RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Giovedì - 28 marzo 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Così la Uefa ha truccato il calcio

Domenica 04 novembre 2018
Dall'anonimato all'olimpo del calcio mondiale. Nel giro di dieci anni Paris Saint-Germain e Manchester City sono diventate due delle squadre più forti e popolari in circolazione. Hanno vinto più volte i rispettivi campionati nazionali, hanno iniziato a dare filo da torcere ai più blasonati club europei nella Champions League, il trofeo più ambito nel Vecchio Continente. Il problema è che questi straordinari risultati sportivi sono stati raggiunti grazie a un'abbondante dose di doping finanziario, aggirando nella più totale impunità le regole di bilancio fissate per i club dall'Uefa, la Federazione europea del pallone. Ecco, allora, le sponsorizzazioni gonfiate, iscritte a bilancio a un valore molto più alto di quello reale. Le società esterne usate per scaricare costi eccessivi. E una lunga serie di trucchi contabili che hanno permesso alle due società di investire somme colossali, fuori dalla portata delle altre grandi squadre continentali, per aggiudicarsi i migliori giocatori sulla piazza, da Ney mar a Mbappé, da De Bruyne ad Agüero. A raccontarlo sono i documenti di Football Leaks: contratti, email, presentazioni riservate ottenute dal settimanale tedesco Der Spiegel e analizzate da L'Espresso insieme alle testate internazionali che formano il consorzio di giornalismo investigativo European Investigative Collaboration (EIC). Migliaia di carte che dimostrano come Psg e City siano riuscite a dribblare le regole del fair play finanziario, ad evitare le sanzioni più dure previste dai regolamenti. Tutto questo con l'aiuto di due degli uomini più potenti del calcio mondiale, la coppia che ha governato la Uefa fino al 2016: il presidente Michel Platini e il suo segretario generale Gianni Infantino, oggi al vertice della Fifa.

Fair play col buco - Il fair play finanziario è stato introdotto di fatto dalla Uefa nel 2013, poco dopo l'ingresso nel calcio europeo degli emiri del Qatar e di Abu Dhabi, diventati rispettivamente padroni del Psg e del City. La regola generale, sostenuta con orgoglio da Platini e Infantino, prevede che ogni squadra europea abbia un bilancio quasi in pareggio, senza perdite eccessive (al momento è concesso un rosso di 30 milioni di euro in tre anni). L'obiettivo è evitare che le società più ricche possano annientare le più povere solo grazie al potere dei soldi, al deficit. Impedire cioè che i nuovi magnati del calcio - sceicchi arabi, oligarchi russi, finanzieri americani e industriali cinesi - pompino milioni di euro nelle casse della loro squadra nel tentativo di annientare la concorrenza dotata di mezzi finanziari molto inferiori. Proprio questo era l'obiettivo dei nuovi padroni del Paris Saint-Germain e del Manchester City. I manager dei due club hanno truccato i bilanci. La Uefa lo ha scoperto, ma alla fine ha preferito usare le maniere morbide invece che espellere le due squadre dalle coppe europee, come successo per molto meno a diversi club minori in questi anni, dalla Dinamo Mosca al Galatasaray, dal Malaga alla Stella Rossa di Belgrado. Non proprio quello che aveva promesso le Roi Michel. «Avrò il coraggio di punire i club famosi», aveva scandito Platini poco prima dell'introduzione delle nuove regole l'allora presidente della Uefa. «Imporremo le più dure sanzioni», gli aveva fatto eco il fido Infantino. Niente di più lontano dalla realtà, come vedremo.

Francesi impuniti - Partiamo dal Psg, la corazzata controllata dal regime del Qatar. Nel 2013 la Uefa inizia un'indagine sui conti della società. A condurla è il Club Financial Control Body, una specie di procura interna alla Uefa. Sotto osservazione finisce soprattutto il contratto di sponsorizzazione tra i parigini e Qta, la Qatar Tourism Authority. L'ente del qatariota ha firmato un accordo di sponsorizzazione quinquennale che porterà nelle casse della società parigina 1,075 miliardi di euro, circa 200 milioni all'anno. Somma enorme se si pensa che squadre blasonate come Real Madrid, Bayern Monaco o Barcellona incassano al massimo 30 milioni all'anno per avere un logo sulla loro maglietta. La Qatar Tourism Authority è disposta a mettere sul piatto quasi sette volte tanto. E senza nemmeno avere il proprio nome stampato sulle divise dei parigini. Ad ogni modo, per le regole del fair play finanziario ciò che conta è innanzitutto se la Qatar Tourism Authority è una "parte correlata", cioè un'azienda controllata in qualche modo sempre dai proprietari del Psg. Gli investigatori della Uefa arrivano alla conclusione che è proprio cosl. In altre parole, gli emiri hanno siglato un contratto con se stessi per aggirare le norme e dotare la società parigina di nuovi mezzi finanziari. A questo punto la norma vorrebbe che quel contratto venga registrato nel bilancio al suo valore di mercato. Nel loro rapporto, i detective dell'organo che governa il calcio europeo citano anche il parere di una società esterna, la Octagon. Secondo l'azienda americana specializzata in marketing calcistico, ai valori di mercato quel contratto vale in realtà circa 3 milioni di euro all'anno. «Le prove dimostrano che l'accordo tra Qta e Psg è finalizzato a eludere gli obiettivi» del fair play finanziario, è la conclusione contenuta nel report degli investigatori Uefa. I quali ricordano che, nel caso in cui non fosse possibile trovare un accordo con il club, il tribunale interno della Uefa dovrebbe imporre al Psg le misure previste in casi Sponsorizzazioni valutate un prezzo enormemente superiore a quello di mercato. Ma per le squadre degli emiri nessuna penalità come questo: «inclusa la possibilità di esclusione dalle prossime competizioni Uefa», si legge. È a questo punto che entrano in campo Infantino e Platini. La coppia al vertice della Uefa si dà un gran da fare per risolvere i problemi del Psg. Alla fine di febbraio del 2014 il club ottiene un incontro riservato nella sede dell'organizzazione, in Svizzera. Sulle rive del Lago di Ginevra, a Nyon, sbarca il presidente della società Nasser Al Khelaifi. Accompagnato dal suo braccio destro, Jean-Claude Blanc, l'emissario dell'emiro del Qatar trova ad aspettarlo Platini e Infantino. Nella riunione volano parole grosse, gli animi si scaldano. Alla fine Infantino e Platini propongono però al numero uno del Psg un accordo amichevole. Alle nostre richieste di commento, la Fifa ha risposto a nome di Infantino ricordando che «il Club Financial Control Body della Uefa è completamente responsabile delle proprie decisioni». Platini, che al momento non ricopre più alcun incarico nell'organizzazione, non è voluto entrare nel merito delle nostre domande, glissando anche sul suo possibile conflitto d'interessi con il Qatar visto che il figlio, Laurent Platini, lavora da anni per una società degli sceicchi. L'ex fuoriclasse della Juventus si è limitato a sottolineare «l'indipendenza» degli organi Uefa preposti a far rispettare le regole del fair play finanziario. Di sicuro la decisione del pool di investigatori del Club Financial Control Body arriva poco dopo quell'incontro riservato a Nyon. Nessun deferimento del Paris Saint-Germain al tribunale interno ma un accordo, un "settlement agreement'. Un patto i cui dettagli più importanti erano rimasti finora segreti.

Le carte di Football Leaks raccontano che alla fine del 2014 la Uefa ha concesso al club dell'emiro al Thani di iscrivere a bilancio il contratto con la Qatar Tourism Authority per un valore di 100 milioni di euro all'anno. La metà rispetto all'originale, ma comunque infinitamente di più rispetto al valore di mercato attribuito dagli esperti consultati dall'autorità di controllo, che avevano fissato l'asticella a soli 3 milioni di euro all'anno. Per la verità, la decisione della Uefa ha creato qualche dissidio all'interno dell'organizzazione. Poco prima dell'accordo lo scozzese Brian Quinn si è infatti dimesso dal ruolo di capo degli investigatori. Secondo alcune fonti che hanno seguito da vicino la vicenda, Quinn - che è rimasto comunque fino alla metà del 2015 uno dei membri dell'autorità investigativa- all'epoca disse ai colleghi di non aver voluto firmare quell'accordo perché lo riteneva «troppo indulgente» verso il Psg vista l'entità della violazione. Poco male. Al posto di Quinn è stato nominato l'italiano Umberto Lago. Un commercialistavicentino, professore di Economia all'università di Bologna, che pochi anni dopo aver lasciato la Uefa finirà dall'altra parte della barricata: consulente nel Milan sui temi del fair play finanziario. Ma questa è un'altra storia. Ciò che conta in questa vicenda è che con Lago al vertice degli investigatori, l'accordo con il Psg viene siglato.

II City la fa franca - Il docente italiano non ha usato il guanto di velluto solo con il Psg. C'era sempre lui a capo dei detective della Uefa quando si è trattato di decidere sul caso del Manchester City. Come la squadra francese, anche i Citizens erano accusati di aver imbellettato il bilancio societario. Un maquillage contabile che, secondo gli ispettori della Uefa, era stato ottenuto grazie ad alcuni sponsor di Abu Dhabi di fatto controllati sempre dalla famiglia reale: Aabar, uno dei fondi sovrani locali, ed , tra i più grandi gruppi telefonici del Medio Oriente. Pubblicamente la Uefa in quei mesi faceva la voce grossa. «La nostra organizzazione», dichiarò Infantino, «non ha paura di fare ciò che necessario per proteggere il gioco, per mantenere sana la competizione». Il coraggio di Gianni venne subito messo alla prova, visto ben presto gli investigatori della Uefa scoprirono le magagne finanziarie del club dell'emiro. Negli anni precedenti il City aveva infatti inserito nel bilancio diverse sponsorizzazioni a un prezzo tre volte maggiore rispetto a quello di mercato. Contratti firmati senza che ci fosse nemmeno una negoziazione preventiva, a dimostrazione del fatto che quelli non erano sponsor indipendenti ma semplici rami dell'impero finanziario della famiglia reale di Abu Dhabi. I report interni alla Uefa parlano chiaro. Il contratto con Aabar, registrato per 17 milioni di euro all'anno, ne valeva al massimo 4. Quello con Etilsalat secondo gli esperti aveva un valore di mercato di 4 o 5 milioni, mentre il club incassava 18,5 milioni di euro a stagione. Se il City avesse dichiarato il reale valore di quei ricavi, le perdite sarebbero schizzate a 233 milioni di euro. Insomma bye bye Champions League, che significa arrivederci ai tanti milioni garantiti grazie alla vendita dei diritti televisivi. Ma le strade che portano al fairplay finanziario sono infinite. E l'8 maggio del 2014, a Londra, la squadra degli sceicchi di Abu Dhabi imbocca quella giusta. Infantino incontra l'amministratore delegato del City, Ferran Soriano, in quello che il manager descrive in una email come «secret meeting». Soriano non ha voluto commentare il contenuto di quella conversazione, mentre il City si è rifiutato di rispondere a domande basate su materiale «che - ci ha scritto - si presume sia stato rubato nel chiaro tentativo di danneggiare la reputazione del Club». Una settimana dopo quell'incontro segreto a Londra, l'accordo confidenziale viene firmato. Il club inglese non ottiene tutto quello che vuole, cioè il completo proscioglimento dalle accuse, ma rispetto alle cifre contenute nel report degli investigatori non può proprio lamentarsi. La Uefa gli concede infatti di registrare, per tre anni, gli stessi contratti incriminati, a un valore di 26 milioni superiore a quello di mercato. E come al Psg impone una multa: 60 milioni di euro, di cui 20 milioni da pagare subito e gli altri 40 da versare in caso di mancato rispetto delle regole durante l'anno successivo. Com'è finita? A settembre del 20151a Uefa ha annunciato di aver cancellato la multa al Paris Saint-Germain e al Manchester City. «Entrambi i club», ha scritto l'organizzazione gestita dall'attuale presidente della Fifa, «hanno dimostrato di aver rispettato tutti gli obiettivi del pareggio di bilancio». Avanti tutta con la Champions, allora. Con buona pace di chi, per molto meno, si è dovuto accontentare di guardare lo spettacolo della Coppa dalle grandi orecchie solo in televisione.
di V. Malagutti - S. Vergine
Fonte: L'Espresso
COMMENTI
Area Utente
Login

Mercato - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Ven. 09 feb 2024 
Lo aveva "sostituito" a Roma, ora è la variabile impazzita: Inter, Mkhitaryan sfida De Rossi
Nel 2019 l'armeno arrivò in giallorosso come uomo d'esperienza dopo l'addio del capitano, adesso può metterlo in difficoltà nel suo primo big match di Serie A da allenatore
CALCIOMERCATO Fiorentina, Commisso: "Belotti è contento di essere qui. Lo seguo da anni"
Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista ai canali...
Inter-Roma, Lukaku contro Thuram: un destino comune
Nove gol del belga in A, ma l’interista ha già 7 assist. Lo scatto breve del francese contro la progressione del romanista
 Gio. 08 feb 2024 
CALCIOMERCATO Roma, il Besiktas frena per Renato Sanches: dubbi sulle condizioni fisiche del giocato
Nei giorni scorsi era circolato un interessamento del Besiktas per Renato Sanches,...
Roma, quanto segnano gli ex: Mayoral e Dzeko show in Spagna e in Turchia
Due attaccanti che a loro modo hanno lasciato diversi ricordi nella mente dei romanisti sono ora protagonisti assoluti nei loro nuovi club
Lukaku "avvelenato", sogna la rivincita con l'Inter. E il ritorno al gol
Il belga attende l'Inter all'Olimpico per spazzare via brutti ricordi. E segnare dopo due gare a secco. Finora non ha inciso in nessun big match (Napoli a parte), ecco perché De Rossi si aspetta un cambio di marcia...
Minuti in campo e anche i gol, in estate le valutazioni sul futuro: i piani della Juve per Huijsen
Nei 264 minuti già giocati il difensore olandese ha dimostrato continuità nelle prestazioni. I prossimi mesi serviranno a decidere se al rientro dal prestito secco sarà considerato o meno pronto per la Signora
Scarpa (Repubblica): "La trattativa Friedkin-Arabia esiste, non è presunta. Può succedere di tutto"
Le parole del giornalista: "Bisogna vedere fino a che punto si spingeranno gli arabi. Se il Campidoglio dovesse poi autorizzare la costruzione dello Stadio, il pacchetto Roma diventerebbe ancora più appetibile"
Salernitana, altro colpo di Sabatini: dopo Boateng arriva Manolas
Mezzo milione di ingaggio fino a giugno e 200mila di premio salvezza per il greco soffiato al Verona
Mourinho prossimo allenatore del Barcellona? Arriva la risposta del ds Deco
José al posto di Xavi? Oppure Thiago Motta? Ecco cosa ha detto il manager dei catalani
Casting ds: spunta Tony D'Amico, ora all'Atalanta
Continua l'attesa per l'annuncio del nuovo direttore sportivo dopo che dal 3 febbraio...
CALCIOMERCATO Roma, dalla Spagna: il Barcellona vuole pagare la clausola di Dybala
Paulo Dybala ha incantato tutti nel match contro il Cagliari e stra trascinando...
 Mer. 07 feb 2024 
De Laurentiis: "Vi dico tutta la verità sull'addio di Spalletti al Napoli e su Garcia"
Il numero uno del club azzurro torna a parlare per fare chiarezza sul mercato e sulla stagione della squadra di Mazzarri
Huijsen, gol e dubbi. La Roma lo intriga
Riavvolgiamo il nastro fino allo scorso dicembre, prima dell'apertura ufficiale...
Il tesoretto dei Friedkin si chiama Diego Llorente
Lo spagnolo questa estate po­trebbe portare soldi freschi da reinvestire sul mercato
Ds Roma, Modesto in pole: cosa manca per l'annuncio
Modesto in davanti a tutti per il ruolo di ds, l’ultima parola è dei Friedkin. La spinta della Ceo Souloukou può essere decisiva per la scelta
 Mar. 06 feb 2024 
De Rossi a Campo dei Fiori dopo il Cagliari: cosa ha fatto e con chi era
Il tecnico della Roma approfitta di qualche ora di riposo: si è rilassato insieme alla moglie Sarah al centro della Capitale
Calciomercato Roma, sirene turche per Sanches ma può restare
Lo vuole il Besiktas ma il portoghese non vuole andare in Turchia. Da ieri è tornato a disposizione di De Rossi
Huijsen e la frase sul futuro: "Roma o Juve? Può succedere di tutto"
Il difensore olandese dopo il gol al Cagliari ha parlato anche di quello che sarà il proprio destino a fine stagione: le sue parole
La fortuna di essere De Rossi
In effetti qualcosa sembra cambiato in questa Roma, una volta superato il cuore...
Modesto è il ds più vicino alla Roma: la scelta dei Friedkin
Dopo l’addio di Tiago Pinto, il sostituto sembra deciso: è molto legato alla Ceo Souloukou e avrebbe parlato molto con la proprietà americana
 Lun. 05 feb 2024 
Roma, slitta l'annuncio del nuovo ds: cosa sta succedendo
I Friedkin non sciolgono le riserve sull’erede di Tiago Pinto, il francese Maurice resta in attesa: tutti i dettagli
 Dom. 04 feb 2024 
CALCIOMERCATO Roma, Besiktas su Renato Sanches: previsti nuovi contatti nelle prossime ore
Tornato a lavorare in gruppo e a disposizione di Daniele De Rossi già per la sfida...
PINTO: "Lascio la Roma migliorata rispetto al mio arrivo. Mi sono impegnato al massimo"
Pinto saluta il club: "Lascio una Roma migliore, non posso ringraziarvi abbastanza per questa straordinaria esperienza. Daje Roma"
Roma, è già futuro. Caccia al nuovo ds, si cerca all'estero: Maurice o Neppe
Da ieri Pinto non è più il gm, per sostituirlo palla ai Friedkin. In corsa anche Mitchell, Vivell e Schmadtke. A meno che Massara...
 Sab. 03 feb 2024 
Ranieri e la battuta su Shomurodov: "È un pesce, sta sempre in piscina"
L'allenatore del Cagliari ha parlato dell'attaccante uzbeko a due giorni dalla sfida dell'Olimpico contro la Roma: le sue parole
Febbraio mese verità per De Rossi. Caccia al ds dopo l'addio di Pinto
I Friedkin vorrebbero un profilo straniero. Resta in pole position Marco Neppe
Roma, chi è Angeliño: l'idolo Roberto Carlos e la stima di Pellegrini
Dalla scuola calcio “Luis Calvo Sanz“, all’università di Guardiola, dai 9 gol e 16 assist con Nagelsmann, a Lukaku e Dybala: ecco la storia del nuovo terzino della Roma
 Ven. 02 feb 2024 
CALCIOMERCATO Galatasaray, UFFICIALE Serge Aurier. Addio Celik
Serge Aurier è il nuovo terzino destro del Galatasaray, lo rende noto il club turco...
 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >>