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L'altro Burdisso, Kuffour e un bomber immarcabile... alla Play: Roma, la flop 11 del terzo millennio

Non solo successi, non solo campionissimi. Come ogni altra grande squadra, anche la Roma ha avuto i suoi incidenti di percorso sul mercato...
Lunedì 25 dicembre 2023
Mauro Goicoechea - Trasferitosi nella Capitale nell'estate 2012, l'uruguaiano partì inizialmente come vice di Stekelenburg. Dopo alcuni mesi di apprendistato, però, Zeman decise di dargli fiducia come titolare, preferendolo all'olandese in ben 15 gare di Serie A. Tra i suoi errori più eclatanti, è impossibile dimenticare quello nel derby sulla punizione di Candreva e, soprattutto, il clamoroso autogol in seguito al cross di Avelar in una sfida contro il Cagliari.

Abel Xavier - A Roma lo ricordano principalmente per le acconciature stravaganti, spesso accompagnate da una tinta per capelli color biondo platino. Terzino portoghese, arrivò nel gennaio 2005 dopo le esperienze con Liverpool, Galatasaray e Hannover. Disputò soltanto tre partite, ritrovandosi poi svincolato.

Samuel Kuffour - Sempre nel 2005, la Roma prelevò il centrale ghanese, reduce da 9 stagioni e decine di trofei con il Bayern Monaco. Sarebbe dovuto diventare il nuovo leader della retroguardia, invece partì bene, poi non riuscì ad ambientarsi e alla fine litigò con Spalletti, restando spesso in panchina da gennaio in poi. Trascorse la stagione successiva in prestito al Livorno e, un anno dopo, optò per il ritiro dal calcio giocato.

Guillermo Burdisso - Non Nicolas, ma suo fratello. Il ruolo è lo stesso: centrale di difesa. Sette anni più giovane dell'ex Inter, arrivò nella Capitale nel 2010, dopo essersi messo in mostra nel Rosario Central, al punto da guadagnarsi anche l'esordio con la nazionale argentina. Rimase a Roma per un anno, giocando appena due partite. Nel 2011 tornò in patria, dove gioca ancora oggi.

Josè Angel - Premiato come miglior terzino U21 della Liga, titolarissimo nelle nazionali under spagnole nonché vecchio pallino del Barcellona, José Angel arrivò a Roma nel 2011 per volere di Luis Enrique, che in lui vedeva un futuro top player di spessore internazionale. Pagato 5 milioni di euro, non riuscì a fare bella figura: espulso all'esordio in campionato, altalenante per una stagione e poi rispedito in Liga con la formula del prestito. Oggi ha 34 anni e milita nella seconda divisione spagnola.

Koussine Kharja - Il marocchino arrivò nella Capitale a 23 anni, nella stessa finestra di mercato di Kouffour e Nonda. In Italia si era messo in mostra con la Ternana e, con i giallorossi, avrebbe dovuto compiere il definitivo salto di qualità. Il feeling con Spalletti, tuttavia, non fu quello previsto, così Kharja raccolse appena dodici presenze (e un gol, contro la Juve) prima di fare ritorno alla Ternana, nel frattempo retrocessa in Serie C.

Stevan Nzonzi - Arrivato a Roma dopo aver vinto il Mondiale con la Francia, il mediano - acquistato per 27 milioni - diventò il terzo giocatore più costoso nella storia del club. Monchi era intenzionato ad affidargli le chiavi del centrocampo, però Nzonzi si rivelò presto troppo lento per la Serie A. Dopo un anno passò in prestito al Galatarsaray, successivamente al Rennes. Nel 2021 è arrivata la rescissione, con il conseguente trasferimento in Qatar.

Juan Manuel Iturbe - Dopo una grande stagione con il Verona, l'argentino passò per 25 milioni di euro alla Roma, che superò la concorrenza della Juve e si aggiudicò uno dei principali talenti del campionato italiano. La pressione della piazza, però, non ha giovato a Iturbe, autore di appena tre reti durante la sua permanenza in giallorosso. Dopo un anno e mezzo è passato al Bournemouth, per poi ripartire dalla prima divisione messicana.

Adriano - Dopo l'addio all'Inter, nessuno avrebbe ipotizzato il ritorno dell'Imperatore in Serie A. E invece, con quel soprannome così... romano, proprio i giallorossi decisero di concedergli una chance nell'estate 2010. Adriano aveva segnato a raffica in Brasile con il Flamengo, così firmò un contratto triennale con il club capitolino. La risoluzione arrivò appena sette mesi dopo, con cinque presenze e zero gol all'attivo.

Seydou Doumbia - Più che i tifosi, di lui si ricorderanno gli appassionati di Playstation: il tridente composto da Ibarbo, Doumbia e Gervinho era praticamente inarrestabile nei videogame. Non può dirsi lo stesso nella vita reale, considerando che l'ivoriano ha chiuso la sua parentesi romana con 2 reti in 14 presenze. Acquistato nel gennaio 2015 per 14,5 milioni, sei mesi più tardi ha iniziato una serie di esperienze in prestito tra Russia, Inghilterra e Svizzera.

Shabani Nonda - Devastante in Francia, prima con il Rennes e poi con il Monaco, trascinò i biancorossi in finale di Champions nel 2003-2004. Un anno più tardi è passato alla Roma, 28enne e pronto per vivere in Serie A le stagioni della maturità calcistica. L'avventura nella Capitale, però, fu meno felice del previsto, tanto che già nel 2006 il congolese fu costretto a trasferirsi in prestito al Blackburn.
di Francesco Calvi
Fonte: Gazzetta dello Sport
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