RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 29 marzo 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

CONTE: "Juve e Napoli si sono rinforzate ancora ma niente è impossibile. Icardi e Nainggolan..."

Prima conferenza stampa nerazzurra per l'ex ct che ha ripetuto tante volte la parola lavoro e non ha nascosto le sue ambizioni. Su Icardi e Nainggolan chiaro: "La società ha preso le sue decisioni e io mi sono allineato".
Domenica 07 luglio 2019
MILANO - Domani l'inizio degli allenamenti a Lugano. Oggi, nella nuovissima sede nerazzurra di viale della Liberazione, Antonio Conte ha tenuto la prima conferenza stampa da tecnico dell'Inter. Ha parlato di "lavoro" e tanti altri concetti in una conferenza stampa durata poco meno di un'ora.

Conte, perché ha scelto l'Inter?
"E' stato semplice scegliere l'Inter perché ci siamo trovati ad avere la stessa visione. Questo è stato molto importante per me quando ho parlato con il presidente e il direttore. Avevamo la stessa voglia e la stessa ambizione di costruire un qualcosa di importante passando per un percorso fatto di fatica, sacrificio e lavoro. La presenza di Marotta è stato un incentivo in più per me perché conosce i miei pregi e i miei difetti, come io conosco i suoi. Questa è una società con grande tradizione, una delle più importanti al mondo. Per me è stato semplice accettare."

Questa squadra può vincere subito?
"ono una persona che non si pone limiti e non vuole che altri si pongano freni o limiti perché non voglio creare alibi nell'ambiente. Non voglio che accada. Si è creato un gap enorme nei confronti di due squadre, soprattutto della Juventus, ma anche il Napoli ha dimostrato di poter stare ad ottimi livelli. Dovremo lavorare meglio degli altri per colmare questo gap: noi dobbiamo partire con l'ambizione di dare il nostro meglio, senza limiti. Poi vedremo quello che succederà alla fine."

Sente la responsabilità di essere il top player dell'Inter come l'ha definita Marotta?
"Lo ringrazio per questa definizione, ma i top player li dobbiamo avere in campo. L'Inter ha una buona base di partenza sulla quale costruire qualcosa di importante. Sicuramente dovrò dare un apporto importante come penso di aver sempre fatto nelle mie precedenti gestioni e me la sento addosso questa responsabilità. Sono pronto a prendermela dividendola con i miei calciatori. Questo è il periodo delle chiacchiere, ma noi dobbiamo parlare poco e lavorare tanto. Il nostro motto dovrà essere testa bassa e pedalare. Dobbiamo avere stabilità e se vogliamo fare una stagione da protagonisti dovremo avere ferocia, grande voglia di lavorare, la giusta mentalità e il desiderio di mettersi in discussione, oltre allo spirito di sacrificio e all'uscire ogni domenica dal campo con la maglia sudata. Lo pretenderò da tutti i giocatori."

Quanto Conte può accorciare questo gap con la Juventus?
"Parto dal presupposto che con l'io non si va da nessuna parte. Non ho la presunzione di poter portare 10 punti in più alla squadra. Lavoriamo con il noi per essere un gruppo unito, coeso che possa ottenere 10-15-20-25 punti in più rispetto al passato. Io dovrò indicare la strada e dovrò essere attento perché tutti la seguano: la strada per arrivare al successo e alla vittoria non è semplice, ma è fatta di fatica, sudore, dedizione e tanto altro. I giocatori dovranno seguire questa squadra se abbiamo l'ambizione di pensare da vincenti. Se qualcuno non ha questo tipo di ambizione, se non vuole la vittoria, è giusto che si faccia da parte e noi da questo punto di vista dovremo essere chiari. Confido molto in questi calciatori e tutti insieme dobbiamo lavorare molto, essendo contenti di sudare. Questa per me è una bella avventura e sono molto emozionato perché riprendo dopo un anno di inattività in un club di grandi ambizioni, con tanti trofei e che è tra i più importanti al mondo. I trofei che ci sono in questa stanza accanto ti devono dare ambizione e la spinta per tornare in alto dove eri qualche anno fa."

Vincere al primo colpo è più difficile rispetto alla Juventus e al Chelsea?
"Devo avere la percezione di poter vincere, anche l'1% e su questo 1% io voglio lavorare. C'è una squadra che da 8 anni fa un campionato a parte, non penso di dire una cosa nuova. In più c'è il Napoli che si è assestato: dovremo essere bravi a costruire qualcosa, in neppure tanto tempo perché dico sempre che "chi ha tempo, non aspetti tempo". L'Inter per due anni di fila si è qualificata alla Champions all'ultima giornata: qui nessuno è un mago o ha la battecca magica. Lavoreremo tanto e meglio degli altri. Il gap con gli altri esiste, ma non deve essere un alibi, un qualcosa che ci fa essere arrendevoli. Nelle mie passate esperienze alla Juve partimmo dopo due settimi posti, mentre al Chelsea eravamo reduci da un decimo posto, ma anche con la Nazionale abbiamo fatto un bel percorso. Nulla è impossibile, ma perché ciò accada c'è da lavorare tanto: sul mercato, in campo e sulla mentalità. Ai tifosi prometto che daremo tutto noi stessi per costruire qualcosa di importante."

Vede delle analogie tra la sua prima Juve e questa Inter? Che obiettivo si pone in Champions?
"Non credo sia giusto fare paragoni con il passato perché sono situazioni molto diverse. Da domani inizieremo a lavorare e sarà importante avere il contatto e la quotidianità con i calciatori, trasferire loro quello che devo trasferire. Noi partiamo da una buona base perché ci siamo qualificati per due volte in Champions da quarta in classifica e su questa base dobbiamo lavorare per cercare di migliorarla, eliminando i problemi che ci sono stati in precedenza e aggiungendo quei profili che fanno al caso nostro dal punto di vista sportivo e umano. Fare delle previsioni è difficile, ma non poniamoci limiti. Per quel che riguarda la Champions dovremo fare il massimo: in ogni competizione. Partendo con l'obiettivo che niente è impossibile. Questo deve essere chiaro nella nostra mente. Dovremo lavorare per fare qualcosa di straordinario: servono buoni giocatori, ma soprattutto uomini straordinari."

Nel 2022, quando scadrà il suo attuale contratto, lei sarebbe soddisfatto se...
"L'obiettivo comunque è quello di costruire qualcosa di importante e di mettere le basi per tornare ad essere competitivi come l'Inter era qualche anno fa. I dirigenti e noi dobbiamo lavorare tanto e poi lasciare un'eredità importante a chi verrà dopo."

Farà una lezione di tattica ai giornalisti come ha fatto in Nazionale?
"Sono state due le lezioni a Coverciano e quando mi sono reso conto che qualcuno mi stava superando, mi sono fermato... Sono due situazioni diverse però l'Inter e la Nazionale. Il cuoco non svela mai le sue ricette e il cuoco non porta mai le persone nella sua cucina."

Che accoglienza si aspetta a Torino quando sfiderà la Juventus?
"Sicuramente sarà una partita importantissima perché andremo a sfidare i detentori del titolo da 8 anni e sarà una partita importantissima sia a San Siro sia allo Juventus Stadium. Poi però ce ne saranno altre 36 di partite e se vuoi essere ambizioso non ti puoi concentrare solo su due. Per quel che mi riguarda ci sarà emozione ad entrare allo Juventus Stadium e la mia storia e il mio passato li conoscete tutti. Ci sarà emozione fino al fischio d'inizio, poi sarò un avversario e la Juventus sarà un avversario per noi. Dovremo essere bravi a provare a prevalere sugli altri, compresa la Juventus."

Perisic quando può essere importante per voi? Può essere il vostro Eto'o dell'anno del triplete?
"Eto'o era un attaccante e non è giusto questo tipo di paragone. Eto'o ha sacrificato l'io in favore del noi e questo grande calciatore ha fatto una cosa fantastica per la squadra. Io cerco disponibilità da parte dei calciatori. Io cerco gente che pensa con il noi e non con l'io. Se qualcuno non è su questa lunghezza d'onda si faranno altre scelte. Con la società ci siamo trovati su tante situazioni. Avremo tempo di conoscerci, di fare un percorso insieme. Il mercato finisce a inizio settembre."

Che tipo di gioco vuole far giocare all'Inter?
"E' giusto sottolineare i meriti di Spalletti in questi due anni perché Luciano è arrivato all'Inter e l'ha riportata in Champions. Lo ringrazio perché ha lasciato una base importante e perché ci consente di giocare in Champions e non in Europa League. Dobbiamo avere più stabilità, essere più regolari e stabili. Dovremo cercare di alzare l'asticella, andare al prossimo step, avvicinarci a chi ci sta davanti e trovare il modo di colmare questa distanza. Vogliamo render felici i nostri tifosi, trasmettendo ai nostri tifosi cosa sarà l'Inter. Lavoreremo dal punto di vista tattico per essere riconosciuti e avere un'identità, un marchio distintivo. Vogliamo rendere felici i nostri tifosi, rendere orgogliosa la nostra gente al di là del risultato."

Quest'anno ha intenzione di utilizzare la difesa a tre? Come ha visto Lautaro? Può essere titolare?
"Tante volte sono partito con un'idea e poi apprezzando le caratteristiche dei giocatori, andare su un altro sistema di gioco. Vedendo la rosa il reparto difensivo è molto forte e non mi riferisco solo a Godin, Skriniar, De Vrij, ma anche a D'Ambrosio, Ranocchia e Bastoni che giocherebbero titolari in qualsiasi altra squadra di A. Partiremo dalla difesa a tre e poi vedremo. L'importante è mettere in campo un calcio ad alta intensità che appassioni i nostri tifosi. Lautaro ha fatto un anno d'ambientamento e ha fatto un'ottima Coppa America. Non vedo l'ora di scoprirlo, di averlo, di tastarlo e di migliorarlo perché un allenatore bravo è quello che migliora i suoi giocatori."

Questa è la sua sfida più difficile?
"E' una grande avventura, un'avventura difficile e intrigante. Ognuno di noi vive la propria vita per questo tipo di sfide, sfide in cui c'è un tasso di difficoltà importante all'inizio. Io mi nutro di questo. E' una sfida difficile e affascinante. C'è la possibilità di costruire qualcosa di importante insieme al presidente e ai dirigenti. E' una cosa che mi piace fare. Non la considero la sfida più difficile, ma una delle più difficili."

Il no a Icardi e Nainggolan è stata una scelta tecnica?
"Su Icardi e Nainggolan la società ha valutato bene, con tempo, quello che c'era da fare. Io mi sono totalmente allineato."

Le squadre inglese hanno dominato in Europa. C'è qualcosa che può essere importato dalla Premier?
"Il campionato italiano si sta muovendo dopo un periodo di impasse nella giusta direzione e si sta investendo nelle strutture e negli stadi di proprietà, si sta lavorando nel marketing come in Inghilterra. Sono stati bravi a portare il campionato inglese ad essere il più ambito, una cosa che ha portato molti soldi. Le squadre inglesi fanno paura perché hanno unito la competenza tecnica e quella economica, ma in Italia ci stiamo muovendo nella stessa direzione. In Premier c'è intensità, ma anche tattica grazie all'arrivo di manager stranieri."

Ha sempre parlato di testa, cuore e gambe sia alla Juve, sia in Nazionale sia al Chelsea. Ha un quarto elemento da aggiungere?
"La passione per questo sport perché un po' la stiamo perdendo. Si guardano più altri interessi e invece serve più passione."
di Andrea Ramazzotti
Fonte: Corriere dello Sport
COMMENTI
Area Utente
Login

Ranieri - Le Ultime News

 
    1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Dom. 10 mar 2024 
Fiorentina-Roma 2-2, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Svilar para rigori, basta un click a Dybala. Lukaku mai in partita
Llorente salva la Roma al 95'. Fiorentina beffata, la Champions resta lontana
Viola in vantaggio con Ranieri nel primo tempo, prima del pareggio nella ripresa di Aouar. Dopo il 2-1 di Mandragora, Biraghi fallisce un rigore
Roma, il dato sui gol incassati che allarma De Rossi: tutti i dettagli
Massima allerta al 'Franchi' per i giallorossi dopo l'1-1 dell'andata all'Olimpico
 Mer. 28 feb 2024 
L'avvio sprint di De Rossi: che numeri, solo Garcia fece meglio
Come subentrato nessuno ha fatto meglio di Daniele che in questa speciale classifica è sopra a mostri sacri come Capello, Mourinho e Spalletti
 Mar. 27 feb 2024 
Calciomercato Roma, il futuro di Dybala è in bilico: ecco come funziona la clausola rescissoria
La Joya potrebbe lasciare la squadra nella prossima finestra di calciomercato a causa della voce presente nel contratto
 Lun. 26 feb 2024 
SERIE A, Fiorentina-Lazio 2-1
Al Franchi si chiude la 26esima giornata di campionato con la vittoria della Fiorentina...
 Mar. 06 feb 2024 
Giudice Sportivo, Inzaghi squalificato per un turno: salta la Roma
Il tecnico dei nerazzurri, diffidato, è stato ammonito nella sfida contro la Juventus
Huijsen e la frase sul futuro: "Roma o Juve? Può succedere di tutto"
Il difensore olandese dopo il gol al Cagliari ha parlato anche di quello che sarà il proprio destino a fine stagione: le sue parole
 Lun. 05 feb 2024 
Roma-Cagliari 4-0, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Dybala incanta, Huijsen prima gioia. Che debutto per Angelino
De Rossi cala il tris: doppio Dybala, la Roma travolge il Cagliari e torna al 5° posto
Terzo successo in 3 gare per il nuovo tecnico dei giallorossi, a segno con Pellegrini al 2', Dybala al 23' e 51' su rigore e Huijsen al 59'
La laziale Giorgia a Sanremo, il compagno Emanuel Lo all'Olimpico per la Roma
Il ballerino e coreografo si presenta allo stadio per la sfida contro il Cagliari mentre la cantante si appresta a vivere il Festival
 Dom. 04 feb 2024 
TRIGORIA 04/02 - La rifinitura in vista del Cagliari: presenti Renato Sanches e Smalling
ALLENAMENTO ROMA - Ancora out Spinazzola, pronto Angeliño all'esordio dal primo minuto con la maglia giallorossa
DE ROSSI: "Angelino e Baldanzi hanno qualità. Renato Sanches ci sarà, Smalling con l'Inter"
ROMA-CAGLIARI, LA CONFERENZA STAMPA DI DANIELE DE ROSSI: "Scelte per la lista Uefa obbligate, Ranieri un signore del calcio, ma io voglio il tris"
Roma, perché Baldanzi ha stregato tutti a Trigoria
Tutti colpiti dalle qualità dell'ex Empoli. De Rossi studia le strategie per il Cagliari
 Sab. 03 feb 2024 
Ranieri e la battuta su Shomurodov: "È un pesce, sta sempre in piscina"
L'allenatore del Cagliari ha parlato dell'attaccante uzbeko a due giorni dalla sfida dell'Olimpico contro la Roma: le sue parole
TRIGORIA 03/02 - Renato Sanches in gruppo. Assente Smalling
ALLENAMENTO ROMA - Il centrocampista portoghese punta al ritorno tra i convocati in vista di lunedì sera. Out il centrale inglese. Seconda seduta in giallorosso per Baldanzi
 Lun. 29 gen 2024 
DE ROSSI: "All'intervallo ho detto alla squadra che serviva un possesso palla più veloce"
SALERNITANA-ROMA 1-2, LE INTERVISTE POST-PARTITA, DANIELE DE ROSSI: "Nel calcio i duelli vanno vinti, il resto è filosofia. C'è da lavorare nel capire i momenti della partita"
 Lun. 22 gen 2024 
Roma, è casting per il nuovo diesse: in pole l'ex Tottenham Paul Mitchell
De Rossi aveva chiesto ai Friedkin di confermare Tiago Pinto sino al termine della stagione, ma l'ipotesi non è stata presa in considerazione dalla proprietà. Ribalta e Vivell le alternative
 Sab. 20 gen 2024 
Roma-Verona, De Rossi al debutto in panchina: come l'accoglierà l'Olimpico
Il nuovo tecnico è costretto a rinunciare a nove giocatori e sceglie il 4-3-3 per la sua squadra
Pellegrini, ora tocca a te: cosa ha fatto De Rossi per ridargli fiducia
Il capitano della Roma, cerca il rilancio: con Mourinho aveva perso il posto da titolare. Leggi i dettagli
 Ven. 19 gen 2024 
Ranieri omaggia Mourinho: "Condottiero vero. De Rossi? Figlio di Roma"
Il tecnico del Cagliari, romano ed ex giallorosso, ha parlato a due giorni dalla trasferta di Frosinone: cos'ha detto
 Gio. 18 gen 2024 
Rocca, Spalletti e... papà. Così De Rossi ha imparato il mestiere
L'attuale c.t. è stato il tecnico più importante per De Rossi, Capello gli ha insegnato l’equilibrio, Lippi a non arrendersi. Voeller gli ha ricordato l’amore per il calcio, con Ranieri e Zeman alti e bassi
Roma, Joya per De Rossi: Dybala è pronto, sposa il progetto e aspetta la società
L’argentino ha superato il problema muscolare del derby e ha apprezzato il discorso motivazionale del neo tecnico: il suo futuro può essere ancora in giallorosso
 Mer. 17 gen 2024 
De Rossi e la Roma, come una cosa sola
Un percorso lungo più di vent’anni, iniziato in macchina con papà Alberto, fino ai 63 gol e alle 616 gare in 18 stagioni, con tre trofei e il Mondiale. E adesso l’ultima sfida
 Mar. 16 gen 2024 
Mandava in panchina Guardiola, ora in panchina va lui: De Rossi e la Roma, una grande storia d'amore
Daniele pronto a tornare da tecnico nella squadra della sua vita, quella in cui Capello lo lanciò 19enne preferendolo a Pep. Nel 2019 l'addio triste: "Io volevo ancora giocare, la società no". Era un arrivederci...
De Rossi alla Roma, ecco come giocherà: il modulo scelto, lo staff e a chi si ispira
Per l'ex capitano giallorosso è la prima esperienza in Serie A: finora ha allenato la Spal in B ed ha vinto gli Europei con la Nazionale nello staff con Mancini
 Sab. 13 gen 2024 
Mourinho, Harry Potter e Luis Enrique: retroscena e ricordi tra Roma, Inter e Real
L'allenatore giallorosso, dopo la batosta nel derby e prima del Milan, cita il mago. Non è la prima volta e in quella sala stampa non è stato l'unico: il racconto tra passato, presente e futuro
 Gio. 11 gen 2024 
Matic ne combina un'altra e il Rennes si infuria: "Comportamento incomprensibile"
Il centrocampista, dopo aver lasciato in fretta e furia la Capitale, sta dando problemi anche al club francese nelle ultime settimane
 Gio. 04 gen 2024 
Il Brasile contatta il procuratore di Mourinho: la risposta chiara di José
Dopo Ancelotti, i verdeoro arrivano dallo Special One che ha messo ancora una volta davanti i suoi pensieri giallorossi: "Prima c'è la Roma". La Seleçao rischia di non andare al Mondiale
 
    1   2   3   4   5   6       >   >>