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La Parola ai Tifosi
La Roma non si discute, si ama!

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Chi dei due?
A quasi 24 ore dalla sconfitta di ieri è chiaro che, oltre alla roditura di xulo che ci accumuna, nei post di tutti noi si intravvedono di nuovo le diverse visioni (e le profonde divisioni) esistenti nel forum sull'allenatore, sulla società ecc.


Per chi, come me, crede che in questa fase (dopo anni di secca) è fondamentale portare a casa dei trofei, insomma, per chi crede che bisogna essere "risultatisti" per poter fare un salto di qualità, la botta presa ieri non può essere che frutto di una serie di errori e non del caso. Errori dei giocatori in campo (detti e ridetti) ma necessariamente anche errori dell'allenatore.

Quindi Mourinho ha sbagliato la formazione iniziale (quasi identica a quella che aveva giocato gli ultimi minuti contro il Napoli) ed ha buttato via il primo tempo e la partita.

Invito però gli anti-Mou a riprendere il confronto Spalletti/Mourinho che imperversa qui dentro da tempo, e a riflettere su quest'ennesimo episodio delle loro vite parallele: entrambi fanno turnover contro la Cremonese, entrambi perdono e sono eliminati dalla Coppa. Stesso errore, stesso risultato, ma, a mio avviso, il nostro giudizio non può essere lo stesso perché le circostanze in cui i due hanno agito sono diverse. Chi dei due ha fatto la scelta non più "giusta" ma più razionale?

Spalletti ha fatto riposare i titolari per dare priorità al suo obiettivo, ossia lo scudetto, nonostante abbia un vantaggio enorme sulla seconda in campionato, e nonostante la qualità delle sue riserve sia eccellente. Esemplificando: se si rompe Osimhen, entra Simeone.

Mourinho ha fatto turnover pensando al suo obiettivo dichiarato di quest'anno, la qualificazione in CL, dove cinque squadre in tre punti lottano per tre posti, e ha utilizzato panchinari "saccheggiati" (ipse dixit) dalla primavera. Esemplificando: se si rompe Dybala entra... chi?

Se consideriamo la differenza fra le due rose e le probabilità di successo nei rispettivi obiettivi stagionali vedremo che Mou ha agito in maniera più razionale di Spallo, perché paradossalmente per noi la prossima partita contro l'Empoli - da giocare 2 giorni e 1/2 dopo il quarto di finale di CI - è più importante di quella con la Cremonese. È andata male, ma solo a maggio sapremo se il gioco è valsa la candela.

Incolpiamo Mou, dunque, ma diamogli delle attenuanti. E magari pensiamo che anche allenatori come Spalletti, qui ammirato da molti (anche da me), commettono errori identici - eppur più gravi - di quelli di Mou.
 
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Nulla questio Gerry sulla leggerezza nelle scelte di Spalletti e quelle a denti stretti di Mou.
Non entro entro nemmeno nella solita nostalgia del bel gioco che ci regalò Spalletti (ma con interpreti migliori degli attuali, me lo consenti?😁, ma ho qualche dubbio che gli orripilanti errori da scherzi a parte di Brumbulla 😁 e Celik siano dovuti a "mancata fiducia da scarso impiego".
Personalmente mi auguro di vederli schierati il meno possibile.
Pensa che mi auguro di rivedere persino Karsdorp, che non azzeccava un cross, al posto di Celik.
Concordo invece sulla vergogna di questa eliminazione.
Ero andato a coricarmi con un nervoso tale che ho trascorso una notte mezza insonne.
Pensa che cojote che sono...
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Credo d'essere stato il più insistente, qui, a proporre un raffronto fra certe ultime scelte di Mou e di Spallo. Dove l'interrogativo non era se fosse logico, o non, che entrambi avessero scelto di fare un ampio turnover con Cremonese ultima in classifica, pagandolo con l'uscita dalla CI; né tantomeno se il motivo dell'Uno fosse più importante di quello del secondo (xché se l'Uno rischia la CL -e i suoi soldi- il secondo -che è già in CL- rischia uno scudetto che a Nàpule manca dal MITICO Maradona e porterebbe Spallo in quell'Olimpo): il punto era NEL turnover stesso e nelle sue modalità, e nelle possibili implicite indicazioni dei rapporti di coach/truppa. In questo senso ho parlato di maggior "leggerezza e libertà" di uso (di quello strumento defatigante) da parte di Spallo rispetto a Mou: che mi appariva (e così Egli se n'è poi detto...) "costretto". Dove il secondo punto è nel modo di entrambi di usare la propria rosa disponibile, indipendentemente dal fatto che una sia migliore dell'altra. Su ciò non ho certo nascosto la mia preferenza per Spallo, mio amòr, che ho chiamato in causa non SOLO perché è stato per Scuola&Inventiva il NOSTRO MIGLIOR COACH del 20nnio post-scudetto sensiano-mericano ma per confrontare l'approccio e le "modalità di ingaggio" della sua attuale ciurma napulitana rispetto a quelli del Mou.
In cui vedo questa differenza: il turnover di Spallo riguarda TUTTA la Rosa in ogni possibile occasione con uso dei petali anche singolarmente; quello di Mou riguarda i "secondi" solo quando i "primi" non sono disponibili: con la conseguenza di far giocare un, chessò, Kumbulla a ogni morte di papa; così quello o quell'altro ti fa la capzata inspiegabile... Capzata che quindi non dipende, PER ME, solo dalla maggior qualità dei "secondi" di Spallo rispetto ai nostri, ma anche dallo spettacolar-manicheismo del Mou che dividendo la lavagna dei suoi fra Buoni&Cattivi, espone questi ultimi alle capzate da "disabitudine al campo" e/o al pubblico ludibrio, con le ovvie conseguenze che ben conosce chiunque sia stato a scuola o in un qualsiasi contesto di gruppo.
Tutto il resto, compreso la mia conoscenza del cursus honorum dell'Uno e di Spallo, è/sarà cronaca o Storia, che non discuto e lascio a Panini Editòr.
FORZA Roma.
PS Per me Mou deve solo vincere quaccheccòsa. Ma un'uscita a un tanto così -irripetibile!- dalla Coppa è stata, COMUNQUE mi sia spiegata, una VERGOGNA. E l'Empoli non è il realmadrìd.
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Ehhh,
troppa grazia, caro Luigi.

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Giusto, era a + 9.

Quando avrò consigli da dare a Spalletti, a Mourinho, a Caltagirone o agli assessori del Comune di Roma ti chiederò i loro numeri di telefono, visto che a giudicare dai tuoi post devi averli tutti in agenda.
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In realtà Spalletti era a +9 sul Milan quando decise di lasciar perdere la CI contro la Cremonese... Poi avrebbe avuto una trasferta e dopo la Roma in casa, potevate chiamarlo e consigliarlo di non preoccuparsi troppo tanto sarebbe andato a +13.

Quando scrivete, oltre a dilungarvi , cercate di essere precisi.
😎
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Caro Roberto, mi sembra che tu non abbia capito il senso del mio post, che comunque era rivolto non a te ma quanti nel forum hanno in antipatia (eufemismo) il nostro allenatore e qui nel forum prima e dopo Napoli-Roma lo hanno ripetutamente criticato usando la comparazione con Spalletti. E scommetto che se facessimo una ricerca per parole nella settimana precedente e quella successiva alla partita, le occorrenze del nome del pelato sarebbero più o meno pari a quelle del nome del portoghese, e sicuramente più numerose di quelle - che so - di Gasperini, Sarri o Italiano, tanto per citare altri allenatori tirati spesso in ballo nel forum e usati come pietra di paragone per giudicare Mourinho.

E comunque dici cose che esplicitamente o implicitamente dico anch'io ma che non intaccano il senso dell'argomentazione che a te sembra irrilevante (mentre per altri ho "colto nel segno").

Certo che Spalletti ha una squadra che sta per vincere lo scudetto e Mourinho lotta per il quarto posto. È evidente e l'ho scritto anch'io. Ma la questione è che con 13 punti di vantaggio sul secondo Spalletti poteva anche rischiare di perdere qualche punto schierando più titolari per giocare in casa un'eliminatoria contro l'ultima in classifica, tanto lo scudetto (che è il vero obiettivo dei partenopei) lo vince lo stesso, mentre Mou rischiava troppo a non effettuare il turnover, perché far riposare i pochi nostri giocatori davvero forti e non rischiare infortuni è vitale se vogliamo avere delle possibilità di centrare il quarto posto, cosa assolutamente non scontata data la folta concorrenza concentrata in pochi punti.

Sono questi i fattori che fanno sì che la scelta di Spalletti sia sembrata un errore facilmente evitabile, mentre per Mourinho si trattava una scelta obbligata.

Quindi ho ripreso la comparazione fra il nostro amato ex e l'attuale nostro (amato da alcuni, odiato da altri) allenatore per mettere in risalto questo aspetto in particolare e non altro, senza toccare altre questioni qui già discusse ripetutamente un po' da tutti, me compreso, come per esempio il tipo o la qualità del gioco, i rapporti con i giocatori, le scelte di mercato, il palmarès, ecc.

Farsi buttare fuori dalla CI fa male (e in questo modo, poi), ma succede a tutte le squadre meno a una, quella che la vince. È accaduto anche a una squadra come il Napoli, che è più forte della nostra e con cui abbiamo perso di misura all'andata e al ritorno. Ora pensiamo all'Empoli.
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Anche a me sembra una alchimia quella di confrontare il mou con il pelatone toscano.
Il palmares vale solo quando fa comodo, oggi sembra invece che stiano entrambi sullo stesso piano.
Il presupposto è pure artefatto, dov'è che imperversa il confronto tra i due qui nel forum?
Tornando alla partita di ieri sera, stando alle riflessioni dell'autore del post, dico che sarebbe stato oltretutto stupido specularci sopra...
Con la concreta possibilità di andare ai supplementari, a meno di tre giorni da Roma Empoli, ci mancava solo quello...
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Sul fatto che il grosso del lavoro di José all'Inter non sia stato di natura tecnico tattica non concordo.

Ha totalmente cambiato il gioco dell'Inter, ha privato la squadra del suo bomber (Zlatan), scelto il trequartista giusto e messo Eto'o a galoppare a tutta fascia.

Mourinho ha dato una importantissima impronta tecnico tattica all'Inter, rendendola una squadra molto più ostica, cambiando l'assetto difensivo e cambiando i principi di gioco (totalmente) rispetto a quelli di Mancini.

Non a caso è andato a vincere la Champions, coppa che mancini vedeva col binocolo con la sua Inter zlatanocentrica e tutto sommato molto statica.
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Tornando al tuo quesito, secondo me è irrilevante.
In Napoli sta avviandosi trionfalmente a vincere il terzo scudetto della sua storia e ha ottime probabilità di fare un figurone pure in Champions, della Coppa Italia se ne può infischiare. Noi no, probabilmente avevamo solo quella a cui attaccarci per mettere qualcosina nella nostra bacheca poco affollata.

Spalletti è un allenatore incline al gioco d'attacco. Mourinho è un allenatore che cerca soprattutto di non prenderle.
Ma ricordiamoci sempre che gli allenatori dipendono moltissimo dai giocatori che hanno a disposizione.
Spalletti ha una rosa che gli permette di fare un gioco spettacolare, anche perché quasi tutti i suoi giocatori hanno piedi educati, sanno fare stop, passaggi, triangolazioni, tiri. Con i giocatori che ha Mourinho te lo puoi scordare il gioco spettacolo, perché non sono capaci di fare tre passaggi di fila e, se non gioca Dybala, neanche due.

La Roma di Spalletti era spettacolare (ma ricordiamoci sempre chi ci giocava). Però anche lui ha fatto le sue belle cappelle, tipo andare a fare il bulletto a Manchester per prenderne 7, oppure arrivare in primavera avendo fatto giocare sempre gli stessi, col risultato che gli scoppiavano in mano come le bolle di sapone proprio sul più bello. Adesso al Napoli ha una squadra e delle riserve di alto livello, per cui stavolta forse non schiatterà in vista del traguardo.

In quanto a Mourinho, all'Inter ha fatto il famoso triplete, ma la squadra scudetto gliel'aveva messa insieme Mancini e comunque poteva contare su fior di campioni. Tant'è che la sua dote maggiore all'Inter non fu di natura tecnico-tattica, cosa nella quale probabilmente non ha mai eccelso, ma nel saper tenere unito, compatto e combattivo un ambiente di primedonne che in mano ad altri forse sarebbe esploso.

Chi dei due ha toppato di più con la Cremonese? Tu dici Spalletti, ma questa è una considerazione basata su un ragionamento logico, che può essere più o meno vero. Però lo stato d'animo di Spallo è di uno che sta andando a tutta velocità verso grandi traguardi e pure se lascia per strada la Coppa Italia, pazienza. Mourinho invece ce la dovrà mettere tutta per il quarto posto, e sarà durissima, pure con l'autoeliminazione della Juventus. In EL non andremo da nessuna parte, non è mica la Conference. E quindi la stellina d'argento sarebbe stato il successo sul quale Mourinho avrebbe potuto campare di rendita altri 2-3 anni a Roma. Quindi vedi tu...
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Cerchiamo di essere onesti con noi stessi ed evitiamo di buttarla in caciara.
Nella situazione attuale del calcio italiano, se si vuole rimanere a galla è assolutamente necessario partecipare alla Champions, l'unico torneo che distribuisce soldi veri.
Il guaio è che da alcuni anni, ormai, lo manchiamo regolarmente.

Da quando abbiamo perso Salah, Allison & C. siamo una squadra da sesto posto. Questo è triste, perché la squadra della Capitale dovrebbe competere ogni anno per i primi 3-4 posti.

E qui veniamo al punto: di chi è la colpa? Dire che è solo di Mourinho non è vero. Mourinho, come quasi tutti gli altri allenatori, vince quando ha i campioni e perde quando non li ha. Se ha vinto tanto nella sua carriera, credo io, non è perché sia tutto questo "Special One" che pensa di essere, ma perché è stato sempre molto bravo a far aprire i cordoni della borsa alle società in cui militava. Adesso che è capitato in una società che ha una rosa scarsa e niente soldi per comprargli di botto 4-5 campioni nelle varie zone di campo, anche lui annaspa.

Ma una colpa ancora più grossa ce l'hanno le dirigenze che abbiamo avuto dopo Franco Sensi. Di soldi ne hanno anche spesi, ma malissimo! Siamo stati i baluba del calciomercato, quelli che comprano male e pagano tanto. Alla fine, a forza di buttare soldi nel cesso, ci siamo ritrovati con una rosa di pippe e mezze pippe, e 300 milioni di debiti. Di questo, non se ne può fare una colpa a Mourinho. Lui ha già le sue di colpe, quelle della dirigenza lasciamole alla dirigenza.

Del resto, pure i giocatori non è brillino per grinta, coraggio e voglia di mettersi in gioco. Sono sempre pronti a tirare il piede indietro e a fare il passaggino indietro, comodo comodo. Sono leoni solo quando c'è da ridiscutere il contratto.

Anche la stampa ha le sue colpe. Leggevo stamattina l'articolo su Lorenzo Pellegrini "La stella non brilla più". Pure la stampa più acritica se n'è accorta che Pellegrini in campo si trascina e non struscia palla. Però conclude che la Roma ne ha maledettamente bisogno. Maddeche? La Roma ha bisogno di gente che gioca e che lotta, non di ectoplasmi. Quando tornerà in forma potrà tornare a giocare. Per adesso è meglio un Bove o un Camara (ah già, ma quello non può giocare se no c'è il rischio che bisogna comprarlo. Non sia mai che si spendano 14 mln per Camara, mentre 13 per Vina o 18 per Shomurodov andavano benissimo...).

Insomma, qui le colpe sono tante e tutte ben distribuite.
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La differenza però è che al Milan ha segnato Adopo successivamente a una bella azione, al Napoli afena successivamente a una bella azione, invece nel caso della Roma c'è stato un suicido in piena regola.

Insomma, partita maledetta e che ti sei complicato per due volte con un regalo e un autogol.

Il senso del mio discorso è che se questa la rigiochi nove volte, anche coi bambini, non hai il risultato di ieri che è molto episodico. Mentre se giochi le altre due partite nove volte probabilmente Torino e cremonese la potrebbero anche rivincere.
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Secondo me hai colto il punto.

Abbiamo fatto un turnover necessario (a maggior ragione dopo l ulteriore restrizione della rosa) esattamente come Napoli e Milan che sono usciti anch essi.

Partire cambiando l ossatura della squadra con Kumbulla Volpato Tahirovic e Belotti al posto dei collaudati Smalling Dybala Matic e Abraham tutti fatti entrare nel secondo tempo fa capire quale è stata la scelta.
D altronde la Coppa Italia a livello di incassi è zero rispetto ad andare avanti in europa league e campionato (4 posto = champions).
Noi tifosi invece la pensiamo in modo diametralmente opposto: è più fattibile la vittoria della Coppa minore e vincerla darebbe più soddisfazioni che arrivare quarti ma i soldi li da il quarto posto non la coppa Italia.
Per correre su tre fronti servivano 20 titolari noi ne abbiamo 12 e neanche tutti forti più le ultime defezioni Zaniolo e Kars siamo a 10 😜
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