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Il Ninja è d'acciaio e la Roma spera. Con Nainggolan è meno dura

Martedì 03 aprile 2018
Dei poteri sovrumani dei ninja sono piene le biblioteche giapponesi. Si dice pure fossero in grado di controllare gli elementi naturali e cambiare forma al proprio corpo. Se il Ninja per eccellenza che vaga per Trigoria abbia deciso di utilizzare uno dei suoi superpoteri, non è dato sapere con certezza. Ma dovendo scommettere anche solo un euro, propenderemmo per il sì. Radja Nainggolan è calciatore che ha abituato tutti - alla Roma, ma era così anche nelle sue precedenti squadre - a recuperi lampo, a stiramenti che spariscono e dolori che si sciolgono come la neve di questi giorni sulle montagne. Figuriamoci, poi, se gli esami clinici di rito escludono qualsiasi tipo di lesione muscolare, come accaduto ieri mattina. La ginocchiata di sabato non ha fatto danni irreparabili, la conseguenza è semplice semplice: il Ninja, quello con la N maiuscola, è tra i 21 convocati di Eusebio Di Francesco per il Camp Nou. E le probabilità che domani possa essere tra i protagonisti che iniziano la partita sono a questo punto buone, diciamo anche alte.

ARMA - Per carità, il dubbio resisterà fino al pomeriggio di domani, se è vero che ieri Nainggolan ha svolto comunque una seduta atletica personalizzata e con ogni probabilità lo stesso farà oggi, al posto della consueta rifinitura. Ma che ci fosse spazio per un recupero si era in qualche modo intuito anche nella serata di sabato. Pasqua e Pasquetta sotto le cure dello staff medico hanno fatto il resto, Di Francesco può dunque tirare un sospiro di sollievo perché è passato da un forfait probabilissimo alla (quasi) disponibilità di un'arma tattica, oltre che tecnica, fondamentale in una serata di Champions. Nainggolan è il calciatore indispensabile per garantire dinamismo a un centrocampo monocorde, è uomo a cui Di Francesco può affidare la doppia fase, distruzione e costruzione del gioco. Bologna in questo senso è stata sinistramente illuminante, perché le prestazioni di De Rossi, Strootman e lo stesso Gerson si sono rivelate molto al di sotto di standard accettabili per la Serie A. Figurarsi se l'avversario si chiama Barcellona e se i dirimpettai sono Iniesta, Rakitic, Paulinho e Busquets, recuperato per l'occasione.

LORENZO C'E' - Se poi, a questo punto sorprendentemente, il Ninja dovesse all'ultimo arrendersi, Di Francesco s'è almeno garantito la carta di riserva. Lorenzo Pellegrini è recuperato senza se e senza ma, l'allenamento di ieri ha dato le risposte attese e sperate, il guaio muscolare al polpaccio destro riportato in Nazionale è smaltito. Difficile pensare che, in ogni caso, Di Francesco arrivi a schierare titolari sia Pellegrini sia Nainggolan, ovvero due giocatori reduci da problemi fisici. Ma, allo stesso tempo, nella peggiore delle ipotesi (per lui) il romano sarà il 12° uomo a cui affidarsi, altro step di una crescita che la Roma non vuole far proseguire altrove. La difficoltà è tutta qui. È nella irrefrenabile voglia di Pellegrini di essere subito protagonista in partite così, e dall'altra un allenatore (Di Francesco) che ha scelto di affidarsi alla vecchia guardia a centrocampo.

PALLOTTA ATTESO - Vecchia guardia che in attacco Cengiz Under è riuscito a bypassare. Tutto bello, pure le parole del giovane turco che al mensile Spor Arena Plus ha raccontato di aver «rifiutato un'offerta del Manchester City per sposare il progetto della Roma, poi con la vendita di Salah la squadra è diventata perfetta per le mie caratteristiche». Caratteristiche che sarebbero servite domani sera al Camp Nou. Ma qualcosa è andato storto nella gestione fisica dell'attaccante. Con la Turchia aveva riportato un problema al ginocchio, poi ha comunque giocato (segnando) la seconda partita. Sta di fatto che a Trigoria è tornato un giocatore in difficoltà, con un problema muscolare al flessore che gli è costata la mancata convocazione. Non c'è lesione muscolare, ma Under resta in dubbio anche per la gara di sabato con la Fiorentina. È un piatto che esce dal menu di Di Francesco. È il giocatore che James Pallotta non riuscirà ad ammirare dal vivo: il presidente dovrebbe sbarcare a Barcellona direttamente domani, per gustarsi la sfida che nei suoi sogni dovrebbe giocarsi un giorno al Colosseo. Chissà, forse è pure per questo che ieri il profilo twitter del Barça ha lanciato il messaggio: «Benvenuti romani, 100 mila gladiatori vi aspettano».
di A. Pugliese – D. Stoppini
Fonte: Gazzetta dello Sport
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