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Champions League, Real Madrid-Liverpool 3-1: Zidane conquista la 13ª

Terza coppa di fila per Zizou, primo nella storia. Karius regala due gol, Bale compie un prodigio in rovesciata. Salah ko dopo mezz'ora: il Mondiale è a rischio
Sabato 26 maggio 2018
KIEV (Ucraina) - La classe, la furbizia e una ricca dose di fortuna. Bale e Karius regalano la 13ª al Real Madrid. Nel cielo di Kiev la squadra di Zidane batte il Liverpool 3-1 e alza al cielo la sua terza Champions consecutiva. Nella disgraziata serata ucraina per i Reds (Salah messo ko da Ramos dopo 30') i ringraziamenti speciali dei Blancos sono due: al gallese, autore di una doppietta (con il primo gol in rovesciata), ma soprattutto al portiere tedesco, a dir poco disastroso e protagonista di due papere che entrano di diritto nei libri di storia. Roba simile, in una finale di Champions, non si era mai vista

BENZEMA DAL 1' - Zidane lascia Bale in panchina e schiera Benzema in coppia con Cristiano Ronaldo dal 1'. Per il resto è solito Real Madrid. Nessuna sorpresa nell'undici di Klopp: le novità sono in panchina, con i recuperi del futuro juventino Emre Can e Lallana. Ritmi forsennati sin dall'inizio: merito di un Liverpool che pressa alto e toglie il fiato al Real. Di occasioni nitide, però, i Reds non ne creano mentre Ronaldo crea un primo brivido alla porta di Karius al 15' con un bolide da posizione angolata che sfiora la traversa. Il Liverpool, invece, si vede al 23': Ramos salva sul destro a botta sicura di Firmino poi Navas compie un prodigio bloccando un bolide di Alexander-Arnold che passa tra due suoi compagni di squadra.

LE LACRIME DI MOMO - La finale, però, perde uno dei suoi protagonisti più attesi al 27'. Ramos, nel tentativo di fermare Salah a centrocampo, stende l'egiziano con la brutta parodia di una tecnica da judoka procurandogli un infortunio alla spalla sinistra. L'ex Roma stringe i denti per qualche minuto, poi è costretto a uscire in lacrime al 31' (dentro Lallana). Lacrime di chi salterà molto probabilmente anche il Mondiale ottenuto con la fatica e con i denti con il suo Egitto. Il dispiacere, a parti invertite, si ripete pochi minuti dopo, quando il Real Madrid perde Carvajal, che poggia male il piede sinistro e lascia il posto a Nacho. La perdita di Salah tramortisce il Liverpool, che comincia a lasciare spazi agli spagnoli. Benzema va in gol al 43' dopo una parata di Karius su Ronaldo. Ma l'assistente di Mazic fa una gran chiamata e annulla per fuorigioco sia del
portoghese che del francese.

L'IMBARAZZANTE KARIUS - Il Real però è in controllo: e anche a inizio ripresa sfiora il vantaggio. Isco, dopo un regalo di Lallana, supera Karius con un pallonetto, che però sbatte sulla traversa. Il gol è nell'aria e arriva al 51': il merito è tutto del portiere tedesco, che rinvia il pallone sul piede di Benzema, appostato a un metro. Il rimpallo finisce direttamente in rete, per le più imbarazzanti delle marcature.

PARI MANE' - Il Liverpool reagisce e trova il pari sugli sviluppi di un corner al 55': Lovren fa da sponda e Mané, con una zampata, anticipa l'uscita di Navas per l'1-1. Il pari non dura nemmeno 10 minuti. Zidane manda dentro Bale per un deludente Isco e il gallese, dopo tre minuti dal suo ingresso, che fa? Segna con una rovesciata pazzesca il gol del 2-1 su cross dalla sinistra di Marcelo. Meno bella - stilisticamente parlando - di quella di Ronaldo alla Juve, ma altrettanto efficace.

KARIUS, È NOTTE FONDA - La squadra di Klopp cala il sipario sulla sua sciagurata serata: prima colpisce un palo con Mané, che va vicino al 2-2, poi subisce il terzo gol all'83' quando Karius "sbuccia" un tiro apparentemente innocuo di Bale da circa trenta metri. Diapositiva di una notte da incubo che termina con le lacrime del tedesco e dei Reds. Termina, dall'altro lato, con la gioia contenuta di un Real clamorosamente vincente. Ramos alza la coppa e Zidane porta a casa un'altra Champions, la tredicesima della storia del club più titolato del mondo.
di Davide Palliggiano
Fonte: Corriere dello Sport
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