RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Lunedì - 20 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Capello: "Con i giovani bisogna osare"

Venerdì 04 gennaio 2019
«Ho finito, io. Nè allenatore nè dt. Nemmeno manager. Il mio calcio è solo da opinionista. Con Sky. Ormai sono pensionato. E faccio il nonno. Di quattro nipoti». Al telefono, da Dubai, la voce forte e chiara di Fabio Capello. Tosto, e mai distaccato, pure da osservatore, come lo è stato da giocatore e da allenatore. È negli Emirati Arabi, accompagnato dalla moglie Laura. Ospite alla cerimonia dei Globe Soccer Awards per ritirare il premio alla carriera: «Il ricordo più bello è la Champions con il Milan». Incoronato a 72 anni da coach, esalta il calcio inglese e Cr7. E rimprovera qualche collega italiano, chiedendogli di osare di più. Non nel gioco, ma con i ragazzi. Come stanno facendo Mancini in Nazionale e Di Francesco nella Roma. E invita, comunque, le rivali a non inchinarsi allo strapotere della Juve.

La serie A è diventata noiosa: scudetto assegnato, l'unico vero obiettivo è il 4° posto. In più c'è la lotta salvezza. Dopo 19 giornate, giù il sipario?
«Non sono d'accordo. Guardate i punti a disposizione. Chi insegue la Juve non si deve arrendere. Vale la pena provarci. Il Napoli e le altre. I tifosi, invece, sono abituati: i bianconeri dominano e vincono da 7 anni. Ma la passione della gente c'è, a Milano è addirittura cresciuta».

Non crede che però la Premier faccia storia a sè?
«Sì, è un mondo a parte. Il torneo è sempre interessante, ogni stadio è sempre sold out e la vetrina rimane la migliore. Noi qui parliamo ancora di barriere, lì il pubblico sta a contatto con i calciatori. C'è rispetto. Quando sei in campo, ti senti importante. Ma anche la Liga rimane competitiva».

Il Barcellona e soprattutto il Real sembrano, per la verità, meno forti di prima: che cosa è successo?
«Colpa dell'addio di Cristiano. Pesantissimo. A Madrid si sono addormentati. Ma con il Barca e il Real, lotta l'Atletico. E c'è pure il Siviglia. Il campionato è più appassionante».

L'Italia esclusa dall'ultimo mondiale: non pensa che quel fallimento abbia fatto bene al nostro movimento?
«Abbiamo pagato la crisi economica e basta. E, di conseguenza, l'assenza dei campioni in campo e fuori. Da noi, negli ultimi anni, non sono più venuti. Fondamentale lo sbarco di Cristiano Ronaldo. Un esempio: Dybala negli ultimi due anni si è accontentato. Adesso, con CR7, Allegri ha detto all'argentino che se vuole giocare deve correre. A tutto campo. Dybala, grazie a Ronaldo, migliora. Il campione ne genera altri».

Se fosse l'allenatore di un club in Italia, quale giovane chiederebbe al suo presidente?
«I tre chiamati da Mancini in azzurro: Barella, Zaniolo e Sensi. Punto su Sensi. Regista e ce ne sono pochi. Gioca rapido e in verticale. È da big. Anche se fisicamente piccolo, è veloce di testa. A livello internazionale conta la dinamicità e va testato. Il fisico incide di più per chi sta in attacco. A centrocampo hai invece più spazio».

I giovani in Europa: chi li valorizza meno, Italia, Inghilterra o Spagna?
«Noi. I miei colleghi sono quelli che hanno meno coraggio. Di Francesco ha esagerato al Bernabeu facendo debuttare Zaniolo in Champions contro il Real. Ma la sua decisione è stata utile per la Roma e per il ragazzo. E per l'allenatore. Che ha capito di avere in rosa un calciatore di talento. Solo utilizzandoli, sai se i giovani sono all'altezza e pronti. Se non li vedi, non crescono e chissà che fine fanno».

Indichi i suoi tre giovani da Pallone d'oro?
«Subito Mbappè. Senza guardare l'età, Kane. E Neymar».

Fa spesso i complimenti ad Ancelotti: perché?
«È intelligente. Ha dato serenità al Napoli. Confermata la difesa, è intervenuto sul centrocampo e l'attacco, valorizzando la rosa. Bene in Europa, per la sua grande esperienza. Fuori dalla Champions solo per la parata di Alisson su Milik».

Ha allenato nazionali e club fuori dai nostri confini: cosa rimpiangeva dell'Italia calcistica durante quelle esperienze? E cosa porterebbe a casa da quei modi di fare calcio?
«In Russia avrei voluto la nostra organizzazione tattica. Da noi avrei voluto il pubblico della Premier e della Liga».

Presidenti e arbitri in Inghilterra sono spesso illustri sconosciuti: in Italia sono protagonisti. E' uno dei nostri difetti e dei loro pregi?
«Certo. Lì i presidenti parlano pochissimo e usano magari un comunicato per cacciare un allenatore... E gli arbitri lasciano giocare e il pubblico al massimo borbotta».

Liverpool o City, quest'anno?
«Il Liverpool gioca un calcio fantastico. L'ho visto contro l'Arsenal: impressionante. Bravissimo Klopp. Il City, però, resta la superpotenza che investe ogni anno. Club ricco e moderno. Sempre in crescita. E Guardiola ha cambiato gioco, con interpreti veloci che verticalizzano. Stop al possesso. Siamo noi che abbiamo copiato il peggio del guardiolismo. Diamo sempre il pallone indietro. Al portiere».

Che consigli darebbe a Guardiola e Klopp se dovessero venire in Italia?
«Di farsi comprare i campioni. Le vittorie dipendono solo da loro. Contro questa Juve e senza top player, anche loro non avrebbero scampo».

Spingere sulla tecnologia o sulla preparazione arbitrale?
«Tecnologia e tempo effettivo. Ogni partita deve durare gli stessi minuti. Il campionato sarebbe più regolare».

In Inghilterra dopo anni e anni il calcio è senza hooligans (li porta all'estero) e senza incidenti: cosa dovremmo imitare?
«Prendere decisioni vere. Con regole nuove. Basta striscioni, petardi, insulti e buu. Con la Federcalcio devono però collaborare i presidenti, gli allenatori e i calciatori. Partendo dal saluto al pubblico a centrocampo, a fine partita, e non sotto la curva. Permesso solo fuori casa, per ringraziare chi si è messo in viaggio per seguirti».

Le Wags sono nate in Inghilterra e lei ne sa qualcosa: belle da vedere ma fastidiose oggi?
«Sono cresciuto con i presidenti-padroni, ci sentivamo merce di scambio. Poi i procuratori e le wags. Che probabilmente influenzano gli stessi giocatori. Ora contano i social. È l'era moderna. Bisogna accettarla e viverla. Le società allenano anche le wags... Prima subivano solo qualche capriccio di poche mogli. Ma oggi se non sei social, quasi non conti. Io, no. Niente». Anti-social, detto con simpatia.
di U. Trani
Fonte: Il Messaggero
COMMENTI
Area Utente
Login

Neymar - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Ven. 01 mag 2020 
Fonseca: "Penso che ci siano condizioni per riprendere campionato. Vogliamo andare più lontano..."
"Vogliamo andare il più lontano possibile in Europa League”
 Mer. 22 apr 2020 
Totti in diretta Instagram con Salvatore Esposito: "Sto cercando nuovi talenti in giro per il mondo"
Francesco Totti, ex capitano della Roma, è stato protagonista di una diretta Instagram...
 Mar. 21 apr 2020 
Materazzi: "Ibrahimovic mi porta rancore. Prenderei Totti e non lui in squadra"
L'ex difensore in diretta Instagram al Faina: "Quando è arrivato eravamo due zingari, poi qualcosa è cambiato. Meglio Francesco? Dipende se vuoi vincere il Mondiale o il campionato..."
 Lun. 20 apr 2020 
Carles Perez: "Fonseca fondamentale per il mio trasferimento, mi ha trasmesso fiducia"
"Dispiaciuto del trattamento del Barcellona"
 Mar. 07 apr 2020 
Falcao: "Cara Roma, quanto mi manchi. Neymar giallorosso è il mio sogno"
Tra un commento sull'emergenza Coronavirus e un ricordo del passato alla Roma, l'ex...
 Dom. 22 mar 2020 
Tonetto: "Orgoglioso della mia Roma, sempre in prima linea per aiutare gli altri"
L’ex difensore giallorosso, vincitore di due coppe Italia e una Supercoppa: «Tommasi ha ragione, no alla ripresa degli allenamenti. Il taglio del 30 per cento degli stipendi dei calciatori? È giusto parlarne»
 Mer. 13 nov 2019 
A lezione da Falcao: "Il nuovo progetto della Roma mi convince, bisogna seguire Fonseca
Zitti tutti, parla Paulo Roberto Falcao. E ne ha per tutti, soprattutto per Cristiano...
 Ven. 25 ott 2019 
Brasile, sorpresa Fuzato! Prima chiamata per il giovane portiere della Roma
Il 22enne, zero presenze in Serie A, convocato per le sfide amichevoli di novembre contro Argentina e Corea del Sud. Con lui altri tre "italiani". Al posto di Neymar (infortunato) c'è Rodrygo
 Mar. 01 ott 2019 
Pellegrini, lo stop sarà lungo ma il ruolo non è scoperto
Chiamasi sfortuna. Perché: proprio ora, proprio quando non te l'aspetti e proprio...
 Ven. 06 set 2019 
Armenia-Italia, Mkhitaryan l'uomo verticale per la Roma di Fonseca
Chissà se a Roma avrà il successo e la popolarità che ha in Armenia. Qui si fa presto...
 Dom. 18 ago 2019 
Fermi tutti, meglio ripensarci: al mercato è l'ora dei dietrofront
"Eh... già. Io sono ancora qua". È il ritornello di una canzone di Vasco Rossi di...
 Mer. 14 ago 2019 
Icardi-Dzeko, scambio di nome Wanda aspettando Neymar
Tutti sintonizzati sulla telenovela Neymar: Icardi, Higuain, Dzeko, Dybala ma anche...
 Mar. 13 ago 2019 
Lozano verso Napoli. Icardi, la Roma spera
Se Mauro Icardi è il re, nello scacchiere di questo calciomercato estivo, la regina...
 Lun. 12 ago 2019 
CALCIOMERCATO Inter, ipotesi Paris Saint-Germain per Icardi
Non solo Roma e Napoli, per Icardi c'è anche il Paris Saint-Germain. Il club parigino...
 Dom. 11 ago 2019 
L'intrigo Neymar spinge Dybala verso Parigi. La Roma non smette di pensare a Icardi
L'Inter piazza il secondo dei tre indesiderati di Conte: dopo Nainggolan, tornato...
 Lun. 22 lug 2019 
Sarà una Roma da Champions
Da Boston a New York fino a Los Angeles: non c'è stata città americana in cui quest'estate,...
 Gio. 27 giu 2019 
Il Torino potrebbe mettere a segno il colpaccio Nainggolan. Vavro nel mirino della Roma
Manolas-Napoli quasi fatta, Toro idea Nainggolan. De Ligt sfida Juve-Barça, Roma su Bartra. Pinamonti al Genoa
 Sab. 18 mag 2019 
FourFourTwo non ha dubbi: Messi meglio di Cristiano Ronaldo, Totti più forte di Del Piero
Chi è stato più forte? Maradona o Pelé? E chi è più forte tra Messi e Cristiano...
 Ven. 10 mag 2019 
Juan: "Roma, troppi anni senza vincere niente. Inter, tieni Spalletti, Dzeko, ti porto con me..."
Il brasiliano, ritiratosi due settimane fa, a tutto tondo: “Ho detto basta a 40 anni come Totti, ma ho deciso io. Nel suo caso non mi pare...”
 Mer. 01 mag 2019 
Scambio Dzeko-Cavani? Ci crede soltanto il PSG
Nel mondo delle figurine sarebbe tutto bellissimo: Dzeko al Psg e Cavani alla Roma....
 Ven. 05 apr 2019 
Il papà di Zaniolo: "Nicolò sta rinnovando con la Roma. Futuro? In Italia solo Inter e Juve"
Igor Zaniolo, papà di Nicolò, in un'intervista si è soffermato anche sul futuro del centrocampista della Roma
 Sab. 30 mar 2019 
 Mer. 13 mar 2019 
Szczesny: "Totti una leggenda, figura più grande della Roma. De Rossi vero capitano della squadra"
L'ex portiere della Roma, ora alla Juventus, Wojciech Szczęsny, ha rilasciato...
 Gio. 14 feb 2019 
Quel ragazzo che ha già un prezzo indecente
Sono i giovani d'oro, costosi come i grandi calciatori. Sono i '99 copertina degli...
 Lun. 11 feb 2019 
Clinica Champions: i valori distorti dai tanti infortuni
Quando la Champions muta geneticamente (debutterà anche il Var) è sempre un'altra...
 Lun. 17 dic 2018 
Mezzogiorno da paura
A voler dar ascolto ai numeri, alle voci, alle cifre, negli ottavi di finale della...
 Lun. 03 dic 2018 
Pallone d'oro, ecco la lista completa: trionfa Modric, CR7 secondo e Griezmann terzo. Salah sesto
Il croato interrompe il duopolio degli ultimi 10 anni di Cristiano e Messi che si classifica al 5° posto. Alisson al 25esimo posto
 Ven. 09 nov 2018 
Football Leaks, a Neymar 375 mila euro per salutare i tifosi
L'applauso di Neymar ai tifosi a fine partita costa caro al Paris Saint-Germain:...
 Lun. 05 nov 2018 
Mbappè il giocatore più prezioso: vale oltre 200 milioni. Salah è il quarto
È Kilian Mbappé è il calciatore più costoso fra quelli in circolazione. Il dato...
Marquinhos: "Il mio sogno è una finale tra Roma e PSG"
Marquinhos, difensore del PSG scoperto e acquistato da Walter Sabatini quando ricopriva...
 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >>