La conferenza stampa dell'ormai ex dirigente giallorosso sta facendo il giro del mondo. Le maggiori testate sportive non possono esimersi dal parlare dell'addio di Totti al club che rappresentava, in campo e fuori, da ormai trent'anni. E praticamente ovunque le parole dell'ex numero 10 finiscono in prima pagina.
Francesco Totti e la Roma, una storia solo italiana? Macchè. La conferenza stampa dell'ormai ex dirigente giallorosso sta facendo il giro del mondo. E tutte le maggiori testate non possono esimersi dal parlare dell'addio di Totti al club che rappresentava, in campo e fuori, da ormai trent'anni. Spagna, Germania, Inghilterra, praticamente ovunque le parole dell'ex numero 10 finiscono in prima pagina.
REAZIONI - In particolare la frase "Oggi potevo anche morire, forse sarebbe stato meglio", ha catturato l'attenzione delle testate internazionali. È il caso di AS, che titola proprio con questa dichiarazione
Mundo Deportivo invece si limita alla cronaca: "Totti spiega i motivi per cui se ne va dalla Roma".
In Inghilterra si scomoda addirittura la BBC, che piazza la notizia dell'addio di Totti di spalla a quella principale. "Francesco Totti lascia la Roma dopo 30 anni con le dimissioni da dirigente".
Il Daily Mail invece si sofferma nel titolo sulle dichiarazioni di Totti nei confronti della proprietà americana. "Lasciare la Roma è come morire. Totti si dimette e attacca la proprietà americana"
Titoli pressochè identici, "Francesco Totti lascia il suo ruolo di dirigente della Roma", (e persino la stessa foto!) per L'Equipe e France Football, che informano la Francia nel pallone della decisione di Totti di lasciare la Roma...
In Germania Kicker parla di "Big Bang nella città Eterna"
In Portogallo invece ci si concentra sulle dichiarazioni che riguardano il nuovo tecnico romanista e O Jogo esagera, sostenendo che "Totti lascia la Roma e la ragione è l'arrivo di Paulo Fonseca"
E addirittura negli USA, sebbene sia appena iniziata la giornata, interviene l'Idaho Statesman, che chiosa: "L'addio di Totti mette pressione alla proprietà americana"