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Totti e la leva calcistica del '76: che nidiata di campioni!

Nel giorno del compleanno di Totti, una carrellata sulla leva calcistica del 1976. Una generazione forse irripetibile di campioni e fenomeni.
Giovedì 27 settembre 2018
Buon compleanno Totti. Il capitano della Roma festeggia, con tanto di pubblicazione del libro, i suoi 42 anni. Un'annata, quella del 1976, che ha regalato al calcio uno dei più grandi talenti della storia del calcio italiano. Non c'è, però, solo il capitano giallorosso, sebbene sia stato tra i migliori di una leva calcistica straordinaria e forse irripetibile.

RIVALE
Alessandro Nesta, attuale allenatore del Perugia, non vive un momento felicissimo in panchina, ma che calciatore. Cresciuto con Totti, sin da piccoli, si sfidavano nei derby. Una vita spesa insieme a Roma da avversari prima del trasferimento a Milano dove Nesta riesce a vincere tutto con il Milan. Si ritrovano insieme e vincono un Mondiale nel 2006.

FENOMENO
La leva calcistica del 1976 ha prodotto un...Fenomeno. Anche di sfortuna. Chissà cosa sarebbe stato Ronaldo se le ginocchia avessero retto un fisico bionico per il calcio. Una stella che si sarebbe issata lassù in compagnia di Pelè e Maradona? Ha vinto un mondiale risorgendo dalle proprie ceneri. E deliziato gli appassionati. Che ne sanno i 2000...

ZAR
C'è anche un altro rossonero che ha scritto la storia del Milan ed appartiene alla leva calcistica del 1976. Il vento dell'Est che spazzava via difese italiane ed europee. Shevchenko è protagonista del Milan Campione d'Europa del 2003 in una finale memorabile tutta italiana. Con il Milan vince tutto.

CHINO
La leva del 1976 avrebbe consegnato un altro potenziale Pallone d'Oro al calcio. Peccato che la grandezza smisurata del talento di Recoba fosse direttamente proporzionale all'indolenza. Calciatore fantastico, quando aveva voglia di giocare. Di allenarsi, non se ne parla. Correre era troppo faticoso. Però con la palla fra i piedi era uno spettacolo.

PAPÁ
Justin Kluivert sarà un po' in difficoltà. A chi fare la prima telefonata di auguri? Al dirigente Totti o a papà Patrick? Di certo il numero dieci giallorosso, da sempre legatissimo ai valori familiari, non si risentirà. Anche se i due si sono affrontati spesso e Totti non gli ha lasciato un bel ricordo agli Europei del 2000. In ogni caso, si parla di un campione assoluto che ha "bucato" solo in Italia.

DER KAPITANO
Ballack è... uno dei calciatori più sfortunati della storia. Fortissimo: fisico, corsa, tiro, ha tutto. Tranne che sapersi trovare al posto giusto nel momento giusto. Il 2002 è l'anno che ne rappresenta la quintessenza. Perde consecutivamente, Bundesliga, Coppa di Germania, Champions e Mondiale anche se la finale non l'ha giocata. Eterno secondo.

SCARTATO
L'attuale allenatore di Balotelli è uno dei più vincenti della leva calcistica del 1976: scartato chissà perché dal Milan, Vieira si costruisce fortuna altrove e vince tutto il vincibile in Inghilterra. E si prende anche la rivincita in Italia contribuendo all'apertura del ciclo dell'Inter che culminerà con il triplete.

PROFESSORE
Anche in questo caso si parla di altissimi livelli. Seedorf è uno dei centrocampisti più forti dell'ultimo ventennio e fra i pochi a vincere la Champions con tre squadre diverse. Colonna dell'Ajax, poi del Real e infine del Milan. Pirlo era il maestro, ma lui il Professore. Con quel centrocampo impossibile non vincere.

BIANCOCELESTE
Con Totti ritroveranno contro nel derby, in giacca e cravatta l'uno, in panchina l'altro. Anche Simone Inzaghi è nato nel 1976 ed ha costruito le fortune della Lazio in campo a cavallo dei due secoli. Esordio e vittoria in Supercoppa Europea. Scudetto e Coppa Italia e un record in Champions: memorabile la sua quaterna rifilata al Marsiglia in una notte che non scorderà facilmente.

CALZAMAGLIA
Non sarà un fuoriclasse ma è una leggenda. Un portiere con la pancetta e... la calzamaglia per scaramanzia. Kiraly, il portiere dell'Ungheria che a 40 anni gioca ancora un Europeo da protagonista con l'inconfondibile calzamaglia che lo rende immediatamente riconoscibile, nonché amatissimo da tutti gli appassionati di calcio.

LAMPO
Una carriera tutto sommato anonima, ma con un lampo che vale tutti i giorni vissuti in chiaroscuro. Basta una notte di Champions, un gol in finale e Belletti si consegna alla storia della competizione. Con la rete che non ti aspetti permette al Barcellona di superare l'Arsenal e aprire un ciclo straordinario.

NERAZZURRO
Ivan, Ramiro e Cordoba. Un calciatore uno e trino in Colombia. Forse il "cafetero" più forte e continuo che sia mai sbarcato in Italia. Non solo il triplete e tanti successi con l'Inter ma anche e soprattutto una Copa America vinta indossando la maglia numero due della Colombia, che nessuno aveva più il coraggio di indossare.

GUNNER
Il calciatore che aveva intenerito il mondo intero sottoponendosi a un'operazione al cuore ai tempi dell'Inter. Come spesso accade a quei tempi, però, i nerazzurri fungono da "officina" di talenti. Li riparano e li mandano a fare fortuna altrove. Kanu costruirà in particolare quelle dell'Arsenal in coppia con Henry.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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