RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 19 aprile 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Roma, il lodo Zaniolo: trequartista e siamo a posto

A Fonseca serve un leader carismatico: lui ha tutto per ricoprire quel ruolo ma deve capire quanto sia davvero felice di stare nel club giallorosso
Sabato 19 ottobre 2019
ROMA - Si parla spesso di chi ha tramutato l'acqua in vino ma non si parla mai abbastanza del miracolo inverso, di chi tramuta il vino in acqua. A capirci, di chi disperde il talento che mamma natura gli ha dato, per ragioni che possono essere diverse ma hanno tutte lo stesso epitaffio: uno sciupio imperdonabile. Ne conosciamo a mucchi di storie così. Intendiamoci, Nicolò Zaniolo ha tutto il diritto di essere una domanda sospesa, l'età è dalla sua parte; ma guai ai pigri, guai a non cercare in se stessi la lezione degli errori e la smania di correggerli. Non c'è da crogiolarsi, il bivio della sua storia di calciatore non è così lontano. Accontentarsi e godere di quello che ha, non sentendosi ferito da quello che non ha ancora avuto, sarebbe l'antefatto di una storia mediocre. Nessuno, lui per primo, dovrebbe aver voglia di sprecare lacrime nuove per vecchi rimpianti.

Zaniolo, chi sei veramente?
Il più atroce, non diventare quello che sei. Il tempo dello stupore è andato, ora c'è quello del dubbio, delle domande. Chi è davvero Zaniolo? Sono abbastanza buoni i piedi? Ha la testa del campione? Ha l'attitudine del leader? Se lo chiedono un po' tutti, a cominciare dai suoi estimatori, Mancini per primo. I detrattori fanno presto a liquidarlo con le sintesi brutali della lingua di oggi: una bella bestia non sostenuta dal cervello e forse nemmeno dalla disciplina. Lo Zaniolo di oggi divide, i campioni veri uniscono. Troppo incalzanti nei confronti di un ventenne, alle prese ancora con la battaglia dei brufoli? Dipende dall'ordine di grandezza che il ragazzo si vuole dire e dare. Un errore stressarlo? Se sei severo con qualcuno è perché ne riconosci il talento. Pretendi che non resti a marcire nel sottosuolo. Se ti fai stressare da questo, se ti fai abbattere, è già una risposta. Pessima. Insomma, è arrivato il momento in cui l'enfant si mostri prodige non solo per mezz'ora allorquando. Facci capire una volta per tutte chi sei, Zaniolo.

Roma, quante disgrazie: Zaniolo, è la tua occasione
Le tante disgrazie della Roma, l'infortunio di Pellegrini su tutte, sono l'occasione maestra: non puoi più nasconderti. Diventa l'eroe di questa squadra sprotetta e sfortunata. La minacciosa trasferta di Genova, contro un allenatore che un po' diffidava di te, certo non ti ha mostrato mai grande amore, arriva precisa, è lo stimolo aggiunto. C'è stato un tempo in cui, a partire dal debutto delirante al Santiago Bernabeu, il ragazzo spuntato dal nulla sembrava crescere sotto i tuoi occhi ogni secondo che passava in campo. Lo vedevi e un secondo dopo era già migliore. Una predestinata suggestione di un metro e novanta, bella e potente nello stesso incedere. A cominciare dai numeri. Il più giovane italiano di sempre a marcare una doppietta in Champions.

Zaniolo, ecco cos'è cambiato dalla scorsa stagione
Dalla fine della scorsa stagione Zaniolo sembra essersi fermato o quasi. La sensazione di un calciatore che oggi fa soprattutto affidamento sulle sue (enormi) risorse fisiche. Tatticamente sembra involuto, alza poco la testa, cerca con insistenza la soluzione individuale, si appoggia al contatto fisico con l'avversario e ha perso lucidità sotto porta. La mia? Una crisi di transizione dovuta per lo più alla dannatissimasmania di mostrare e dimostrare. Insomma, una questione di testa. E una confusione probabilmente indotta anche dai suoi allenatori. Ne ha cambiati quattro in poco tempo. Quattro allenatori, quattro autori, ci metto anche Mancini e per ognuno di loro Zaniolo è un personaggio diverso. Colpa, anche questa, del suo talento e del suo eclettismo; ma, attenzione, un bravo maestro di calcio deve indovinare e allenare in fretta il meglio di un talento e metterlo nella condizione di sprigionarlo. Senza troppe masturbazioni. Dico la mia. Zaniolo al suo massimo è un magnifico trequartista, frontale alla porta. Bestiale non solo nella corsa che fa tremare la terra, ma anche nello smarcamento e nel tiro, perfetto per dettare il pressing avanti, non banale nell'assist, il giorno in cui saprà vestirsi della squadra che ha intorno. La Roma, questa Roma, Fonseca in prima linea, hanno un tremendo bisogno di un leader carismatico, avendo perso via via tutti quelli che avevano. Hanno bisogno di lui. Qui s'impone l'altra domanda: quanto è davvero felice il ragazzo di stare a Roma, nella Roma, in mezzo a squali truccati da sirene che ogni due secondi ti balenano un mondo migliore? Qualunque sia la risposta (non escludo la ignori lo stesso Zaniolo), sapremo presto.
di Giancarlo Dotto
Fonte: Corriere dello Sport
COMMENTI
Area Utente
Login

Le Ultime News

 
    1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
Notizie di Oggi
 Gio. 18 apr 2024 
Edoardo, tifoso malato non è terminale: "Mi faceva ridere, non sto per morire"
Nuovo capitolo della storia legata a quella chiamata di un tifoso giallorosso a Te la do io Tokyo. Edoardo aveva chiamato per manifestare la volontà di vincere la coppa a Dublino come ultimo desiderio prima dell’eutanasia poichè colpito da malattia terminale.
La vicenda di Edoardo, tifoso terminale della Roma, è falsa: la rivelazione
Edoardo, che ha pianto in diretta a Tele Radio Stereo chiedendo di vincere la finale Europa League a Dublino alla Roma, non ha in programma suicidio assistito in una clinica svizzera
Roma, il tifoso malato terminale ha risposto: Edoardo non incontrerà la squadra
Roma, rintracciato il ragazzo malato terminale che aveva telefonato in radio chiedendo l'Europa League alla squadra. Non se la sente di incontrare i giallorossi.
Roma-Milan, stessa formazione dell'andata con la novità Bove al posto di Cristante squalificato
De Rossi vuole andare sul sicuro contro il Milan in EL: solo certezze
Coppa Italia femminile, la finale Roma-Fiorentina si giocherà il 24 maggio a Cesena
La FIGC ha da poco comunicato il tutto in via ufficiale
 
    1   2   3   4   5   6       >   >>