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Scossa Dzeko, c'è solo la Roma

Giovedì 28 dicembre 2017
Qualcosa si muove attorno a Edin Dzeko. Come spesso accade nei momenti di difficoltà, in prossimità delle finestre di mercato i procuratori dei grandi calciatori vengono avvicinati da possibili acquirenti per sondarne l'umore e l'eventuale disponibilità al trasferimento. E' successo anche a Dzeko, che nelle ultime 14 partite ha segnato soltanto un gol con la Roma ma resta il capocannoniere in carica del campionato italiano: dal Messico ad esempio assicurano che il Monterrey, in testa al campionato locale, sia pronto a investire tanti milioni sul suo stipendio, accontentando anche le pretese economiche della Roma. In Cina poi già in passato un paio di club avevano bussato alla sua porta offrendo tre anni di contratto a cifre mostruose: circa 12 milioni a stagione. E Dzeko aveva ringraziato con un sorriso di diniego. Beh, sabato, nell'indifferenza generale, nel ritiro torinese della squadra sono entrati insieme l'ex ds Ricky Massara, che è tornato a lavorare con Sabatini a disposizione di Suning, e Silvano Martina, manager italiano di Dzeko. Solo una visita di cortesia a poche ore da Juventus-Roma e dal Natale? Forse.

UMORI - Ma non si può escludere che si sia parlato anche di eventuali occasioni di mercato. Non tanto tra Martina e Monchi, che si sono salutati abbastanza in fretta, quanto tra Martina (poi avvistato anche in tribuna allo Juventus Stadium) e Dzeko. Che non ha alcuna intenzione di lasciare la Roma per emigrare in terre meno competitive ma, evidentemente, è gratificato dagli ammiratori in questo periodo avaro di soddisfazioni sul campo.

REAZIONE - La Roma da parte sua non ha ricevuto alcuna offerta, per il momento. Né intende cedere il suo centravanti titolare, il suo numero 9, per lasciare spazio all'erede più giovane, Patrik Schick, che proprio a Torino ha sbagliato il gol del pareggio a tempo scaduto. Ma è evidente che un club abituato ad autofinanziarsi, ancora sotto il controllo dell'Uefa per i conti in rosso, non possa bloccare nessuno a priori. Arrivasse un collezionista di gol pronto a proporre una soluzione conveniente sia a Pallotta sia a Dzeko, sarebbe saggio almeno affrontare il dibattito. Ma non succederà a gennaio.

ATTUALITÀ - In questi giorni comunque Dzeko è concentrato solo sugli allenamenti e sul Sassuolo. Nel grigiore del suo autunno, con lo sbiadito ricordo della doppietta di ottobre al Chelsea a riportargli ottimismo, quello di sabato potrebbe essere l'avversario adatto per dimenticare i problemi: gli ha segnato 3 reti in 2 partite. A nessun'altra squadra italiana ha fatto più male in Serie A. Se dovesse riprendere la marcia interrotta a Stamford Bridge, Dzeko chiuderebbe da padrone il girone d'andata e potrebbe anche allontanare le voci di mercato. A 31 anni e mezzo, d'altra parte, non ha alcuna voglia di lasciare Roma, dove sono nati anche i due figli e dove la famiglia si è ambientata benissimo. Per rinunciare al contratto che lo lega alla sua società fino al 2020, dovrebbe ricevere un'offerta più stimolante (non più ricca) che gli consenta di mettersi in gioco ad alti livelli. E' impossibile invece che accetti una destinazione di secondo piano. Perché come ha detto nelle interviste recenti, «non sono mai stato così bene fisicamente». Per una gita in Messico o in Cina ci sarà tempo.
di R. Maida
Fonte: Corriere dello Sport
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