RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 19 aprile 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Ex mental coach di Perotti: "La pressione può influire sugli infortuni. DiFra? Bravo, ma non un top"

Martedì 16 ottobre 2018
Diego Perotti è senza dubbio uno delle grandi delusioni di questo inizio di stagione della Roma. Messo sul mercato in agosto, l'argentino è rimasto nella capitale, bloccato però in continuazione da vari infortuni: prima una distorsione alla caviglia, poi un infortunio alla coscia ed infine, l'ultimo problema al polpaccio. Ai microfoni di Rete Sport, è intervenuto il professor Daniele Popolizio, mental coach del ‘Monito‘ fino a questa estate, che ha analizzato l'approccio psicologico della Roma alla stagione in corso.

Vorrei partire da cosa è successo all'inizio della stagione. Dal ritiro alla vittoria di Torino, con poi la cessione di Strootman. Da lì un momento complicato dal quale si è ripresa con fatica. Secondo lei la partenza dell'olandese può aver avuto ripercussioni sui giocatori?
"Sì, certo. è un aspetto di cui si è dibattuto molto. Fino alla scorsa estate, assistendo Perotti, ho frequentato Trigoria abitualmente. Da un punto di vista mentale le grandi squadre si vedono in due occasioni tipiche nello Sport, da come affrontano i big match e da come affrontano le partite di routine, nelle quali si è più forti e si deve vincere. Negli sport di squadra può accadere che la singola squadretta ti metta in difficoltà. Strootman è sempre stato un esempio dal punto di vista del training, professionista nell'allenamento, un atleta di alto livello che dava un esempio di applicazione e puntualità, diametralmente opposto per esempio a Nainggolan. In campo poi dava un contributo soprattutto di personalità. La sua cessione ha avuto più un valore psicologico quindi che effettivo, reale."

E da tutto questo come si ritrova una squadra così velocemente?
"La perdita di Strootman si collega però alla parola alibi: è sempre pericoloso legarsi psicologicamente ad un calciatore, rischi di perdere di vista la realtà, quanto effettivamente ti dà e quanto ipoteticamente ti dà. In questo senso la Juventus è maestra: nella loro storia si sono privati di giocatori fondamentali dimostrando che non lo erano in fondo. Poi Di Francesco è un allenatore bravo, ma non è un top coach, questo è sotto gli occhi di tutti. Ha degli squilli di tromba, è il classico allenatore secondo me che potrebbe fare quel salto definitivo come coach, ma poi si inseriscono tante dinamiche. Il difetto che ha dimostrato in questi anni di carriera è quello che all'improvviso gli sfuggono due o tre partite. è successo col Sassuolo e con la Roma. In una grande squadra non te lo puoi permettere. Poi c'è l'aspetto del gruppo: la squadra quando vede cedere alcuni valori simbolici automaticamente stacca la spina, ad inizio stagione hanno tirato i remi in barca, identificando queste cessioni come una mancanza di obiettivi da parte della società. Il ragionamento dei veterani è stato "stiamo ringiovanendo, ora è toccato a loro, poi toccherà a me". In quel momento Di Francesco è stato un po' bravo ed un po' aiutato da alcune partite più abbordabili, nelle quali ha saputo muovere le pedine con la famosa frase "da adesso non guardo più in faccia nessuno", un chiaro messaggio ai veterani. Questo è un problema storico di Roma. Sappiamo tutti benissimo che sono copioni che si ripetono tutti gli anni: se la vedi o non la vedi sai come va la Roma. Mi diceva un calciatore che ho seguito per anni, Burdisso, che Roma è la migliore piazza dove arrivare secondi, perché ti trattano come un re se arrivi secondo, in altre piazze del nord invece hai perso."

Lo scorso anno la Roma torna in semifinale di Champions League. Questo fattore è stato sfruttato al massimo dal punto di vista psicologico?
"Nella mia esperienza professionale vi dico che se vincere è difficile, continuare a vincere lo è ancora di più. Non condivido che vincere sia un'abitudine, ogni volta c'è un ingrediente differente nelle vittorie. La Roma nello scorso anno ha fatto qualcosa di incredibile che rientra però nelle corde di Di Francesco: sulla singola partita può trovarti la giocata, sulla continuità deve migliorare. Anche a livello di empatia, sono molto forti quegli allenatori che chi in un modo e chi in un altro conquistano i proprio giocatori, mentre lui resta un po' distante, non ha quella presa totale. Però no, non hanno incanalato nella maniera corretta quel fattore. Si può ripetere, ma questa squadra non esce dal copione di fondo, che è al di là degli obiettivi della società, al di là del contesto della piazza. Quando nel tuo bunker riesci a creare qualcosa di solido e di continuo non hai quelle cadute, devi trovare l'avversario che ti batte. La Roma ha una caratteristica diversa, si batte."

Rispetto ai provvedimenti che assumono allenatori e società, come la tribuna dimostrativa o l'impiego di giocatori a sorpresa, questo tipo di atteggiamenti sono costruttivi?
"Non condivido certe dichiarazioni, come quella di Di Francesco che ricordava come un po' di tribuna potesse far bene ogni tanto. Dai grandissimi allenatori non ricordo frasi del genere, queste sono le famose cose nelle quali la direzione tecnica della Roma dovrebbe crescere. Lo puoi fare, ma non serve dirlo. Quando un allenatore va troppo a riaffermarsi, sembra che ci sia il bisogno di respingere voci e percezioni che hai. È la vera leadership quella che arriva ai calciatori, si rende al meglio quando si incastrano leadership dei calciatori e del tecnico. Gli allenatori di calcio tendono ancora a vivere con gelosia il proprio ruolo, anche verso gli atleti. Se ne vedono uno che fa troppo da sé lo mettono in panchina. Se qualcuno ce la fa da solo, vedi Totti con Spalletti, il rischio è di sentirsi destituiti."

Schick si è demoralizzato o i suoi sono limiti tecnici?
"Semplice, non ha una squadra che sta puntando davvero su di lui. Quando questi giovani talenti incontrano campioni di livello assoluto, come Dzeko, faticano se non li aiuti. E poi il suo problema è riuscire a creare le condizioni migliori per farlo rendere, anche a livello di contesto tattico. Dal punto di vista mentale, così l'atleta si manda in confusione. Lui è arrivato a Roma con un'idea di sé che è stata completamente disconfermata. Già questo avviene quando cambi piazza, qui non sente la fiducia. Non vorrei che cambiando piazza possa ritrovare quella solidità mentale che gli manca."

Lei conosce molto bene Diego Perotti, che ora vive un momento di difficoltà anche a livello fisico. In alcuni ambienti ha già patito la sua fragilità. Certi infortuni possono essere riconducibili al non sentirsi più al centro del progetto Roma? Manca la fiducia di sé?
"Come da prassi, con Diego ci siamo salutati alla fine della scorsa stagione, non bisogna creare dipendenza e l'atleta voleva proseguire per un po' da solo. Il dubbio da fuori mi è venuto, sono situazioni tipiche che si vedono nello Sport. Quando cambia un po' il vento intorno ad un atleta aumentano statisticamente gli infortuni di tipo non traumatico. La possibilità c'è, Diego ha perso un Mondiale per infortunio, sicuramente immagino che un po' di delusione su questo possa essere somatizzata. Se una società è top, bisogna fare bene la scelta sul proseguire con un atleta che ancora può darti qualcosa o sul cambiare, perché se si sbaglia poi nella psiche del professionista è difficile riuscire a trovare il modo di dare il meglio per quella società. Non parlo coscientemente, ma a livello inconscio può succedere."

Si parlava di allenare la mentalità delle società. A noi ha colpito l'arrivo di Ronaldo alla Juventus. Arriva un dio del calcio e lo si presenta in modo sobrio. Segnale agli altri giocatori che al centro c'è la società a prescindere da chi arriva? Dipende dal contesto?
"È una domanda controversa. La strategia dipende dal momento storico che attraversi come società. In un momento di dominio sportivo in Italia ma non in Europa come quello che attraversa la Juventus, non era così inimmaginabile, è stata una mossa anche politica ed economica del club. Se l'acquisto lo avesse fatto la Roma, lo si sarebbe dovuto sbandierare ai quattro venti, anche per aumentare l'entusiasmo degli altri giocatori. A Torino si è sempre vinto con la programmazione, in una città come Roma si vince più con l'entusiasmo. E le grandi imprese i giallorossi le hanno sempre fatto con l'entusiasmo. Alla programmazione si arriva passando attraverso lo step dell'entusiasmo. L'esempio è la squadra di Capello, lui può stare antipatico ma nonostante la forza di quel gruppo un altro tecnico non avrebbe vinto. Nei momenti di difficoltà ha tenuto la rotta, cosa che non è riuscita poi a Spalletti. Tecnico che la posizione l'ha raggiunta, certo, ma in che modo? Scontentando una piazza, attaccando pubblicamente una bandiera quando sarebbe bastata moderazione, fallendo tutte le gare principali. Di Francesco ora forse è più inesperto, ma ha maggior potenziale rispetto a Spalletti."
COMMENTI
Area Utente
Login

Trigoria - Le Ultime News

 
    1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
Notizie di Oggi
 Mer. 17 apr 2024 
Milan-Roma, il tifoso che ha commosso l'Italia: cosa sappiamo di lui
Edoardo, un tifoso malato terminale che alla vigilia di Milan-Roma ha espresso un ultimo desiderio: vedere vincere i giallorossi. L'Europa League come atto finale. Cosa sappiamo del ragazzo.
Roma, tutti a disposizione per il Milan: out solo Ndicka
De Rossi a Trigoria ha trovato i propri titolari con la sola assenza dell'ivoriano. Anche Sardar Azmoun si è allenato con il gruppo in vista del suo rientro dopo l'infortunio occorso in nazionale
Roma-Milan, emergenza centrali per De Rossi: le possibili scelte
N'Dicka non potrà scendere in campo dopo il malore di Udine, mentre Huijsen è fuori dalla lista Uefa
Roma-Milan, il programma della vigilia: gli orari di conferenza e rifinitura
La conferenza stampa di De Rossi e Pellegrini è in programma alle 13, rifinitura nel pomeriggio
 Mar. 16 apr 2024 
Giallorossa dall'animo Green: l'iniziativa della Roma in occasione dell'Earth Day
La Roma si prepara all'Earth Day con un'iniziativa speciale: il progetto Green dei giallorossi.
Roma, Simplicio torna a Trigoria: la foto con De Rossi emoziona i tifosi
Roma, a Trigoria torna un grande ex. Fabio Simplicio, rimasto nel cuore dei tifosi, ritrova DDR al Fulvio Bernardini. La foto emoziona i tifosi.
N'Dicka, esclusi problemi cardiologici e neurologici: fra un mese in campo
La carriera del difensore giallorosso non è a rischio: tutti i dettagli su questa bella notizia
Lukaku ha spezzato il digiuno: è a un passo dai 300 gol in carriera con i club
Il belga vuole ripetersi già nella sfida europea contro il Milan
Roma-Milan, De Rossi ha in mente questa mossa: le ultime
Passata la paura per N’Dicka, la squadra si concentra sulla sfida di ritorno contro i rossoneri che vale la semifinale di Europa League
N'Dicka potrà tornare a giocare: spunta già la data sul possibile rientro in campo
Il difensore ivoriano dovrà aspettare un po' di tempo, ma la sua carriera non è a rischio
 Dom. 14 apr 2024 
Roma, José Fontes nuovo ds? Le ultime
I Friedkin potrebbero optare per una decisione interna. Il portoghese fa parte del reparto scouting della società giallorossa dal 2021
 Gio. 11 apr 2024 
E' il giorno di Milan-Roma: le scelte di De Rossi a poche ore dal match
ElSha e Dybala davanti alle spalle di Lukaku. Spinazzola agirà a sinistra, nessun dubbio al centro con Cristante, Paredes e capitan Pellegrini
 Mer. 10 apr 2024 
Mancini ringrazia i tifosi: "Pagherò io la multa, somma raccolta in beneficenza"
L'intervento di Gianluca Mancini su Instagram, in risposta alla raccolta fondi creata dai tifosi della Roma dopo i fatti relativi al derby.
Milan-Roma, il programma della vigilia dei giallorossi
Gli orari della rifinitura e della conferenza stampa
 Mar. 09 apr 2024 
Milan-Roma, De Rossi e l'appuntamento con il destino: i retroscena legati al match
Milan-Roma significa tanto per Daniele De Rossi. Retroscena e significati di una partita fondamentale.
 Lun. 08 apr 2024 
De Rossi, cappellino "speciale" dopo il Derby: allenamenti tra novità e sorrisi
Daniele De Rossi dirige la squadra con il tipico cappellino ASR, indossato anche all'Olimpico dagli ultras giallorossi. Sorrisi e tranquillità dopo una vittoria pesantissima.
Pellegrini con il figlio a Trigoria: "Campione di papà". FOTO
Capitan Pellegrini porta il figlio a Trigoria: le foto diventano virali!
Roma, dirigenti a cena con Manuel Pellegrini? Ecco la verità
La notizia di una cena tra Manuel Pellegrini e la dirigenza giallorossa si era diffusa poche ore dopo il derby
Roma, giornata di riposo: gli allenamenti a Trigoria riprenderanno domani
La Roma è tornata ieri ad allenarsi in vista dell'andata dei quarti di Europa League,...
Mancini, la commovente dedica di sua moglie dopo il derby
Elisa Baggiani ha condiviso sui social delle parole bellissime
La dedica di De Rossi al padre: "Ho imparato molto da lui"
Le parole del tecnico giallorosso hanno emozionato tutti i tifosi
 Ven. 05 apr 2024 
La Roma aspetta Dybala e Lukaku: mai in gol nel derby con la Lazio
Big Rom e la joya, spesso decisivi, non hanno ancora segnato nella stracittadina romana
Roma-Lazio, Celik favorito su Karsdorp a destra. Dybala titolare
Sono pochi i dubbi di formazione di De Rossi a poco più di 24 ore dal derby
Lukaku e Dybala ancora a secco nel derby: De Rossi punta su di loro
Il belga e l'argentino non hanno ancora lasciato il segno contro la Lazio
 Gio. 04 apr 2024 
Le ultime da Trigoria: Kristensen torna a essere disponibile, ancora fuori Azmoun
Ecco cosa trapela dall'ultimo allenamento dei giallorossi
Roma-Lazio, Llorente al posto dello squalificato N'Dicka: le ultime sulla formazione
De Rossi è alle prese con alcuni dubbi sugli 11 da schierare nel derby
Roma, il mese di aprile sarà decisivo su ogni fronte: si decide tutto nelle prossime partite
Prima il derby e poi la doppia sfida europea contro il Milan. De Rossi e la Roma si giocano tutto
 Mer. 03 apr 2024 
Delvecchio: "Il derby con la Lazio mi gasava. Seguo sempre la Roma"
Le parole dell'indimenticato ex attaccante giallorosso alla viglia dell'importante sfida
Derby, De Rossi ritrova Pellegrini: con lui è un'altra Roma
Contro la Lazio De Rossi ritrova Lorenzo: i giallorossi faticano senza la sua qualità. È rinato dopo la crisi con Mourinho e adesso è di nuovo un insostituibile
 
    1   2   3   4   5   6       >   >>