La Roma non brilla, il Real vince 2 a 1: Strootman in gol, in difesa c'è ancora da lavorare
Mercoledì 08 agosto 2018
La tempesta di fulmini che si è abbattuta su New York ha ritardato di un'ora e mezza il match tra Roma e Real Madrid. Il MetLife Stadium è stato svuotato dalle autorità che hanno consentito l'accesso solo quando la situazione è tornata alla normalità. Al calcio d'inizio la Roma si presenta con: Olsen in porta; in difesa Florenzi, Fazio, Marcano e Kolarov; a centrocampo Cristante, De Rossi e Pastore; in attacco El Shaarawy, Dzeko e Perotti.
La squadra di Di Francesco comincia con il piglio giusto per il primo minuto, poi il Real le taglia le gambe con Bale che fa partire un tiro a giro da centrocampo a scavalcare la difesa, Marcano si lascia sfuggire Asensio che segna dopo appena due minuti. Una rete frutto di gravi amnesie difensive, le stesse evidenziate contro Tottenham e Barcellona a cui il tecnico dovrà porre a breve rimedio dopo gli 8 gol subiti in tre partite. Nonostante il passivo di 1 a 1 la Roma prova a rialzare la testa: Pastore sfrutta il pressing di De Rossi e serve una buona palla a Dzeko a limite dell'area, il bosniaco va al tiro ma Navas respinge in angolo.
DOMINIO REAL
La fiammata romanista dura pochi minuti, a spegnerla ci pensa Bale che riceve un lancio di Carvajal dalla sua trequarti a scavalcare centrocampo e difesa, Marcano ancora una volta marca male l'avversario, l'esterno gallese controlla, si accentra e spiazza Olsen con con il suo sinistro letale. Davanti Perotti appare inconsistente, non è decisivo in attacco e non copre il portatore di palla, nasce proprio da una sua indecisione la seconda rete dei Blancos. Dopo il 2 a 0 la Roma è in balia del Real che gestisce la partita con lanci lunghi sulla fasce e una fitta rete di passaggi tra difesa e centrocampo. La fascia più compromessa è quella dove c'è Bale: l'attaccante ha piena libertà, anche grazie alla complicità di Marcano che non accorcia. A destra Florenzi ci mette una pezza in più di un'occasione con recuperi ed entrate in scivolata, ma non basta per arginare gli undici di Lopetegui. Il primo tempo si chiude con un possesso palla del Real Madrid del 70% e una precisione nei passaggi del 91,7% contro il 75,9% di quella romanista.
SCHICK ESTERNO
Nella ripresa, Di Francesco piazza Schick a destra al posto di El Shaarawy, lascia Dzeko in campo, sostituisce Perotti dando spazio a Kluivert. A centrocampo fuori De Rossi per Gonalons, e Cristante per Lorenzo Pellegrini, mentre in difesa difesa l'unico cambio è Manolas per Fazio. Il modulo resta il 4-3-3, ma per la prima volta nelle partite pre-season Schick ricopre il ruolo dell'esterno destro. L'esame dura appena 18 minuti e non dà i frutti sperati, Di Francesco sostituisce il bosniaco con Coric e Patrik torna centravanti dove si trova più a suo agio: è sua la frustata di testa su cross di Lorenzo Pellegrini che esce di poco al lato ed è suo l'assist di testa a Strootman in area che permette all'olandese (lasciato solo) di accorciare le distanze con un tiro al volo da distanza ravvicinata.
di Gianluca Lengua
Fonte: Il Messaggero
|