RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Giovedì - 2 maggio 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Bruno Conti, trent'anni dopo l'addio al calcio: "Vi racconto i segreti mezzo secolo di Roma"

Bruno Conti: "Da Liedholm a Mourinho, vi racconto 50 anni di Roma. Qui c'è bisogno d'amore, i Friedkin l'hanno capito"
Sabato 22 maggio 2021
«L'unica persona che mancava, perché tutto fosse perfetto, mio padre. Andrea. Che se n'è andato pochi mesi prima. Lui un riferimento per la famiglia, di sette fratelli e pochi soldi. Papà falegname, una vita di sacrifici. Quella sera volevo dirgli: "guarda, papà"». Piange, Bruno Conti nel ricordare il padre, che definisce un "eroe". Piange nel rivivere quel 23 maggio del 1991. Domani sono trent'anni, una vita. Una vita nella Roma, dal ‘73. «Siamo vecchi, porca miseria».

Quella sera mancava suo padre e anche Ottavio Bianchi.
«Beh, diciamo che di lui ho sentito meno la mancanza. L'avevo invitato, per correttezza. Aveva da fare con la dichiarazione dei redditi, col commercialista...».

Ricorda anche i particolari di quella notte.
«Tutto, ancora oggi mi emoziono. Da Liedholm che annunciava la formazione, dicendo che dovevo giocare per forza perché era la mia festa, fino al lancio dello scarpino in Sud. A proposito, il ragazzo che all'epoca lo raccolse, mi è venuto a trovare a pochi mesi fa. Ricordo Bearzot, i miei compagni dello scudetto, dal bomber Pruzzo a Di Bartolomei, Ancelotti, tutti tutti. C'erano i miei figli piccoli, l'emozione è stata enorme. La sera prima c'era stata la finale di Coppa Uefa persa contro l'Inter, confesso che per la mia festa ero preoccupato, non potevo prevedere la reazione dei tifosi. Invece, è stata magica: non c'era un buco libero tra gli spalti, c'era più gente della sera prima. Incredibile, non la dimenticherò mai».

Quel lancio dello scarpino è stato come chiudere un sipario.
«Alla Roma dal ‘73 fino al ‘91, a parte quei due anni al Genoa. Questa è la mia casa».

La lascerebbe?
«Per nulla al mondo. Eppure ci sono stati momenti in cui ho rischiato di andarmene, sarebbe stato un dolore. Chi non riesce ad andare via dalla Roma non deve essere biasimato, non si può spiegare. Totti aveva scelto questo, io anche. Devo morire così».

Da giocatore e da dirigente ha rischiato l'addio.
«Sì, con Viola c'erano problemi, Maradona mi lusingava. Una sera l'ingegnere disse a mio figlio piccolo, "Andrea, ma dove vuole andare papà?". "Da Maradona", gli rispose. Il giorno dopo avevo pronto il rinnovo con la Roma. Poi con Sensi sono stato a un passo dai saluti, forse non aveva gradito le avances della Figc, che mi voleva affidare il settore giovanile. C'erano state anche altre incomprensioni, pure a inizio mandato da responsabile del ragazzi. Rosella Sensi ha avuto un ruolo determinante, grazie a lei sono rimasto e ne sono stato felice».

E poi pure con Pallotta?
«Mi dissero che volevano cambiare. "Ma dove ho sbagliato?", chiedevo a Baldissoni, che era il dg. "In niente, è così", poi presero Tarantino, volevano gestire il tutto attraverso algoritmi. Mi rifugiai nell'Academy. Ci rimasi male, ma pur di restare...».

Da Anzalone ai Friedkin, passando per Sensi e Pallotta. Come è cambiato il calcio?
«E' tutto diverso, non so se peggio. Diciamo che all'epoca c'era più amore, divertimento, attaccamento. Oggi i calciatori scappano via. Si giocava al calcio senza essere aziende. Oggi è tutto molto più freddo, meno creativo. Le squadre erano famiglie, oggi c'è più di menefreghismo».

Anzalone cosa significa per lei?
«L'esordio nella Roma. Poi, per prendere Pruzzo mi mandò al Genoa. Mi diede una buonuscita, con cui ho aiutato la famiglia. Mio padre la prese malissimo, non voleva che andassi via dalla Roma. Non mi parlava».

Insomma, tra calciatore e dirigente, siamo a quasi cinquant'anni di Roma.
«Un percorso fantastico, ho fatto tutto, ho vinto. Ho conosciuto persone straordinarie. Calciatore, allenatore, capitano, dirigente, non posso lamentarmi. Una vita».

Domanda cattiva: Liedholm o Bearzot?
«Questa non me la merito. Non posso scegliere, Sono stati due padri. Liedholm mi ha trattenuto a Roma quando mi stavano "girando" al Pescara, ha creduto in me da subito».

Di Bearzot era il cocco, la faceva fumare dentro il pullman.
«Non lo nego. Era uno che ti capiva, anche nell'errore. Di notte non riuscivo a dormire e nei ritiri disturbavo il mio compagno Giovanni Galli. Una volta, dopo aver fumato una sigaretta, rientro in stanza e, con la luce spenta, prendo in pieno un comodino. Mi faccio male e sveglio Giovanni. Bearzot invece di punirmi mi dà una stanza tutta per me. Nel pullman, qualche tiratina di sigaretta per smorzare la tensione. Liedholm mi ha cresciuto, mi ha lanciato, mi ha messo in mezzo ai big, quando ancora ero un ragazzo. Mi fece vedere da Trebiciani quando in spiaggia giocavo a calcio con Di Chiara, Di Bartolomei e Giordano. Che tempi».

Eriksson non l'ha capita.
«Sven è un signore, pur non avendo avuto con lui grande spazio».

Le tolse la "7".
«Quello mi ha fatto male, la diede a Berggreen. Però erano problemi tattici, con Bianchi invece siamo andati sul personale, era un rapporto negativo tra uomini. Per farmi fare cinque minuti ci voleva l'urlo dell'Olimpico. Ricordate Roma-Bordeaux? L'ho anche invitato alla mia festa di addio. Non è venuto, pace».

Ha fatto l'allenatore, ma il meglio lo ha dato da responsabile del settore giovanile.
«Ma quando devi chiamare una famiglia per dire che il ragazzo non è stato preso o confermato, diventa difficile. Per il resto è un lavoro bellissimo, il mio mondo. La vittoria per me non è lo scudetto, ma De Rossi, Aquilani, Florenzi... cento milioni di plusvalenze».

Ha vissuto tanti presidenti, che ricordi ha di tutti e come considera i Friedkin?
«Guardi, sono sincero: mi ricordano molto Viola e Sensi, che si occupano da vicino della Roma. Sono presenti, lavorano, poi hanno capito come calarsi tra la gente, hanno individuato che il sentimento passa da lì. Hanno capito che la Roma è anche amore, oltre al business».

Hanno preso Mourinho, poi.
«Personaggio grandissimo, allenatore straordinario. Parlano i numeri. Una grande operazione tecnica e d'immagine. Da tifoso sono orgoglioso, esaltato».

Il suo personaggio del cuore?
«Senza dubbio Agostino. Il mio grande capitano. Se si poteva salvare? L'avevo sentito pochi giorni prima per una gara di beneficenza, non c'era nessun sentore. Gesto improvviso. Manca a tutti. Poi vorrei citare Aldo Maldera, il caballo, un uomo di una bontà ed eleganza infinite. Ho avuto vicino gente che insegnava la vita. Ho negli occhi pure il sorriso elegante di donna Viola».

Ma è vero che non andava d'accordo con Falcao.
«Ci hanno sempre messo contro. Ma avevo un ottimo rapporto con lui».

Il suo gioiello da talent scout?
«De Rossi. Si capiva subito che aveva un'altra marcia. Totti? E' stata un'intuizione di Gildo Giannini».

Lei ha il merito di aver portato Spalletti?
«Lo incontrammo di nascosto, eravamo innamorati della sua Udinese. Quella Roma è stata tra le più divertenti, e ha vinto. E ne sono orgoglioso».
di Alessandro Angeloni
Fonte: Il Messaggero
COMMENTI
Area Utente
Login

Liedholm - News

 
 <<    <      1   2   3   4       >   >> 
 
 Gio. 03 feb 2022 
 Sab. 09 ott 2021 
Conti: "Grazie Barone, mi hai insegnato la vita"
Ieri, nel giorno del novantanovesimo anniversario della nascita di Nils Liedholm,...
 Mer. 28 lug 2021 
Come Liedholm e Capello: Mourinho nel cuore della città
Mourinho ha già cambiato molte cose, a cominciare dalla mentalità. Ha valutato,...
 Gio. 08 lug 2021 
È il Mourinho day a Roma: "Sono vittima di quello che ho fatto". E chiede un terzino sinistro
La presentazione del nuovo tecnico della Roma a Terrazza Caffarelli, nel cuore della città. Conte paragonato a me? Quando parli di Inter non puoi paragonare nessuno a me e a Helenio Herrera. Nessuno”
 Gio. 17 giu 2021 
Roma, il ventennale Capello: "Lo scudetto più difficile della mia carriera"
La Roma del terzo scudetto festeggia il ventennale. Fabio Capello, oggi apprezzato...
Rosella Sensi: "Vedo ancora gli occhi di mio padre pieni di amore per noi e la sua gente"
Anniversario ingombrante. E magico. «Sono tanti vent'anni. Sinceramente troppi per...
 Dom. 13 giu 2021 
La scelta di Mou: ritiro a Riscone
La Roma studia l'estate di José. Una decina di giorni a Trigoria, poi la partenza...
 Gio. 27 mag 2021 
Roma, ecco dove può andare a vivere Mourinho
Il tecnico portoghese vuole abitare tra i Parioli, il Centro e l’Appia Antica
 Gio. 08 apr 2021 
Odoacre Chierico: "Noi, la Roma, siamo stati una famiglia"
Parla il gemello "rosso" di Bruno Conti: "C'era un papà come Dino Viola e una mamma come Flora, sua moglie"
 Sab. 27 feb 2021 
Tancredi: "La maglia della Roma è una seconda pelle. È evidente il problema portiere, serve..."
"È evidente il problema portiere, serve personalità. Cragno mi somiglia. Fonseca mi piace molto, credo che la Roma possa arrivare in Champions. Pelizzoli è il portiere che è migliorato di più con me"
 Mar. 19 gen 2021 
Classe, vittorie e lotta al Palazzo: Viola, trent'anni senza il più amato
Il 19 gennaio 1991 è un giorno triste di trent'anni fa, quando Dino Viola morì,...
 Gio. 17 dic 2020 
La Roma serve il tris al Torino (in 10 per oltre 75'): Juve agganciata al terzo posto
Granata in inferiorità numerica dopo 14' per l'espulsione di Singo, Mkhitaryan segna un gran gol. Centri anche per Veretout su rigore, Pellegrini e Belotti
 Gio. 08 ott 2020 
Capello, frecciata a Totti: "Devi essere capitano non solo quando scambi il gagliardetto"
Dallo scudetto con la Roma a “Ronaldo troppo grasso”, l’ex tecnico parla di tutto: “Francesco? Ho sempre chiesto e dato rispetto ai giocatori, bisogna essere dei leader in ogni momento”
 Dom. 21 giu 2020 
Lino Banfi: "Dybala mi ricorda Aristoteles. Alla Longobarda porterei Zaniolo e Salah"
Tra sdrammatizzazione e finzione, la Serie A riprende con il teorico del 5-5-5: «Seedorf mi confessò la passione per le cozze pelose, al Trap ho insegnato a fischiare»
 Dom. 10 mag 2020 
Falcao e quel rigore non tirato con il Liverpool: "Vi dico per l'ultima volta come andò davvero"
Il Divino si racconta in un'intervista esclusiva: «Ho il rimpianto del Liverpool ma non capisco la polemica sul rigore: vorrei rigiocare la finale stando bene. E quel fallo su Tancredi... Andreotti non voleva che andassi all'Inter? Mi dissero che era vero. E volevo portare Zico alla Roma»
 Sab. 18 apr 2020 
Alicicco: "Calcio può ripartire con giuste precauzioni, ma se qualcuno torna positivo che facciamo?"
Ernesto Alicicco, ex medico sociale della Roma (1978-2001), è stato intervistato...
Roma 1982/83-Roma 2000/01 1-2: Falcao illude, poi la coppia Montella-Totti esalta Capello
Il centrocampo “pensante” di Liedholm e la spinta di Nela mettono in crisi Samuel & co. Nella ripresa, l’ingresso dell’Aeroplanino segna la svolta
 Mar. 25 feb 2020 
Tempestilli: Porto la Roma in tribunale
L'ex giocatore, tecnico e dirigente giallorosso apre un contenzioso dopo il licenziamento
 Lun. 17 feb 2020 
Roma, infortuni e passo da retrocessione: è il 2020 ma sembra il 1976
"Anno bisesto, anno funesto", una Roma così brutta non si vedeva da 44 anni. Anzi,...
 Lun. 13 gen 2020 
Baggio, Nesta, Del Piero... quelli che sono tornati. Ancora più forti
Tanti campioni italiani si sono infortunati al crociato prima dei 25 anni come Zaniolo. E poi hanno vinto tutto
 Gio. 12 dic 2019 
Il Barone segreto. Liedholm Jr: "Mio padre, Turone e quel titolo che era già della Juve"
Sono passati 35 anni da quella notte di maggio del 1984. Da allora generazioni di...
 Ven. 18 ott 2019 
CONTI: "Non si allenano più i cross. In campo come sardine, oggi le tattiche nascono al computer"
In materia di cross Bruno Conti è stato professore emerito sui campi degli anni...
 Mar. 15 ott 2019 
L'Uefa promuove la nuova Trigoria: sarà sede di allenamento per Euro 2020
Alcune nazionali, tra cui Svezia e Ucraina, sono già venute a visionare il Bernardini...
 Mer. 02 ott 2019 
Konsel: "Il Wolfsberger è una grande sorpresa. La Roma può vincere l'Europa League, Dzeko è..."
"A Graz sarà una partita complicata. Pau Lopez è un buon portiere. Dzeko è una garanzia di gol"
 Mer. 28 ago 2019 
Lazio-Roma, un derby a mercato aperto: paradossi e realtà
Non era mai accaduto che il derby della Capitale andasse in scena il primo giorno...
 Mar. 18 giu 2019 
Il futuro, in Figc o con la Fifa: "Imparerò l'inglese"
«Ci vediamo tra un mese». Tutti al mare. Anzi, Totti al mare. Francesco, dopo il...
 Lun. 17 giu 2019 
Non è più il tempo delle bandiere
Non è più tempo di simboli, neppure nel mondo del calcio. La gratitudine, quella...
 Mar. 30 apr 2019 
Lo stile di Ranieri ricorda Liedholm
C'è chi si arrabbia, a torto o a ragione secondo i punti di vista e di tifo, e c'è...
 Mer. 13 mar 2019 
Ranieri, stile vintage e ritorno al 4-4-2: avanti Dzeko e Schick
Una sua foto con lo zuccotto giallorosso di lana, stile vintage, schiacciato sulla...
 Mar. 12 feb 2019 
Roma, sognando le notti magiche
Il sogno, dopo l'avventura fantastica nell'edizione passata, è come se non finisse...
 
 <<    <      1   2   3   4       >   >>