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MOURINHO: "La squadra ha giocato da squadra, è una cosa che a me piace"

ROMA-FROSINONE 2-0, LE INTERVISTE POST-PARTITA, JOSE' MOURINHO: "Futuro? Non ne devo parlare, ho un contratto fino a giugno"
Domenica 01 ottobre 2023
MOURINHO A DAZN

Sembra di aver rivisto la Roma dell'anno scorso:
"Nel primo tempo abbiamo concesso un paio di buone opportunità, abbiamo una linea difensiva con un ragazzo che gioca con noi da un paio di mesi, c'è stata compattezza difensiva dagli esterni, grande sforzo di Bove e Paredes, anche i due ragazzi offensivi ci hanno aiutato. La squadra è stata squadra, è una cosa che a me piace sempre contro una squadra che di Serie B non ha niente, è una squadra organizzata con giocatori di qualità, mi è piaciuto il Frosinone e anche giocarci. Sono stanco devo viaggiare (ride, ndr)".



CONTRO ACNE BRUFOLI PURIFICANTE IDRATANTE



Pellegrini è uscito sfinito:
"Pensavo fossi il responsabile dei non gol di Lukaku... come minimo nessuno può accusarmi di questo, perché Lukaku segna al Manchester, all'Inter. Romelu è Romelu e fortuna non sono un tecnico capace di togliere qualità a Romelu".

Cosa l'ha infastidita questi giorni?
"Quello che ho spiegato ieri. Tre mesi fa ero amato, io ero voluto, io avrei causato il panico se fossi andato via. Tre mesi dopo, dopo un un inizio orribile a livello di risultati, ma multifattoriale, capite cosa intendo, qui mi sono infastidito. Oggi sapevo che i ragazzi avrebbero dato dimostrazione che siamo amici e uniti, sono contento che loro abbiano vinto, sono contento perché perdere 4-1 non è mai facile, bisogna essere equilibrati emozionalmente e la struttura mentale per entrare in campo. Non abbiamo mai sentito il mancato appoggio del pubblico, ci hanno sostenuto. Magari qualche ragazzo poteva sentire qualcosa di diverso, in realtà sembrava avessimo vinto a Genova e ringrazio loro (i tifosi, ndr). Dopo la partita non sono rimasto in campo per far godere la vittoria ai giocatori, nei momenti migliori lascio ai giocatori il palcoscenico e la foto".

I Friedkin erano allo stadio: avete parlato di futuro?
"Continuate a parlare di futuro, non devo parlare di futuro. Ho un contratto fino al 30 giugno e questo è un compromesso serio come ho spiegato. Non devo sentire la società, non devo neanche parlare... La proprietà è la proprietà e deve rispettare senza commentare, sono ovviamente contento anche per loro, ovviamente sono dispiaciuti per il pessimo risultato di giovedì e oggi saranno ovviamente contenti. Lavoro per loro e per i romanisti, lavoro per i giocatori".

Quando pensa di recuperare giocatori?
"Oggi guardavo la Juventus, Bremer si è fatto male e ha messo Rugani ho pensato che Allegri fosse fortunato. Giovedì non ci saranno Smalling e Llorente, per qualcuno di loro stare a Cagliari vediamo, non voglio essere troppo ottimista. Vediamo per Renato Sanches, dobbiamo aspettare e lottare per quelli che abbiamo oggi".

*** *** ***



MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Ieri ha parlato molto.
"Oggi poco".

Ha parlato di "multifattorialità". Cosa è mancato del fattore Mourinho per ora?
"La mia risposta è stata probabilmente dare ai giocatori uno stato dell'anima perfetto. Perché dopo la frustrazione, dopo la pressione, dopo le critiche, non puoi entrare in una partita come questa solo col cuore, perché se ci entri solo con il cuore non vinci. Per vincere questa partita devi alzare il livello di intensità, devi equilibrare dal punto di vista emozionale. Non devi entrare in campo e prendere un rosso, non devi perdere la testa sullo 0-0. Col punteggio 1-0 per tanto tempo non puoi perdere la testa pensando al cronometro, bisognava cercare di avere quell'equilibrio. Sono riuscito a trasmettere ai ragazzi questo stato dell'anima, poi automaticamente si vince e si fa bene e si perde e si fa male. Penso che l'esperienza del mio modo di sentire questo momento difficile mi abbia fatto entrare bene nella testa dei giocatori. Hanno dimostrato questo, cercare il primo gol quando loro hanno creato 2 opportunità, non siamo andati nel panico. Abbiamo cercato il raddoppio, sul 2-0 partita finita. Non era il giorno per fare una partita meravigliosa, era impossibile, non c'era freschezza né fisica, né mentale. L'avversario era molto molto bravo, l'ho analizzato prima della partita e mi è piaciuto tanto. Si sentiva la qualità, complimenti a loro".

Bove può giocare con Cristante e Paredes? Cosa ha Ndicka?
"Evan viene dalla Bundesliga, che è un calcio completamente diverso. Giocava a 3, però è un 3 completamente diverso, con principi completamente diversi. Continuo a dire, e magari qualcuno non è d'accordo, che il calcio più tattico sia quello italiano. Vedo squadre in altri campionati con grandissimi giocatori e solo quei grandissimi giocatori fanno grandi le squadre, perché per il lavoro dal punto di vista tattico l'Italia è il paese più forte. Per un ragazzo come lui non è facile, poi è anche la sua natura. Ha grande qualità, una bellissima gamba sinistra, non è quello di oggi, è veloce, non è un giocatore fortissimo nei duelli individuali, deve migliorare, e dal punto di vista mentale è quello che dicevo ieri, è responsabilità nostra. Un altro che ha bisogno di tempo di adattamento è Aouar, deve conoscere le dinamiche difensive, sono cose per cui ha bisogno di tempo. Al di là di Lukaku che è un giocatore di un livello altissimo, che sa tutto. Quello che dal punto di vista tattico è il migliore è Renato. Gli altri hanno bisogno di lavoro, di tempo e risultati positivi. Questi giorni sono stati duri, sono contento per i ragazzi".

Ha fatto giocare Dybala tre volte 90 minuti in 8 giorni.
"Giovedì non gioca, è arrivato al limite. Sai perfettamente che se non vinciamo oggi il Colosseo esplode, viene attaccata San Pietro. Non lo farei mai giocare se lui mi dicesse che non ce la fa, mi ha detto l'esatto opposto. Quando è uscito ho detto che decido io, e giovedì non gioca".

Smalling e Renato Sanches tornano dopo la sosta?
"Spero di sì. Prima della sosta, Renato è no definitivo, per Smalling sarebbe un miracolino arrivare a Cagliari, magari in panchina per aiutarci come ha fatto la Juventus con Rugani gli ultimi minuti. Altrimenti aspettiamo la sosta".

*** *** ***


MOURINHO A ROMA TV+

La partita?
"La cosa più importante era vincere la partita. Difficile, perché non è facile dal punto di vista emozionale e anche psicofisico per i giocatori stare bene dopo il risultato di Genova. Avevo bisogno di equilibrare le cose a questo livello, c'era bisogno di una grande voglia e determinazione ma al tempo stesso saper controllare le emozioni e gestire la partita senza prendere cartellini per aggressività e voglia non controllata. La squadra ha avuto questa capacità, hanno dato tutto in funzione della nostra situazione. Ci mancava Cristante a centrocampo ma c'era necessità di dare stabilità dietro. Parlare di Paredes e Bove è giusto ma al tempo stesso non lo è, perché tutti i ragazzi hanno fatto una partita con questa determinazione, contro una squadra che non gioca come una che arriva dalla serie B. Loro giocano come una vera squadra di Serie A".

Parliamo del lato emotivo. Era una serata emotivamente difficile, l'abbiamo vista in campo nel riscaldamento. Serviva anche questo.
"Io per due anni e tre mesi sono sempre stato il porto dove loro nella difficoltà arrivavano. Sapevano sempre che io ero lì, finora è sempre stato così. Questa settimana sembrava di no, però la verità è sul campo. Si poteva anche perdere oggi, però la sensazione è che noi siamo una squadra unita e che io continuo ad essere per loro un porto di sicurezza. Sono contento per loro che abbiamo vinto la partita".

Ora è importante dare continuità, a cominciare da giovedì.
"Certo, abbiamo una partita giovedì che è importante da vincere non solo per la qualificazione in Europa League ma anche per cercare di dare continuità. Lo abbiamo fatto dopo Empoli con la vittoria di Tiraspol e il pareggio meritato a Torino. Dopo quello che è successo a Genova dobbiamo cercare di dare continuità, c'è gente stanca e Dybala ha fatto tre partite da novanta minuti in una settimana. Ha fatto uno sforzo assolutamente incredibile, Paulo in questa partita deve riposare. Dobbiamo far girare qualche giocatore in un momento difficile per la squadra senza Smalling e Llorente, lì dietro siamo un po' in difficoltà. Senza Cristante e Renato Sanches a centrocampo siamo in difficoltà, mentre in avanti abbiamo delle soluzioni anche senza Azmoun che non può giocare in Europa League. Belotti ed El Shaarawy possono giocare".
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