RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 29 marzo 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Ex mental coach di Perotti: "La pressione può influire sugli infortuni. DiFra? Bravo, ma non un top"

Martedì 16 ottobre 2018
Diego Perotti è senza dubbio uno delle grandi delusioni di questo inizio di stagione della Roma. Messo sul mercato in agosto, l'argentino è rimasto nella capitale, bloccato però in continuazione da vari infortuni: prima una distorsione alla caviglia, poi un infortunio alla coscia ed infine, l'ultimo problema al polpaccio. Ai microfoni di Rete Sport, è intervenuto il professor Daniele Popolizio, mental coach del ‘Monito‘ fino a questa estate, che ha analizzato l'approccio psicologico della Roma alla stagione in corso.

Vorrei partire da cosa è successo all'inizio della stagione. Dal ritiro alla vittoria di Torino, con poi la cessione di Strootman. Da lì un momento complicato dal quale si è ripresa con fatica. Secondo lei la partenza dell'olandese può aver avuto ripercussioni sui giocatori?
"Sì, certo. è un aspetto di cui si è dibattuto molto. Fino alla scorsa estate, assistendo Perotti, ho frequentato Trigoria abitualmente. Da un punto di vista mentale le grandi squadre si vedono in due occasioni tipiche nello Sport, da come affrontano i big match e da come affrontano le partite di routine, nelle quali si è più forti e si deve vincere. Negli sport di squadra può accadere che la singola squadretta ti metta in difficoltà. Strootman è sempre stato un esempio dal punto di vista del training, professionista nell'allenamento, un atleta di alto livello che dava un esempio di applicazione e puntualità, diametralmente opposto per esempio a Nainggolan. In campo poi dava un contributo soprattutto di personalità. La sua cessione ha avuto più un valore psicologico quindi che effettivo, reale."

E da tutto questo come si ritrova una squadra così velocemente?
"La perdita di Strootman si collega però alla parola alibi: è sempre pericoloso legarsi psicologicamente ad un calciatore, rischi di perdere di vista la realtà, quanto effettivamente ti dà e quanto ipoteticamente ti dà. In questo senso la Juventus è maestra: nella loro storia si sono privati di giocatori fondamentali dimostrando che non lo erano in fondo. Poi Di Francesco è un allenatore bravo, ma non è un top coach, questo è sotto gli occhi di tutti. Ha degli squilli di tromba, è il classico allenatore secondo me che potrebbe fare quel salto definitivo come coach, ma poi si inseriscono tante dinamiche. Il difetto che ha dimostrato in questi anni di carriera è quello che all'improvviso gli sfuggono due o tre partite. è successo col Sassuolo e con la Roma. In una grande squadra non te lo puoi permettere. Poi c'è l'aspetto del gruppo: la squadra quando vede cedere alcuni valori simbolici automaticamente stacca la spina, ad inizio stagione hanno tirato i remi in barca, identificando queste cessioni come una mancanza di obiettivi da parte della società. Il ragionamento dei veterani è stato "stiamo ringiovanendo, ora è toccato a loro, poi toccherà a me". In quel momento Di Francesco è stato un po' bravo ed un po' aiutato da alcune partite più abbordabili, nelle quali ha saputo muovere le pedine con la famosa frase "da adesso non guardo più in faccia nessuno", un chiaro messaggio ai veterani. Questo è un problema storico di Roma. Sappiamo tutti benissimo che sono copioni che si ripetono tutti gli anni: se la vedi o non la vedi sai come va la Roma. Mi diceva un calciatore che ho seguito per anni, Burdisso, che Roma è la migliore piazza dove arrivare secondi, perché ti trattano come un re se arrivi secondo, in altre piazze del nord invece hai perso."

Lo scorso anno la Roma torna in semifinale di Champions League. Questo fattore è stato sfruttato al massimo dal punto di vista psicologico?
"Nella mia esperienza professionale vi dico che se vincere è difficile, continuare a vincere lo è ancora di più. Non condivido che vincere sia un'abitudine, ogni volta c'è un ingrediente differente nelle vittorie. La Roma nello scorso anno ha fatto qualcosa di incredibile che rientra però nelle corde di Di Francesco: sulla singola partita può trovarti la giocata, sulla continuità deve migliorare. Anche a livello di empatia, sono molto forti quegli allenatori che chi in un modo e chi in un altro conquistano i proprio giocatori, mentre lui resta un po' distante, non ha quella presa totale. Però no, non hanno incanalato nella maniera corretta quel fattore. Si può ripetere, ma questa squadra non esce dal copione di fondo, che è al di là degli obiettivi della società, al di là del contesto della piazza. Quando nel tuo bunker riesci a creare qualcosa di solido e di continuo non hai quelle cadute, devi trovare l'avversario che ti batte. La Roma ha una caratteristica diversa, si batte."

Rispetto ai provvedimenti che assumono allenatori e società, come la tribuna dimostrativa o l'impiego di giocatori a sorpresa, questo tipo di atteggiamenti sono costruttivi?
"Non condivido certe dichiarazioni, come quella di Di Francesco che ricordava come un po' di tribuna potesse far bene ogni tanto. Dai grandissimi allenatori non ricordo frasi del genere, queste sono le famose cose nelle quali la direzione tecnica della Roma dovrebbe crescere. Lo puoi fare, ma non serve dirlo. Quando un allenatore va troppo a riaffermarsi, sembra che ci sia il bisogno di respingere voci e percezioni che hai. È la vera leadership quella che arriva ai calciatori, si rende al meglio quando si incastrano leadership dei calciatori e del tecnico. Gli allenatori di calcio tendono ancora a vivere con gelosia il proprio ruolo, anche verso gli atleti. Se ne vedono uno che fa troppo da sé lo mettono in panchina. Se qualcuno ce la fa da solo, vedi Totti con Spalletti, il rischio è di sentirsi destituiti."

Schick si è demoralizzato o i suoi sono limiti tecnici?
"Semplice, non ha una squadra che sta puntando davvero su di lui. Quando questi giovani talenti incontrano campioni di livello assoluto, come Dzeko, faticano se non li aiuti. E poi il suo problema è riuscire a creare le condizioni migliori per farlo rendere, anche a livello di contesto tattico. Dal punto di vista mentale, così l'atleta si manda in confusione. Lui è arrivato a Roma con un'idea di sé che è stata completamente disconfermata. Già questo avviene quando cambi piazza, qui non sente la fiducia. Non vorrei che cambiando piazza possa ritrovare quella solidità mentale che gli manca."

Lei conosce molto bene Diego Perotti, che ora vive un momento di difficoltà anche a livello fisico. In alcuni ambienti ha già patito la sua fragilità. Certi infortuni possono essere riconducibili al non sentirsi più al centro del progetto Roma? Manca la fiducia di sé?
"Come da prassi, con Diego ci siamo salutati alla fine della scorsa stagione, non bisogna creare dipendenza e l'atleta voleva proseguire per un po' da solo. Il dubbio da fuori mi è venuto, sono situazioni tipiche che si vedono nello Sport. Quando cambia un po' il vento intorno ad un atleta aumentano statisticamente gli infortuni di tipo non traumatico. La possibilità c'è, Diego ha perso un Mondiale per infortunio, sicuramente immagino che un po' di delusione su questo possa essere somatizzata. Se una società è top, bisogna fare bene la scelta sul proseguire con un atleta che ancora può darti qualcosa o sul cambiare, perché se si sbaglia poi nella psiche del professionista è difficile riuscire a trovare il modo di dare il meglio per quella società. Non parlo coscientemente, ma a livello inconscio può succedere."

Si parlava di allenare la mentalità delle società. A noi ha colpito l'arrivo di Ronaldo alla Juventus. Arriva un dio del calcio e lo si presenta in modo sobrio. Segnale agli altri giocatori che al centro c'è la società a prescindere da chi arriva? Dipende dal contesto?
"È una domanda controversa. La strategia dipende dal momento storico che attraversi come società. In un momento di dominio sportivo in Italia ma non in Europa come quello che attraversa la Juventus, non era così inimmaginabile, è stata una mossa anche politica ed economica del club. Se l'acquisto lo avesse fatto la Roma, lo si sarebbe dovuto sbandierare ai quattro venti, anche per aumentare l'entusiasmo degli altri giocatori. A Torino si è sempre vinto con la programmazione, in una città come Roma si vince più con l'entusiasmo. E le grandi imprese i giallorossi le hanno sempre fatto con l'entusiasmo. Alla programmazione si arriva passando attraverso lo step dell'entusiasmo. L'esempio è la squadra di Capello, lui può stare antipatico ma nonostante la forza di quel gruppo un altro tecnico non avrebbe vinto. Nei momenti di difficoltà ha tenuto la rotta, cosa che non è riuscita poi a Spalletti. Tecnico che la posizione l'ha raggiunta, certo, ma in che modo? Scontentando una piazza, attaccando pubblicamente una bandiera quando sarebbe bastata moderazione, fallendo tutte le gare principali. Di Francesco ora forse è più inesperto, ma ha maggior potenziale rispetto a Spalletti."
COMMENTI
Area Utente
Login

Spalletti - Le Ultime News

 
    1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Gio. 28 mar 2024 
Roma, De Rossi parla chiaro: "Questa cosa non deve mancare mai"
De Rossi ha spiegato che ai suoi giocatori chiede soprattutto una cosa: le parole del tecnico romanista.
 Mer. 27 mar 2024 
Infortuni Roma, la situazione: chi può recuperare per Lecce
De Rossi dovrebbe recuperare parecchi elementi per la trasferta di Lecce: c'è fiducia anche per Dybala.
 Mar. 26 mar 2024 
De Rossi, l'elogio di Tonetto: l'ex romanista lo paragona a Spalletti
Max Tonetto, ex calciatore della Roma, ha espresso il suo parere sul lavoro fin qui svolto da De Rossi e sul rendimento dei giallorossi.
 Dom. 24 mar 2024 
Roma, le parole dell'ex Cufré: "De Rossi è un amico, verrò all'Olimpico"
L'ex terzino giallorosso dice la sua anche su Mancini e Dybala
 Sab. 23 mar 2024 
 Mer. 20 mar 2024 
Roma, Pellegrini ci crede: "La Nazionale può fare bene agli Europei"
Il Capitano della Roma è negli Stati Uniti con la Nazionale Italiana di Calcio. Gli Europei si avvicinano, l'ex Sassuolo è convinto di poter dare il massimo.
 Dom. 10 mar 2024 
Lukaku non si ferma: la viola per fare 300
Diciotto gol stagionali, Romelu Lukaku non aveva un rendimento così importante da...
 Mer. 06 mar 2024 
Almaviva è professionista: dalla fascia di Totti alla firma con la Roma
L'annuncio del giovane calciatore giallorosso sui social dopo la firma del nuovo contratto con il club
 Mer. 28 feb 2024 
L'avvio sprint di De Rossi: che numeri, solo Garcia fece meglio
Come subentrato nessuno ha fatto meglio di Daniele che in questa speciale classifica è sopra a mostri sacri come Capello, Mourinho e Spalletti
 Lun. 19 feb 2024 
Totti e il fallo di Vanigli: 18 anni fa il retroscena con Ilary e Spalletti
Il 19 febbraio del 2006 l'infortunio più importante della carriera di Francesco: la corsa in clinica, l'operazione e il ricordo di una giornata speciale
 Sab. 17 feb 2024 
De Rossi, un mese e la Roma è già cambiata: si cerca risultato col gioco, in difesa vecchi problemi
Daniele, come suggeriscono molti sui calciatori, ha portato tranquillità e questo gruppo ne aveva bisogno, visto che il grande amore per Mou nel tempo si era trasformato in un calesse
La Roma sa cambiare pelle: De Rossi mostra tutti i volti
A Rotterdam si è visto il 4-4-2 in fase difensiva per imbrigliare il Feyenoord: così ha sorpreso Slot
Retroscena Roma: Di Francesco e De Rossi, duo mancato in panchina
Nel 2019, quando l'ex capitano smise, l'attuale tecnico del Frosinone gli propose una strada come suo secondo
 Gio. 15 feb 2024 
Feyenoord-Roma, spunta una bandiera del Napoli al De Kuip
Un vessillo azzurro esposto sugli spalti a Rotterdam durante l'andata dei playoff di Europa League: tutti i dettagli
 Mer. 14 feb 2024 
De Rossi studia una nuova coppia: Dybala insieme a Baldanzi
L’allenatore sta pensando a come non sbilanciare la squadra con il duo fantasia al comando delle operazioni
 Dom. 11 feb 2024 
Retroscena De Rossi: "Figlio di Spalletti": ecco la frase a cui faceva riferimento
L'allenatore della Roma cita le parole dell'attuale ct dell'Itala dopo la sconfitta per 4-2 all'Olimpico contro l'Inter
 Sab. 10 feb 2024 
DE ROSSI: "Orgoglioso dei miei ragazzi, hanno dato tutto. Siamo sulla strada giusta"
ROMA-INTER 2-4, LE INTERVISTE POST-PARTITA, DANIELE DE ROSSI: "Questa partita è stata alla pari con momenti per loro e per noi. Sono orgoglioso della partita e dell'atteggiamento dei ragazzi"
Arriva il C.T. Spalletti. Stasera l'Olimpico sembra Coverciano
Dal blocco nerazzurro alle opzioni giallorosse. Le soluzioni da “controllare” in ottica Europeo
 Ven. 09 feb 2024 
Roma, ricordi Aleandro Rosi, pupillo di Spalletti? A 37 anni dove torna a giocare
Nel 2005 il ct azzurro stravedeva per lui. Dopo alcuni mesi da svincolato, ecco dove si è rimesso in gioco: "Ho il fuoco dentro"
 Gio. 08 feb 2024 
EL SHAARAWY: "De Rossi, un soldato che dà tutto per la maglia. I romanisti sono speciali"
"Il rapporto con De Rossi da allenatore? Non è cambiato niente. La vittoria della Conference un sogno"
Sorteggi Nations League: le avversarie dell'Italia
Presso la Maison de la Mutualité che ospita il Congresso dell’Uefa si è delineata la quarta edizione del torneo
 Mer. 07 feb 2024 
De Laurentiis: "Vi dico tutta la verità sull'addio di Spalletti al Napoli e su Garcia"
Il numero uno del club azzurro torna a parlare per fare chiarezza sul mercato e sulla stagione della squadra di Mazzarri
Nuovo cinema De Rossi: le sue idee fanno breccia nella Roma
I dettami del nuovo allenatore mostrano una Roma in ripresa. Contro il Cagliari la squadra ha dato spettacolo, ora la prova Inter
 Mer. 31 gen 2024 
Spalletti pronto a riabbracciare De Rossi: il c.t. sarà ospite a Trigoria
Il Ct azzurro riprenderà il giro dei ritiri di Serie A, nei vari centri sportivi ed tra l'otto e il nove febbraio febbraio sarà a Trigoria come prima tappa
 Dom. 28 gen 2024 
Retroscena Roma, la svolta di De Rossi in tre mosse
Allenamenti, tattica e mercato: così il tecnico vuole stimolare la squadra per risalire la classifica
 Gio. 25 gen 2024 
Calciomercato, quanto guadagna Bernardeschi: contatti con Roma e Lazio
Federico Bernardeschi può tornare in Italia. Vuole tornare in Italia. Nel mirino...
 Lun. 22 gen 2024 
De Rossi, la nuova Roma: possesso palla, inserimenti in area e un uomo offensivo in più
Nessuna terapia conservativa, la parola d'ordine è stata: novità. Che non significa essere migliori, ma solo pensare calcio in un'altra maniera. Impresa non semplice
 Sab. 20 gen 2024 
Pellegrini, ora tocca a te: cosa ha fatto De Rossi per ridargli fiducia
Il capitano della Roma, cerca il rilancio: con Mourinho aveva perso il posto da titolare. Leggi i dettagli
 Ven. 19 gen 2024 
DE ROSSI: "La Roma non si rifiuta. Me la giocherò fino alla morte per restare"
ROMA-VERONA, LA CONFERENZA STAMPA DI DANIELE DE ROSSI: "La squadra va a 2000. Obiettivo quarto posto. Avrei firmato in bianco, me la giocherò alla morte per rimanere qui"
 Gio. 18 gen 2024 
Rocca, Spalletti e... papà. Così De Rossi ha imparato il mestiere
L'attuale c.t. è stato il tecnico più importante per De Rossi, Capello gli ha insegnato l’equilibrio, Lippi a non arrendersi. Voeller gli ha ricordato l’amore per il calcio, con Ranieri e Zeman alti e bassi
 
    1   2   3   4   5   6       >   >>