Dzeko e la frase all'arbitro Di Bello: "Sempre così con loro..."
L'attaccante della Roma ha dato vita durante la sfida con la Juve ad un siparietto con il direttore di gara per una punizione non concessa
Lunedì 28 settembre 2020
ROMA - Altro che canto del Cigno. È stata una melodia corale e armonica, degna delle opere più complesse: l'eroe che vacilla, s'arrabbia, cade, sta per abbandonare la scena ma poi resiste, lotta e finalmente ottiene la sua gratificazione. Dzeko aveva mille tifosi sugli spalti (quelli consentiti dalle autorità) e qualche milione a casa. Tutti hanno apprezzato lo spirito da guerriero con cui ha affrontato la Juve, la squadra con cui avrebbe dovuto giocare se si fosse sbloccata la trattativa tra la Roma e il Napoli per Milik. Non è stata comunque una serata perfetta per un centravanti del suo calibro: il bosniaco si è divorato due gol a pochi metri da Szczesny. Due match point sprecati con la Roma in vantaggio, prima del pari di Ronaldo, che incidono sul risultato.
Dzeko e il siparietto con l'arbitro Di Bello
La "Dzeko cam" si è attivata fin dal riscaldamento. Alla lettura delle formazioni, lo speaker l'ha annunciato come «il capitano» e i fan l'hanno accolto riservandogli un lungo applauso. I riflettori sono rimasti accesi dall'inizio alla fine: le espressioni del volto, i gesti, i dialoghi, i rimproveri ai compagni («Dai, Spina, più preciso!») e persino un siparietto con l'arbitro Di Bello che odora di romanismo puro («Sempre così con loro, oh» ha detto dopo una punizione non concessa). La buona notizia per Fonseca è che Dzeko ha dimostrato di avere già una grande intesa con Pedro. Il trio degli over 30, a cui si aggiunge Mkhitaryan, funziona eccome.
Fonte: Corriere dello Sport
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