RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Giovedì - 28 marzo 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Dallo stadio ai grandi appalti. Corruzione, sistema De Vito: l'arresto scuote il Campidoglio

Giovedì 21 marzo 2019
Una società nascosta che diventa la cassaforte dove accumulare tangenti. Gli incontri segreti per pianificare il prossimo affare, «lì non va bene, ci vedono tutti». Imprenditori disposti a pagare, tanto, per spingere, a prescindere dalle contestazioni di un pezzo di maggioranza, le pratiche urbanistiche più delicate della Capitale. Da Luca Parnasi ai fratelli Pierluigi e Claudio Toti, fino a Giuseppe Statuto. Politici avidi, e la corruzione che diventa sistemica: un «format replicabile», un «campo da gioco calpestato», indistintamente, da pubblici ufficiali e privati. Un'altra bufera si è abbattuta sul Campidoglio ieri all'alba, quando i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma si sono presentati a casa del presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito, volto forte del M5S, per notificargli un'ordinanza d'arresto per corruzione e traffico di influenze illecite. De Vito finisce in carcere insieme al suo socio, l'avvocato Camillo Mezzacapo, collettore delle mazzette fatte passare per consulenze: un giro da quasi 400mila euro, tra soldi promessi ed erogati.

IL MANIFESTO - Le loro conversazioni intercettate diventano un manifesto programmatico che per il gip è «desolante»: i cinquestelle alla guida di Roma e del Paese sono una «congiunzione astrale favorevole», da sfruttare per massimizzare i profitti. Era Mezzacapo che Parnasi, i Toti e Statuto - tutti e quattro indagati - pagavano per assicurarsi affari milionari. Almeno tre grandi appalti, oltre allo Stadio di Tor di Valle: la realizzazione di un albergo nell'ex stazione di Trastevere, la trasformazione della zona della vecchia Fiera di Roma in una città dello sport e la riqualificazione degli ex Mercati generali, sulla via Ostiense.

L'ASSESSORE - Ai domiciliari sono finiti Fortunato Pititto, architetto del gruppo Statuto, e Gianluca Bardelli, amico di De Vito e Mezzacapo, titolare di una concessionaria dove i due si incontravano in gran segreto. Perquisiti il Comune e gli uffici di Acea. Ma non è finita. L'inchiesta sfiora l'assessore all'Urbanistica, Luca Montuori: la sua capo segreteria, Gabriella Raggi, è indagata per corruzione, mentre lui è stato ascoltato ieri dai pm come persona informata sui fatti.
Per l'aggiunto Paolo Ielo, i contratti di consulenza mascherano tangenti. E nel copione ci sono pure prestanome - come l'avvocato Virginia Vecchiarelli, un'emissario di Mezzacapo, indagata -, fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio, evasioni fiscali. La nuova inchiesta delle pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, parte dall'imprenditore Parnasi, già imputato per le tangenti legate alla realizzazione dello stadio a Tor di Valle. Con De Vito puntava ad aumentare il suo raggio d'influenza. E il politico, nonostante l'arresto dell'imprenditore, ha continuato a curare interessi privati. Usando con Mezzacapo solo qualche accortezza: parlare meno al telefono, dirottare parte dei guadagni sui conti della società Mdl srl, riconducibile a entrambi. Tutto parte dalle ammissioni di Parnasi che davanti ai pm ha raccontato come fosse riuscito a creare «un sistema ampissimo di relazioni», De Vito continuamente «alla ricerca di conoscenze interessate ai favori che è in grado di procurare» replica il sistema. È Parnasi a metterlo in contatto con i fratelli Toti.

LE REAZIONI - L'ennesimo terremoto che travolge la giunta pentastellata scuote il Movimento. Non passa nemmeno un'ora dalla notizia dell'arresto, che interviene il vicepremier Luigi Di Maio: De Vito espulso dai Cinquestelle con effetto immediato. Non ci sono mezzi termini nelle parole del ministro: «Vergognoso, moralmente basso». Una decisione che ottiene il plauso del premier Conte e del ministro Bonafede. Intanto il Pd torna a chiedere le dimissioni della sindaca, mentre la Lega parla di «brutto colpo per Roma».
di M. Allegri / V. Errante
Fonte: Il Messaggero
COMMENTI
Area Utente
Login

Mezzacapo - Le Ultime News

 
    1    
 
 Ven. 27 ott 2023 
Progetto Stadio della Roma a Tor di Valle, pm chiede 22 condanne
Tra i nomi degli indagati Parnasi, Lanzalone e De Vito
 Mer. 27 nov 2019 
Mossa De Vito: Raggi teste della difesa
La sindaca Virginia Raggi testimone nel processo in cui è imputato per corruzione...
 Mar. 19 nov 2019 
Inchiesta stadio Roma, scarcerato Marcello De Vito: "Affronto il processo da uomo libero"
L'ex presidente dell'Assemblea Capitolina era stato arrestato con l'accusa di corruzione in uno dei filoni dell'inchiesta sull'impianto di Tor di Valle. Potrebbe tornare a presiedere l'Aula
 Mar. 10 set 2019 
De Vito ora rinuncia al Riesame: può tornare in aula a fine mese
Saranno dieci giorni lunghissimi per Marcello De Vito. Con il fiato sospeso in attesa...
 Ven. 10 mag 2019 
De Vito si difende: "Io incorruttibile Stadio,"Io incorruttibile Stadio, con l'M5S scelte condivise"
Due ore davanti ai magistrati. Per Marcello De Vito, l'ex presidente finito in carcere...
 Sab. 30 mar 2019 
La Raggi non cita lo Stadio ma dice: "Si va avanti"
Non ha parlato dello stadio della Roma, Virginia Raggi. In una giornata da corrida...
 Mer. 27 mar 2019 
Povero Pallotta, gli hanno fatto una Totòtruffa chiamata Stadio
Forse se gli avessero fatto vedere, in tempo utile, il mitico Totòtruffa 62 chissà,...
 Ven. 22 mar 2019 
Stadio della Roma, Mezzacapo: "Pallotta se ne deve andare... qui l'impianto non si fa"
Poi aggiunge: “Stadio della Roma? Io sono contro da sempre”
Tor di Valle, frenata della sindaca: "Non lo facciamo a tutti i costi"
Per dire che siamo al «contrordine compagni» magari è ancora un po' presto, ma di...
 Mer. 20 mar 2019 
L'avvocato Mezzacapo a De Vito: "Noi, Marce', dobbiamo sfruttarla sta cosa"
Così l’avvocato Camillo Mezzacapo al telefono con il presidente del Consiglio comunale capitolino
 
    1