Certo che è stata una bella mossa Mou alla Roma per tanti motivi.

Ed è stata una mossa non imposta da nessuno ma voluta dal proprietario.

Oggi tanti paragonano De Laurentis Spalletti al duo Friedkin Mou ma non è intellettualmente onesto.

Dela ha preso il Napoli nel 2004 (!!!) quasi 20 anni fa (!!!)
L'ha preso dal tribunale fallimentare quindi facendolo fallire.
In questo modo ha potuto azzerare tutti i debiti.
Cosa che avrebbe potuto fare pure Friedkin ma non l'ha fatto accollandosi circa 300 milioni di debiti della società.
Noi non ci chiamiamo Romulea Rocca degli Anguillara, ma AS ROMA, ancora dopo quasi 80 anni di storia.

Dal 2004 Dela dopo 8 anni 8 (!!!) vince 1 coppetta Italia.
E nello stesso tempo ha ottenuto la prima qualifica in Champions.
Quindi 8 anni di nulla, di ricostruzione.

Per altri 12 anni ha ottenuto altri piazzamenti Champions e come titoli SOLO 2 coppette Italia. Fine.

Nel frattempo si è DISTINTO per le cessioni eccellenti vedi Higuain Juve 90 milioni, Cavani al PSG 65 mil, Jorginho e Kolulibaly al Chelsea 57 mil e 40 mil, Lavezzi al PSg 30 mil, Allan all'Everton per 23 eccetera..

S'è seduto al tavolo dei potenti scendendo quindi a patto coi vari Agnelli, Lotirchio, Marotta (inter) di cui ha apertamente criticato l'operato ma di fatto s'è inchinato a loro non vincendo praticamente niente x 20 anni e vendendo di volta in volta i migliori senza QUASI mai mettere soldi propri (autofinanziamento)
Su 360 milioni di investimenti per gli acquisti , 250 milioni l'ha ricavati dalle cessioni eccellenti.

Tralasciando poi il discorso plusvalenze farlocche per cui nell'affare Oshimen compaiono 4 giovani sconosciuti valutati 20 milioni per cui c'era una pendenza nel processo che riguarda la giuve che misteriosamente è stata accantonata.

Insomma se dobbiamo fare un paragone o un processo a presidente e allenatore bisogna prendere un arco di 20 anni (non 2) quanto ha avuto il patron del Napoli, poi calcolare quanto ha investito l'uno e l'altro, e vedere quante cessioni sono state fatte, quanti affari 'poco trasparenti' ecc.

Da lì emerge che la Roma i Friedkin e Mou si trovano a fronteggiare una situazione di necessità dove causa Covid hanno dovuto affrontare altre spese e altri debiti continuando a giocare 'pulito' mentre gli altri che la precedevano/precedono hanno fatto finanza creativa.

Quello che è stato costruito di buono comunque ha richiesto 20 anni e tanti tanti fallimenti..

Piedone, permettimi di dire che già adesso il bilancio è migliore rispetto agli ultimi 20 anni, perché fino a prova contraria abbiamo vinto il primo trofeo UEFA della nostra storia. Già adesso Mourinho ha vinto lasciando un segno pesante nella nostra storia.

Ricordo che persino Liedholm, dopo il suo primo periodo 1973-77 ed un terzo posto nel 1974, venne criticato per la “ragnatela”, giudicata da alcuni leziosa, tanto che quando arrivò Gustavo Giagnoni fummo in molti a gioire per un gioco più veloce e verticale.
Poi Liedholm tornò e (grazie anche alla regia di Falcao) costruì la più bella Roma di sempre.
Questo per dire che il concetto di “bel gioco” è molto opinabile.
A me piaceva quello dell’Olanda di Cruyff del 1974, una rivoluzione, ma nel contempo anche quello tecnico del Brasile.
Zeman, ad es., fu l’artefice di una Roma super offensiva, ma per lo scudetto dovette arrivare il pragmatico Capello.
Insomma, c’è da discutere.
Mi è piaciuta molto la distinzione, che ho letto, tra giocare bene e giocare bello.
Bello è estetico, gradevole, un piacere per gli occhi.
Bene significa raggiungere lo scopo, che nello sport è arrivare prima degli altri.
Basta farlo in modo lecito e non come certe squadre...
Poi se vogliamo citare De Coubertin, che l’importante è partecipare, allora possiamo pure richiamare Zeman, anche se a me perdere 4-5 non è che mi facesse particolarmente divertire.
I Friedkin, dopo anni di allenatori di fascia media, hanno deciso di ingaggiare un allenatore top.
In molti lo chiedevano, e poteva essere anche un Ancelotti, un Conte, un Klopp (Guardiola era un po’ troppo...)
Gli hanno affidato le redini di tuttotenente, come dice Gerry.
Vediamo come andrà a finire, poi tireremo le somme.
Tanto è sempre il campo a decidere.

Quoto Luigi.
Anche secondo me l'idea dei Friedkin ci sta tutta.

Sulle tipologie di gioco, chi mi conosce sa bene quanto mi piaccia il calcio propositivo, amo il sudamerica, brasiliani in primis, il mio allenatore preferito era Hiddink, in pratica un filosofo della panchina.
Ma per onestà intellettuale non posso certo lamentarmi dell'ingaggio di un peso massimo come Mourinho, così come riconosco che non esista il solo ed unico modo, quello giusto, di giocare a pallone.
Ne esistono un'infinità e tutti efficaci alla propria maniera.

Come sempre, saranno i risultati a sentenziare...

Direi che una coppa è un ottimo inizio, anche vedere la Roma che torna ad attrarre giocatori come Dybala non è cosa da poco, ce lo stiamo gustando tutti e speriamo che insieme agli altri possa aiutarci a raggiungere i nostri traguardi.

Vedremo...

Il bel gioco prima di tutto non significa giocare bene.
Il calcio non è arte, bene nel calcio non è bello, bene nel calcio è vincere, è Kratos.

I belgiochisti che piangono perché la Roma agguanta pareggi cercando calci piazzati, vince uno a zero e gioca partite che non soddisfa il loro senso estetico, sono dei non romanisti, dei romanisti a metà, dei personaggi capaci di impuntarsi a tal punto da remare contro alla forza che oggi ci ha portato il primo trofeo UEFA della nostra storia e che potrebbe portarci altro.
E allora così per me non sono manco romanisti, sono personaggi che credono di sapere tutto, poter insegnare tutto, poter gettare veleno su tutto per poi mascherarsi dietro a parole come tolleranza o libero pensiero.

Evviva il gioco cinico e vincente, a me gli allenatori dal bel gioco non mi hanno portato nulla di nulla, se non due coppe Italia dal sapore amarissimo visto che in quei cinque anni avremmo dovuto vincere uno scudo, e forse forse con un po' più di cinismo e solidità difensiva uno scudo lo vincevamo tra il 2006 e il 2010.