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Cristante: "E adesso una festa con la Roma"

Intervista all'azzurro fresco vincitore dell'Europeo con l'Italia di Mancini: «Abbiamo fatto felici gli italiani, però non deve finire qui: questa Nazionale non ha smesso di crescere. Ma anche al club manca un trofeo da troppo tempo. I Friedkin e Josè vogliono vincere»
Sabato 17 luglio 2021
ROMA - Pochi giorni di vacanza per recuperare energie dopo l'Europeo. Bryan Cristante ha scelto forte dei Marmi per il relax con la compagna Selene, le gemelle Aurora e Victoria (4 mesi) e la sorella Sharon. Ai primi di agosto raggiungerà i compagni in Portogallo. All'Europeo è stato un jolly prezioso, nella Roma è già un leader. Mourinho lo aspetta, sa già che potrà contare su di lui. In questa intervista esclusiva Cristante racconta le sensazioni della sua prima grande vittoria e la voglia di fare il bis con la Roma.

Il titolo europeo, la sua più grande soddisfazione dal calciatore.
"Non c'è dubbio. È stata importante per me, per tutti, ma non solo a livello calcistico. È stata importante per la Nazione, non si vinceva da 53 anni questo titolo, farà bene a tutto il movimento, abbiamo fatto trascorrere belle serate agli italiani, ce n'era bisogno, dopo tutto quello che abbiamo passato."

Lei è stato il dodicesimo giocatore della Nazionale. È entrato sempre dalla panchina, tranne che in semifinale. Ma le sue prestazioni sono state apprezzate da tutti.
"Credo di aver fatto la mia parte, ho dato il mio contributo ogni volta che sono entrato in campo. La forza di questa Nazionale è stata questa: tutti hanno contribuito, abbiamo remato tutti dalla stessa parte e abbiamo saputo mettere il gruppo davanti a tutti. In un tornerò così lungo questa compattezza è stata una delle cose fondamentali."

L'immagine di lei che tiene la testa di Spinazzola in lacrime per il grave infortunio al tendine ha fatto il giro del mondo. È una delle foto più belle dell'Europeo.
"Con Spina c'è un rapporto consolidato. Da ragazzini abbiamo giocato insieme all'Atalanta, adesso da due anni siamo insieme alla Roma. Ho capito subito che stava vivendo un momento difficile, ho cercato di stargli vicino, di dargli coraggio. Come ho detto a lui, tornerà più forte di prima, tornerà al massimo, più del cento per cento."

Lo scorso anno la Roma è finita settima in campionato, lontano dalla vetta della classifica. Ha qualche rimpianto?
"Non è stata una stagione positiva, ma non ho rimpianti. Ci sono state tante cose che non sono andate bene, abbiamo avuti diversi problemi. Quest'anno voltiamo pagina, è arrivato un grande allenatore, sicuramente dovremo migliorare."

Ecco, Mourinho. Ha già parlato con lui?
"Solo due chiacchiere veloci. I complimenti per l'Europeo e il benvenuto. Ci conosceremo meglio quando arriverò in Algarve."

Le sue caratteristiche sembrano ideali per fare il centrale in mezzo al campo nel 4-2-3-1 di Mourinho, anche lo scorso anno ha giocato quasi sempre da difensore.
"Ho sempre detto che mi sento centrocampista, ci sono stati momenti di emergenza in cui mi sono spostato dietro. Con Mourinho vedremo come giocheremo. Ancora non lo so."

L'arrivo del portoghese ha riportato entusiasmo, che forse si era smarrito.
"L'entusiasmo non ci è mai mancato, ma quando vedi che le cose non vanno per il verso giusto e gli obiettivi si allontanano si perde inevitabilmente convinzione. Questo è il motivo di certe sconfitte con squadre di bassa classifica. Con l'arrivo di Mourinho, certamente si respira un'euforia che prima non c'era."

Mourinho è tornato in Italia dopo più di dieci anni. Aveva vinto tutto all'Inter, poi ha fatto esperienze importanti al Real Madrid e in Premier. Ritroveremo un allenatore diverso?
"Quando era all'Inter non l'ho incrociato, non so che tipo di allenatore fosse. Certo è forte, dove è andato ha vinto, è uno dei più grandi degli ultimi anni. Lo conoscerò in Portogallo, di sicuro non ha bisogno di presentazioni."

Da tredici anni la Roma non vince un trofeo e da venti non è campione d'Italia. L'arrivo di Mourinho fa sperare i tifosi.
"Dobbiamo crederci, noi partiamo per cercare di vincere tutte le competizioni, vogliamo giocarci tutto. Vincere è la cosa più difficile, ma abbiamo l'obiettivo di riportare un trofeo che manca da troppo tempo."

Nella conferenza stampa di addio De Rossi disse: "Vorrei altri giocatori come Cristante". Una bella investitura che premia il suo senso di appartenenza.
"Mi ha fatto molto piacere che Daniele, che è stato uno dei migliori centrocampisti italiani, abbia speso quelle bellissime parole nei miei confronti."

Zaniolo può essere il primo rinforzo della Roma?
"Sappiamo che è un giocatore fortissimo, ci darà sicuramente il suo aiuto per cercare di vincere, lo aspettavamo."

Pellegrini e Mancini sono rimasti fuori in extremis dall'Italia campione. Cercheranno il riscatto nella Roma?
"Meritavamo di esserci all'Europeo, speriamo che al Mondiale ci saranno per vincere. Sono giocatori forti, da Nazionale."

Rui Patricio è il primo acquisto.
"Non seguivamo molto il mercato durante l'Europeo e non lo seguo ora in vacanza. Sicuramente è un portiere forte, ci aiuterà."

La Roma così com'è è competitiva?
"Lo era già nella passata stagione. Fino alla flessione eravamo vicini ai primi posti. Abbiamo dimostrato il nostro valore arrivano in semifinale di Europa League. Anche con gli innesti che arriveranno faremo buone cose."

Che idea si è fatto dei Friedkin?
"Sono arrivati con le idee molto chiare, sono sempre presenti, serissimi nel gestire la società. Ci hanno aiutato in tutto, hanno fatto un grande acquisto come Mourinho, il loro obiettivo è vincere."

La presenza del presidente è importante?
"Lui e suo figlio sono tutti i giorni al campo, la dimostrazione che vogliono portare avanti un progetto importante. A noi fa piacere e ci trasmette la voglia di crederci con tutte le forze. Vincere è una questione di dettagli, avere il presidente con noi aggiunge un qualcosa in più."

Quest'anno sarà un derby speciale. L'ultimo lo avete vinto.
"Sappiamo che è una partita particolare per i tifosi, ma anche per noi. Vincerla è il mondo per ringraziare il nostro pubblico."

Dzeko è rimasto alla Roma: a 35 anni può fare ancora la differenza?
"Credo che possa dare molto. Edin è un fuoriclasse, lo ha dimostrato negli anni con tutti i gol che ha fatto. Un giocatore come lui è sempre importante, può ancora decidere le partite."

Ha ancora negli occhi i festeggiamenti all'Europeo. Ora le mancano quelli con la Roma.
"Festeggiare anche con la Roma è il mio obiettivo. Cercheremo di portare un trofeo che manca da troppo tempo. Partiamo con questa intenzione."
di Guido D' Ubaldo
Fonte: Corriere dello Sport
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