RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Sabato - 18 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Non solo Lukaku: cambi di gioco, esterni e... Cosa serve alla Roma per volare

Non solo Lukaku: cambi di gioco, esterni e... Cosa serve alla Roma per volare
Martedì 29 agosto 2023
Esistono sogni sempre uguali. Ricorrenti come i cattivi pensieri o come le dolcezze a cui spesso ci abituiamo, non dando loro la giusta importanza. Il calciomercato, in fondo, è quasi sempre la metafora di un bello che deve sempre avvenire, anche perché magari ricorda un passato che la nostra memoria ha sancito sia stato meraviglioso. Così stavolta tocca a Romelu Lukaku far pensare che le leopardiane «magnifiche sorti e progressive» della Roma possano ricominciare anche in campionato, dopo due stagioni tanto malinconiche in Italia quanto brillanti in Europa. E allora, sarà vero che l'attaccante belga possa essere per i giallorossi quel viagra scudetto che nella stagione 2000-01 fu incarnato da Gabriel Omar Batistuta? Presto per dirlo, e per una serie di variabili. La prima è che in quell'annata magica non fu solo l'arrivo del Re Leone a fare la differenza, ma (almeno) anche quella di Walter Samuel in difesa ed Emerson a centrocampo, anche se quest'ultimo poté essere disponibile solo nel girone di ritorno. Adesso, tanto per divertirci con i paragoni Ndicka e Aouar (o Paredes, o Sanches) ancora non sappiamo se possano valere l'argentino o il brasiliano e quindi il futuro è tutto da scrivere. Con un obiettivo sulla carta assai più agevolare: arrivare in Champions League.

CONDIZIONE E RISCHI — La forma è decisiva ma senza avere fretta. La seconda variabile è legata alla condizione fisica di Lukaku. La scorsa stagione ha dimostrato come, quando il belga è appesantito, il rendimento cala vistosamente e, visto che adesso si allena solo con l'Under 21 del Chelsea, è facile ipotizzare come la sua forma fisica non sia al massimo. Morale: occorreranno delle settimane per vederlo al top, ma nel frattempo gli allenamenti a cui sarà sottoposto dovranno essere assai mirati perché nella sua ultima e tormentata stagione in nerazzurro la voglia di fare in fretta lo ha portato ad infortunarsi e quindi, per certi versi, a doveri ricominciare daccapo. Così, meglio non aspettarsi subito da lui "miracoli" calcistici, ma una progressione lenta e costante verso un possibile stato di grazia.

CAMBIO DI GIOCO — Romelu può aiutare anche la fase difensiva. Poi c'è tutto quello che non può dipendere solo da Lukaku. Se Rui Patricio pasticcia e Smalling sembra in affanno, non può essere il centravanti a salvare le capre e i cavoli del gioco di José Mourinho. Occhio però agli effetti collaterali. Se nelle prime due partite della stagione la squadra giallorossa ha dimostrato di cercare un cambiamento di pelle, gestendo un maggiore possesso palla e - grazie al 3-5-2 - cercando un maggiore inserimento da parte delle mezzali nell'azione offensiva, l'arrivo del belga potrebbe riportare l'orologio indietro, a tutto vantaggio della retroguardia che nelle prime uscite è andata in crisi. Ovvero: ceduto Ibanez, in campo aperto si è visto che difensori come Llorente e lo stesso Smalling soffrono. Con Lukaku, invece, è possibile che lo Special One riabbassi il baricentro della Roma per proteggere meglio la porta, provando più spesso a cercare l'attaccante di riferimento - ovviamente Lukaku - con verticalizzazioni rapide e alte che scavalchino la mediana e prendano gli avversari alle spalle. Romelu, infatti, ha fisico e tecnica per fare reparto da solo, dando tempo ai compagni di salire in appoggio alla manovra offensiva, che comunque potrebbe tornare alla formula dei due trequartisti dietro la punta.

LA TERZA VOLTA — Il belga conosce Mou e adattarsi sarà facile Giusto o sbagliato? Sarà il campo a dare il verdetto, anche se gli esterni dovranno servirlo al meglio, cosa che nella scorsa stagione raramente è successo. Di certo però, visto che il per il belga - dopo quelle con Chelsea e Manchester United - sarà terza esperienza agli ordini di Mourinho, non avrà bisogno di molto tempo per metabolizzare i dettami tattici, anche se probabilmente lui stesso sarà il primo a non volere assumere il ruolo di salvatore della patria giallorossa. Di sicuro, questa sorta di "all in" fatto dai Friedkin sull'attaccante - e vissuto sul filo del rasoio rispetto ai paletti della Uefa - ha come unico e incontrovertibile obiettivo quello di centrare la qualificazione alla Champions, che dalla prossima stagione cambierà formula e diventerà ancora più ricca. Solo così si potrà cominciare davvero quell'opera di risanamento che l'incastro fra le ansie del bilancio e le richieste tecniche dell'allenatore mettono inevitabilmente a rischio. Se poi, surfando sull'onda dell'entusiasmo capiterà di lottare per il titolo, avere un giocatore con l'esperienza di Lukaku sarà un grande vantaggio. Anche per questo, in fondo, la Roma giallorossa già lo ama.
di Massimo Cecchini
Fonte: Gazzetta dello Sport
COMMENTI
Area Utente
Login

Le Ultime News

 
    1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
Notizie di Oggi
 Ven. 17 mag 2024 
Roma, occhio a Gudmundsson. E se fosse il genoano il primo colpo del prossimo anno?
Domenica sera all'Olimpico la Roma ospiterà il Genoa e dovrà stare molto attenta al talento dell'islandese. Con un occhio anche al mercato...
Verso Roma-Genoa, come stanno gli ospiti? Tre giocatori non saranno a disposizione
Il Grifone arriva all'Olimpico con una salvezza abbondantemente raggiunta da tempo, ma con la voglia di far bene anche nelle ultime due giornate. Ecco chi salterà la sfida
 
    1   2   3   4   5   6       >   >>