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La Roma dà il primo dispiacere a Friedkin: il Siviglia la butta fuori dall'Europa League

Gli spagnoli, trascinati da Koundè (traversa e un gol annullato), mettono al sicuro la vittoria già nel primo tempo e vanno ai quarti. Debole la reazione dei giallorossi
Giovedì 06 agosto 2020
Niente regali, nessuna bottiglia di champagne. La prima Roma di Friedkin non riesce a superare il Siviglia e dice addio all'Europa League già agli ottavi di finale. Una sconfitta meritata (2-0, gol di Reguilón e En-Nesyri), soprattutto per la differenza di ritmo e intensità che si è palesata nel primo tempo tra gli spagnoli e i giallorossi. Al resto ci ha pensato una prestazione terribile di Pau Lopez e Ibanez, che ne hanno combinate di tutti i colori in fase difensiva. Per Friedkin ci sarà tempo in futuro di godersi una Roma diversa.

DOMINIO SPAGNOLO — Lopetegui preferisce Suso a Munir, Fonseca conferma Zaniolo dal via e in mezzo la coppia Cristante-Diawara. A fare la partita è subito il Siviglia, che lavora molto bene con le catene di esterni (Jesus Navas-Suso a destra, Reguilón-Ocampos a sinistra) e tiene costantemente il pallino del gioco. Così è prima Ocampos a scaldare le mani di Pau Lopez, poi Koundé (12') a sfiorare il vantaggio, ma il suo colpo di testa su angolo di Banega si stampa sulla traversa. La supremazia territoriale degli spagnoli però è schiacciante, a tratti quasi imbarazzante, con la Roma raggomitolata su se stessa che fa un fatica enorme ad uscire dalla pressione ed a distendersi in verticale. Ed infatti al 22' arriva anche il vantaggio del Siviglia con Reguilón, che sfrutta una percussione dalla trequarti campo ed insacca, ma il gol è un compendio di errori difensivi dei giallorossi: Bruno Peres che si fa saltare netto, Ibanez che non chiude e Pau Lopez che si fa passare la palla sotto il braccio destro, goffo nella discesa a terra. La Roma allora prova anche a cambiare marcia, cercando di alzare il baricentro ed andando a pressare la squadra di Lopetegui dal basso. A sfiorare il gol è però ancora il Siviglia con En-Nesyri che trova in verticale il taglio di Jesus Navas e il terzino iberico che salta Pau Lopez in uscita ma si porta la palla oltre la linea di fondo. Quindi al 35' la prima occasione per la Roma, con Diego Carlos che salva su Zaniolo a botta sicura. Ma è un lampo, perché il Siviglia va un ritmo che è il doppio di quello giallorosso. E l'errore della Roma è di non "tenere" l'1-0 in attesa dei correttivi dell'intervallo, sbilanciandosi a caccia del pari.Così al 44' Ibanez e Pau Lopez ne combinano un'altra, con il brasiliano che sbaglia completamente l'intervento su Ocampos in velocità e il portiere che sbaglia l'uscita sull'argentino, il cui assist arriva a En-Nesyri per il 2-0 facile facile.

RINCORSA GIALLOROSSA — Nella ripresa la Roma prova a raddrizzare la situazione, più di rabbia che con costrutto. Mkhitaryan sfiora il palo dal limite, Cristante perde il tempo in area e un colpo di testa lento di Dzeko al 7' è il primo tiro della partita nello specchio della porta da parte dei giallorossi. Così Fonseca prova a cambiare l'inerzia mettendo dentro Pellegrini e Carles Perez (per Diawara e Zaniolo), ma i pericoli per il Siviglia sono minimi, con la squadra di Lopetegui che si preoccupa più di addormentare la partita che di andare a fare ancora male ai giallorossi. Dzeko prova a scuotere i suoi da dentro l'area, il Siviglia trova il 3-0 con Koundé (annullato per fuorigioco), ma alla fine cambia poco nell'inerzia della partita. Perché la Roma pian piano si innervosisce, mentre il Siviglia gioca con scioltezza e sicurezza. Finisce così, anche se prima del fischio finale c'è ancora tempo per qualche sussulto: la traversa su punizione di Banega, la parata Pau Lopez su Koundé di testa a botta sicura e il rosso finale per Mancini (gomitata a de Jong).
di Andrea Pugliese
Fonte: Gazzetta dello Sport
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