma, soprattutto, perché Mourinho è uno di noi.

Con tutti i soldi che ha, con tutti i suoi successi è li’ a esultare, da coatto come farei io, prima della fine della partita contro il Feyenoord.
A 30’ secondi dalla fine, quando ormai è sicuro ma la partita non è finita, arringa la folla, esulta insieme allo Stadio, fomenta i tifosi in un unico movimento comune, che coinvolge 70000+1 fanatici giallorossi.
E, dopo la fine, rincorre Bolt e gli urla “Vai a casa!!!”, come farebbe Pluto a un torneo di calcetto 😁.

Questo è il miracolo di Mourinho, al di là che vinca o che perda: non ho mai visto una cosa del genere in 40 anni che seguo la Roma.


Forza Magica Roma
 
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Roberto, sottoscrivo pienamente la tua ricostruzione della gestione Pallotta che, come ricordi tu, è ovviamente responsabilità di Pallotta ma a cascata anche di Baldini-Sabatini.

Per Gerry: è vero che si può distinguire un Pallotta 1 da un Pallotta 2, ma questo solo a fini retorici e basamdosi sui risultati ottenuti che, come spiega bene Roberto, sono stati accettabili finché è durata l'ossatura della squadra "dei vecchi", Totti e DDR compresi. Poi c'è stato il crollo perché - and here's the rub - come direbbe Amleto, le fondamenta erano costruite sulla sabbia con cemento armato scrauso... Quindi è inutili che cerchi di salvare un Pallotta buono tipo Dr. Jekyll (il primo) poi rovinato dalle circostanze (dai cespugli, dai diritti d'autore chiesti da Venditti - di quante poche migliaia di euro stiamo parlando? - dai banchetti a Trigoria e quamt'altro) e quindi trasformatosi in Pallotta cattipo tipo Mr. Hyde. C'è un solo Pallotta che assolda il Gatto e la Volpe, che non solo non sa nulla di calcio, ma non sa nulla neanche dell'Italia e, in quanto speculatore finanziario - neanche di come si gestisce un'attività produttiva, figuriamoci se ha qualche idea di come funziona una società sportiva.

Purtoppo non riesco a vedere la partita in diretta. Sto ascoltandola alla radio. Speriamo bene.
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Manuel non c'è problema, perché non mi offendo, solo adesso tratto come sono trattato.
Sulla domanda rispondo: Zio Pallo maniàva (=napoletanismo per "maneggiamenti" non virtuosi) soldi suoi e/o affidati a lui da "investitori" che poi gli portavano il conto, Baldì e Sabatì intascavano soldi di "mediazione" e per me sono stati "più pessimi" del Pessimo: ma capisco che il Pòpulo non ha detto niente perché non sono stati così fessi da portargli solo pippe; e forse tutt'insieme hanno fatto i compagni di merende, com'è consueto fare in (tutto?) Il circo-calcio: a Salerno Iervolino il Pirata l'ha cacciato dopo pochi mesi. Ma forse solo perché aveva esagerato...
Forza Roma
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Stavo solo rispondendo ai tuoi punti, Gerry e ho fatto una battuta innocente che non voleva assolutamente offenderti.
Però non ho capito niente della tua risposta.
Ancora non ho capito perché bisogna giustificare le scelleratezze di Pallotta e, perché no, come dice Roberto di Sabatini e Baldini.

Lunga vita alla Nuova Presidenza!

Forza Magica Roma
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Ringrazio Luigi, ma non avevo dubbi, per la civiltà della sua risposta. Che Non condivido, ovviamente, dove mi attribuisce antipatie preconcette. Non considero le quinte di Pluto perché Beethoven non c'azzecca niente.
Trovo condivisibile l'opinione di altri amici che distinguono il Pallo1 dal Pallo2 ma non si chiedono (tranne Roberto e se pure altri, mi scuso) se il vero Pallo sia l'1 o il 2 e in che ordine (morale e consequenziale) vanno posti. Io sono sostenitore della tesi che -nel mondo particolare del ballòn- oggi non ci sono gentiluomini (anche perché bisogna "usare" mooolti soldi) e che -nel mondo in generale dei rapporti economici, e non- non ci siano di qua i buoni e di là i cattivi. Perciò chiarisco che le "quinte" che riguardano l'Inno (di cui guarda un po' si chiedono allo ziodamerica i dir. d'autore che non si sono chiesti ai Sensi...) e quelli dei contratti di tanti eroi (max Borriello, Totti e Ddr
ma anche di tant'altri) fatti trovare belli e firmati allo Ziodamerica, sono le "mosse" e i "gesti di accoglienza" che i business-men colgono al volo per potersi "indisporre" al grido (soffocato?) di ...tu mi tratti a scxemo e io ti tratto a strunxzo...: chiunque capisce che non portano mai bene. Penso che a una Banca non gliene foptte niente di chi compra i debiti di una AsR e che pure i peggiori figli di zoccuòla di Boston e dei bar di Caracas ignorano cosa si possa edificare a Tordivalle. Ciò non fa di Ziopallo un martire ma non fa di zio Don Dan un santo (a prescindere?). Sui tìtuli non discuto mai, su come i titulati siano diventati tali, sempre. Forza Roma.
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Su Pallotta: io non credo nella leggenda metropolitana di Pallotta che "si è arricchito" con le "plusvalenze".
Ritengo che le cose siano andate così: Mediobanca aveva due grossi debitori: Parnasi e Rosella Sensi, ma la cosa interessante era che uno disponeva dei terreni di Tor di Valle e l'altra della ASR.

Per cui alla banca viene l'ideona di proporre a qualche speculatore, meglio se uno straniero ignaro delle paludi della politica e della burocrazia italiana, di comprarsi l'ASR e fare lo stadio a Tor di Valle, così Mediobanca poteva rientrare dei due grossi buffi in una botta sola.

Trovano Pallotta, l'Amerikano che di calcio non SA NIENTE ma a cui fa gola la speculazione edilizia a Tor di valle (inizialmente più di 1 milione di metri cubi di stadio, centri commerciali, uffici e appartamenti).

Pallotta si mette all'opoera per realizzare la mega-speculazione. La squadra, di cui non sa niente, non capisce niente e non interessa niente, la affida completamente a Sabatini, poi deve prendere anche Baldini come intermediario che sa l'inglese. Ai due, oltre alla più totale carta bianca, mette anche a disposizione un buon gruzzolo per fare il calciomercato (gruzzolo derivante però più da debiti che da apporti di capitale).

Il Gatto e la Volpe si mettono subito all'opera. In 5 anni realizzano lo sproposito di oltre 200 operazioni di compravendita, battendo il record italiano di commissioni pagate agli agenti (più del doppio della rube, seconda classificata). Centrano alcuni buoni acquisti, grosso modo una dozzina. Falliscono totalmente negli altri 190, comprando a caro prezzo dei bidoni che poi devono dare via quasi gratis per liberarsene.

In tal modo il Gatto e la Volpe accumulano perdite disastrose, che Pallotta & soci non vogliono ripianare di tasca loro, per cui il Gatto a coda maculata è costretto a tamponare alla bell'e meglio vendendo i pochi buoni che era riuscito a scovare.

Comunque, finché la Roma ha potuto schierare i pezzi pregiati e l'inossidabile Totti, ha ottenuto buone prestazioni. La Roma di quei tempi era nettamente più forte di quella odierna, ma aveva di fronte la Rube dei 9 scudetti consecutivi. Un muro insuperabile.

Resta però il fatto che la vicenda, complessivamente, è stata un festival di incompetenza, menefreghismo, ingordigia, da parte di Pallotta, Baldini e Sabatini. Ripeto: Pallotta, Baldini e Sabatini. NON PALLOTTA DA SOLO.
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Su Mourinho: in un mondo in cui la maggior parte dei protagonisti tende al politicamente corretto e al volemose bbene, perché il presidente avversario di oggi potrebbe essere quello che paga lo stipendio domani o l'arbitro avverso di oggi potrebbe essere quello che chiude un occhio domani, Mourinho persegue la strategia opposta. Fa e dice cose divisive e dirompenti e questo costringe tutti a prendere posizione: pro o contro, da una parte o dall'altra, creando un clima di contrapposizione totale. Chi condivide i colori e la maglia con il portoghese tende ovviamente a schierarsi in modo totale dalla sua parte, sia come tifoso che come giocatore, e questo produce i suoi effetti (stadio pieno e squadra compatta). Mourinho ci ha costruito una carriera intera su questa strategia, oltre al fatto che, da quando è diventato famoso (e lo diventò presto) ha preteso dalle società campagne acquisti faraoniche. Il presupposto, evidentemente, era che ai grandi giocatori non c'è bisogno di insegnare a giocare, bisogna solo motivarli (il che non è affatto facile), per cui quando si hanno degli assi in squadra, più che il tecnico bravo con gli schemini alla lavagna, serve uno che sappia tirare fuori i *****es ai suoi uomini. Questo, per come la vedo io, è Mourinho. Funziona? Certo che funziona, la lista dei titoli conquistati sta lì a dimostrarlo. Funziona sempre? Be', quello è un altro discorso, perché le situazioni cambiano, il mondo cambia e anche le disponibilità economiche della Roma odierna sono briciole in confronto a quelle delle squadre di Premier (o dell'Inter di Moratti) da lui allenate in passato. Quello a cui stiamo assistendo in questa sue avventura romana è di vedere se il "Mourinhismo" funziona anche se applicato a una realtà senza soldi.

Su Pallotta mando un messaggio a parte.
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Per vincere la coppa europea, qualsiasi essa sia, ti deve dire bene pure su chi ti capita contro. Noi non l’abbiamo vinta contro il M. City o il Real Madrid, ma nemmeno le ultime arrivate in Europa (tranne il Bodo)….tant’è vero che il Feyenoord è la prima squadra d’Olanda e l’anno scorso (sulla carta) era ancora più forte di oggi.

Ma poi…. se è così facile vincere la Conference, perché uno squadrone come la Lazio, che dati alla mano (non faccio sarcasmo, la classifica è lì) è seconda solo al Napoli?
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Mi accodo a Nord.

Nessuno si sta esaltando. Possiamo ancora perdere tutto e arrivare sesti senza giocare la finale di EL, perché vincere é difficilissimo, soprattutto per la Roma.

Pero' l'inversione di tendenza nei risultati, nei trofei vinti (perché vi ricordo che la Conference Leage é l'unico trofeo UEFA nella bacheca della Roma, anche se Gerry e Mistic/Magic sembrano non considerarlo "degno" della Magica) é innegabile.

Come é innegabile l'entusiasmo riportato dai Friedkin. Lo stesso entusiasmo che avecoio con pallotta nei primi cinque anni, quando lo difendevo a spada tratta. L'ho difeso fino a quando é diventato indifendibile ed é iniziato il tunnel degli ultimi 5 anni che, oltre a confermare la completa assenza di qualsiasi trofeo (neanche una Coppa Italia) ha portato avanti una gestione sconsiderata che ha fatto lievitare l'indebitamento della Roma allontando, in piu', la gente dallo Stadio.

Quindi niente esaltazione, ma cerchiamo almeno di non negare l'evidenza dei fatti.


Forza Magica Roma
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Infatti non c'è nulla di cui esaltarsi, bisogna semplicemente prendere atto della crescita della squadra che è sotto gli occhi di tutti, notando tra l'altro che la Roma ha riportato in voga (forse, si attendono conferme nei prossimi anni) un comportamento europeo come non si vedeva da anni, anni che invece vedevano le italiane soccombere con eliminazioni ad opera di qualunque squadra, addirittura rumeni, cechi (quelli che ci vedono), e compagnia cantante.

Poi quel che sarà lo si vedrà, ma il trend è quello ed è scritto nero su bianco.

Pallotta io non l'ho mai criticato chissà quanto, il finale della sua avventura è stato una netta involuzione ma c'era da aspettarselo, per il resto ho visto belle squadre e pur non vincendo na mazza me so divertito, proprio come sto tornando a divertirmi coi Friedkin, godendomi ste cavalcate di coppa, che si sa, in campionato ti fanno pagare pegno.

Non è certo un caso se siamo nel gruppone proprio quando le altre (finalmente!) se so decise a non farsi buttare fuori dalle coppe già a dicembre o gennaio, lasciandoci il compito di tenere alto il punteggio della nazione per non tornare alle sole 3 squadre in CL com'era fino a qualche anno fa.
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Beh il trend è lì, nero su bianco e visibile a tutti.

Dopo essere subentrati in pieno Covid, nel mezzo della stagione 2019/20, coi Friedkin ci siamo fatti:

2020/21
Una semifinale di EL arrivando settimi a 16 punti dalla quarta.
2021/22
Vittoria in Conference e sesto posto a 7 punti dalla quarta.
2022/23
Ora ci vediamo l'ennesima semifinale, in pieno gruppone per la qualificazione in CL, e a 6-7 punti dai totali dei precedenti campionati, con 8 partite ancora da disputare.

Purtroppo non si può vincere sempre, sarebbe stupendo il contrario, specialmente per una squadra come la nostra che di vittorie ne ha racimolate pochine nei suoi quasi 100 anni di storia.

Ma che il trend sia in crescita lo "vedrebbe" pure un cieco.
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Gerry, nessuno fa l'analisi del sangue a nessuno. Sto cercando solo di seguire il filo della tua risposta. E all'inizio pensavo che la lista delle quinte (alcune secondo me reali, altre - come quelle dell'inno di Venditti e della posizione di Totti e De Rossi in campo e in società - un po' "complottistiche" e forse rispondente più a tue antipatie personali - , scusa se te lo dico, non ti offendere per favore) non ci azzeccasse nulla con il tema del thread.

Poi ripensandoci, mi sembra che tu stia elencando le ragioni per cui il buon Pallotta ha fallito nel suo tentativo di fare qualcosa di buono a Roma. Io non la vedo così. Al di là della consistenza degli intoppi che può aver trovato sul suo cammino, il problema di Pallotta era proprio il traguardo che si era prefissato, e cioè la realizzazione di una speculazione edilizia sfruttando la AS Roma. Per questo la squadra doveva semplicemente galleggiare senza che importassero molto i risultati sul campo e comprando e vendendo giocatori per anni in maniera forsennata per barcamenarsi con i bilanci. Bisognava tirare a campare e alla fine vendere il neocostruito quartiere e passare la società a qualcun altro. Qui non c'entra né l'inno di Venditti, né lo stipendio di Borriello, né il posto da dirigente di Totti, né i cabaret gastronomici a Trigoria. Gli è andata male per tanti altri motivi, perché si era scelto il socio sbagliato, ma soprattutto perché non capiva che gestire una società sportiva (che non produce "cose" ma entertainment) non è come - che so - comprare una fabbrica di scarpe per poi rivenderla o delocalizzarla.

Ma lasciamo perdere questo punto. La mia domanda girava sulla tua risposta a Lupo, e cioè che i critici ci sono perché le cose vanno male. E io continuo a domandare (a questo punto solo a me stesso) perché i critici continuino a essere tali qui nel forum anche di fronte a risultati positivi. Certo, dobbiamo attendere ancora otto partite di campionato e almeno due di coppa per sapere come andrà a finire, ma la situazione positiva che ho descritto più in basso, se confrontata col passato, è più reale e importante di quanto lo fosse la quinta che occulta il torbido mistero dell'inno di Venditti.

Va bene così, comunque. Ora ci attendono quattro lombarde di fila (Atalanta, Milan, Monza, Inter) senza Smalling in difesa. Finora Mou ha dimostrato di essere a Roma il miglior cuoco almeno dai tempi del primo Spalletti. Speriamo che in futuro lo sia più di Capello.
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11) La quinta di Beethoven, anche se la nona è più famosa 😃

Vedo come al solito una grossa confusione tra fatti, ipotesi fantasiose e frasi incomprensibili.

Il punto 1) è forse comprensibile dagli iniziati di qualche loggia massonica😁 Io, da profano, non capisco cosa vuoi dire.

Il punto 2) segue il punto 1). Non sapevo ci fossero sicurezze quando si acquista una squadra di pallone, ma forse tutto questo fa parte del Disegno del Grande Architetto

Il punto 3), ma beato Pallotta! Solo Borriello e DDR come contratti inutili (e hai detto Daniele De Rossi)? Pensa a Friedkin quanti ne ha trovati

Il punto 4) Mado’ pure Venditti tiriamo fuori… Ma è così difficile restare in tema?

Il punto 5), tutti sapevano della difficoltà di fare uno stadio a Roma

Il punto 6) e 7) La scelta di Baldini e Sabatini giustifica la scellerata gestione di Pallotta?

8) Ancora i cespugli che non si sa cosa sono. Taccio sui cabaret & Co.

9) Non so che c’entri la stampa con Pallotta

10) Ma che ne sappiamo dei soldi di Pallotta?

Riassumendo non vedo un solo punto, tra i dieci che hai elencato, che possa giustificare la scellerata gestione di Pallotta, che è stato uno dei peggiori presidenti della storia della Roma.
Non vedo nemmeno come si possa paragonare la tristezza degli ultimi cinque anni pallottiani, con l’entusiasmo e le vittorie portate dai Friedkin.


Forza Magica Roma
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Più esplicitamente, Luigi, e quali quinte?
Ecco:
1) la quinta di come è stato trovato, lo zio d'America, da chi e per cosa;
2) la quinta di cosa gli è stato assicurato potesse fare qui;
3) la quinta di quali impegni di contratti esosi con giocatori "inutili" (Borriello?) o in artikulo mortis e che Rosella non osava fare (Ddr?) o poco comprensibili (Totti dirigente?...) sono stati scaricati allo "ziodamerica";
4) la "quinta" dell'inno di Venditti;
5) la quinta dello stadio che sicuramente si farà, fidati di noio;
6) la quinta di perché ha scelto Baldì;
7) la quinta di come si è affidato a Sabatì;
8) la quinta dei cespugli topinosi e degli show cabaret-gastronomici a Trigoria;
9) la quinta dei rapporti con la "stampa";
10) la quinta di quali soldi adoperasse per gestire la Roma e se comportassero "interessi da pagare".
Questioni varie come vedi che avevo scelto di tenere "implicite"; di cui alcune sono ancora in piedi, ma che se uno non parla possono non esistere per il buon Tifoso.
Amo la Roma da 70anni e non ho mai permesso a nessuno di dirmi come amarla facendomi l'esame del sangue e dell'entusiasmo (delle intenzioni?). FORZA ROMA
Ps Quanto a Mou: ha vinto la CE, antica e prestigiosa coppa, ma NON se ne può andare come e quando vuole e quest'anno non è un bonus (chevvordi'?). In questo sto assolutamente con Don Dan. Pensasse a vincere e so' contento anch'io. Abbraccio circolare, senza distinzioni di casta.
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Oltretutto Mourinho ha GIÀ vinto.
Appena arrivato.
Tutto quello che viene quest’anno è un bonus.

A fine anno sarà lui a decidere se restare o no.
I Friedkin lo terrebbero in qualunque caso perché, a differenza di te Gerry, si sono resi conto di quello che Mourinho ha riportato a Roma e alla Roma.
I sogni.
L’entusiasmo.
La speranza.

Poi vincere è difficile, difficilissimo ripetersi in Europa.
Basta un niente e si può perdere il trofeo, l’obiettivo di turno, ma tutto quello che ci ha già restituito Mourinho, non ce lo può togliere nessuno.


Forza Magica Roma
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"Andrebbe capito meglio com'è successo tutto ciò, guardando dietro TUTTE le quinte e mettendo da parte i moralismi e gli alibi di convenienza".

Cioè? Un po' più esplicitamente?

Perché secondo te compravamo e rivendevamo a quel modo? E perché non te ne lamentavi a suo tempo?

E soprattutto, senza girare intorno a quanto ho scritto: non credi che stiamo vivendo il periodo più positivo da parecchi anni a questa parte, sia per i risultati in campo sia per la gestione della società?
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Pallotta era un business-man che ha fatto il figli'eputt, come succede ai business-men. Ma con un mare di pippe "a gatto maculato" e qualche vecchia gloria ancora potabile (Maicòn, Keita, Heinze, Kolarov, Fazio...) ha portato a Roma Osvaldo, Lamela, Kjaer, Digne, Bradley, Marquinhos, Strotto, Naingo, Paredes, Rudiger, Emerson, Sczesny, Alisson, Salah, Dzeko, eccetera.
Che, guarda un po', da un certo momento in poi ha cominciato a vendere come caramelle al miele contro la tosse (sua)! (e questa resta certamente la colpa sua).
Andrebbe capito meglio com'è successo tutto ciò, guardando dietro TUTTE le quinte e mettendo da parte i moralismi e gli alibi di convenienza.
Dopodiché chiarisco che sono dodici anni che scrivo che per me il Tifoso è il solo MOMENTO ETICO del calcio: nel resto del ballòn non vedo anime belle...
Ps E comunque, se quest'anno mou non vince quaccheccosa vediamo che fa Don Dan. Io tifo Mou, anche se non mi piace com'è l'uomo e come gioca, e sul fatto che sia "uno di noi" ho fieri dubbi.
Forza Roma.
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Caro Gerry,
stiamo tornando all'inizio delle nostre discussioni. È un circolo vizioso.

Rispondendo a Lupo scrivi: "Qui se ci sono i "critici" è perché le cose non sono andate proprio bèn; non che le cose non sono andate bèn perché ci sono i critici".

Ecco, come fai a dire che le cose non sono andate "bèn" in questi due anni di Mourinho? Sono andate molto meglio delle ultime gestioni dell'era Pallotta e dell'anno 0 dei Friedkin. Siamo risaliti (diciamola in gerundio, per scaramanzia: stiamo risalendo) dal pozzo nero in cui eravamo finiti: il primo trofeo UEFA della nostra storia; un mercato che ci ha portato giocatori come Dybala, Matic e Wijnaldum, di un livello che non vedevamo da una ventina d'anni (nonostante i debiti ereditati dai bostoniani), con la prospettiva di attirarne altri grazie al prestigio dell'attuale allenatore; un gruppo di giovani della Primavera che si stanno affacciando bene in prima squadra (e uno è ormai titolare fisso); seconda semifinale consecutiva in una competizione europea, con la possibilità di vincere un nuovo trofeo e di qualificarci in Champions dopo anni di assenza (incrociamo le dita); e lo stadio strapieno SEMPRE.

Capisco le critiche di chi ariccia il naso perché non apprezza il gioco (de gustibus...), e ci provo comprendere il tuo punto di vista (che comunque non sposo), ma ammetti che 'sti critici si nun se rilasseno ogni tanto, si nun sorideno manco quanno le cose vanno bbene, dànno proprio l'impressione de raggionà sulla base de preconcetti, èssi bbono...

Tutte 'ste geremiadi nun le leggevo quanno le cose annaveno DAVVERO male: facevamo dei mercati ridicoli, decina di pippe comprate a tanto e difficili da rivendere, un monte stipendi insopportabile, e i pochi boni se li rivennevamo appena possibile; piazzamenti in classifica lontani dal podio; girandola di allenatori che dovevano gestire organici mediocri e incompleti per cui venivano accusati di non saper cucinare perché il buon cuoco sa preparare i banchetti con gli avanzi e gli scarti... E Pallotta era sempre messo al riparo da ogni critica...

Insomma, c'è una differenza di giudizio evidente fra le situazioni del passato (pessime, ma sempre viste con comprensione, coi dirigenti che, poracci, nun sanno de calcio..., ecc.) e quella attuale. Mo' invece pure l'entusiasmo di chi va all'Olimpico vie' visto co diffidenza e co sarcasmo...

E godetelo sto momento, damme retta!

Un abbraccio e saluti romanisti
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Caro Lupo perché continuate a confondere la causa con l'effetto? Qui se ci sono i "critici" è perché le cose non sono andate proprio bèn; non che le cose non sono andate bèn perché ci sono i critici.
In realtà le cose di ballòn, a Roma (e pure altrove...) vanno come vanno perché dipendono da altre cose che non sono le nostre opinioni.
Senza considerare che è nel contrasto che si rafforza l'amore, non nel cippi-cippi. Personalmente odio la retorica acchiappasimpatie, e, con tutto il rispetto per Pluto Luigi e te, non reputo maitre-à-penser uno come Dotto. E dico che il suo Elogio del Mou sembra un'articolessa, diciamo una futtessa, e persino una marchetta, a chi viene dallo spettacolo di troppi anni farlocchi per credere agli zii d'America generosi e ai (mercenari milionari) "portoghesi de noantri". Insomma, fateci vedere denaro e noi vi daremo cammello, comprese le nostre bistecche, rognoni, fegato e CUORE.. FORZA Roma
Ps1 aveva ragione Guy Debord: questa è la società dello spettacolo...
PS2 il Popolo che affolla l'Olimpico è il miracolo vero. Ma è "figlio/gesto" del Popolo. E merita "letture" storiche e psicodrammatiche più serie di "dotte" panegiriche.
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Beh ,dai Wolf non siamo tutti così ... probabilmente qui dentro scattano dei meccanismi umorali per cui si perde l'obiettivitá .

Sono incollato da giovedì sera x rivedermi dove posso highlights commenti sul 4-1, e penso che così sia stato per qualunque altro romanista.
E mourinho a parte,o appassionato del bel gioco o del risultato,o ancora dei retaggi palazzo/potere ,tutte visioni che ci distinguono e ci accomunano o ci separano, ma che alla fine ti fanno scattare di fronte al fatidico"Roma in vantaggio !".

Beh ti devo dire che qui dentro,nel tempo,ho conosciuto meglio diversa identità focalizzandole meglio.
Rivalutandole ,in alcuni casi,ma anche perdendone di stima in altri.

E lo stesso sarà stato nei miei confronti...
Che ci vuoi fare ?
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A mistico….ora si gioisce per il raggiungimento delle semifinali, che non è un titolo ma sempre un obiettivo che altre società non considerano nemmeno, anno dopo anno….e se son rose….
Ovvio che se Mourinho fosse uscito malamente dalla coppa Italia, uscito malamente dalla Europa League e stesse a pari punti con la Fiorentina, oggi non si parlerebbe di fenomeno Mourinho, ma di disfatta totale di Mourinho…..invece.

Ma sai cosa?
Tutto questo accade per placare le malelingue che si versano sul forum e fuori dal forum…..tant’è vero che dopo giovedì sono in pochi, se non praticamente gli stessi dopo una vittoria della ROMA, che scrivono sul forum.

Purtroppo al momento nemmeno i più pessimisti e antiMourinho come te, possono scrivere qualcosa di sgradevole….non ci sono le condizioni…..e spero non ce ne siano più.
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L'articolo lo firma Giancarlo Dotto, vecchio giornalista (e romanista storico) che tanti anni fa scriveva su il Messaggero, al tempo in cui ci scrivevano i grandi Gianni Melidoni e Lino Cascioli (i giovani non sapranno di chi sto parlando, ma i più avanti con l'età se all'epoca vivevano a Roma e leggevano Il Messaggero se li ricorderanno).

C'è una cosa che ha detto Pluto - e che non c'è nell'articolo - che è importante per capire come l'arrivo di Mourinho abbia potuto generare quest'ondata di positività in città: Mourinho si comporta "come uno di noi", "è uno di noi". Una strategia studiata a tavolino dall'allenatore che sa di essere antipatico per arruffianarsi il popolo? Non credo, qui c'è della vera empatia, fra gli umani, nei rapporti fra singoli e fra gruppi, l'empatia è tutto. La comunicazione puoi costruirla a tavolino, ma l'empatia scaturisce da dentro, si percepisce "a pelle", si manifesta e si trasmette capillarmente attraverso mille canali, gesti, parole, sensazioni. E produce sempre effetti positivi. Fra questi c'è anzitutto il "benessere mentale" delle persone. È quello che osservo in giro, volevo dire solo questo.

Poi, sull'onda dell'entusiasmo sarei anche portato a fare mirabolanti previsioni sull'immediato futuro e anche sulle prossime stagioni della Maggica, ma capisco l'atteggiamento scaramantico di molti e quindi me le tengo per me.

Saluti romanisti.
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Ed è per questo che continuò a dire che il suo contratto dovrebbe essere prolungato, altro che 3anni…..altro che Mendes (che se Mourinho vuole rimanere non c’è Mendes che tenga o che Mendes dica cambia aria e lui faccia “sissignore”….capzate).
Aldilà dei trofei raggiunti o raggiungibili.
C’è ancora qlcn che dice “mai schiavo del risultato”…..ecco in questo caso è azzecatissimo, non riferito alla singola partita, ma a tutto il cucuzzaro.

Pienamente d’accordo con Pluto e Luigi 💪🏻
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