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Il Ninja spaventa la Roma

Domenica 01 aprile 2018
No, lui no. E' finito probabilmente all'ora di pranzo, mentre spuntava il sole su Bologna dopo tanta pioggia, il sogno catalano di Radja Nainggolan. Una botta dietro alla coscia in un banale contrasto, qualche minuto a denti stretti per contrastare il timore che ci fosse altro, poi il gesto verso la panchina: non ce la faccio. Sulla faccia già tesa di Eusebio Di Francesco è calata una coltre di tristezza che il successivo colloquio con il giocatore, al momento della sostituzione con Gerson, ha addirittura accentuato: «Ho sentito il colpo, speravo fosse solo una contusione, invece...».

ESAMI - Invece è probabilmente una lesione ai muscoli flessori della gamba destra: Nainggolan si è buttato a terra, tramortito dai brutti pensieri e dal dolore. Servirà una magia clinica per vederlo in campo mercoledì a Barcellona. E forse anche per averlo nella partita di ritorno all'Olimpico. Se uno come lui, un semidio della resistenza, chiede di uscire, significa che è stato toccato il suo tallone d'Achille, in questo caso ribattezzato coscia.

SMARRIMENTO - Sarebbe stato comunque quasi impossibile eliminare il Barça dalla Champions League. Ma senza Nainggolan, se le impressioni del sabato saranno confermate, anche la parola "quasi" diventa ottimismo onirico per la Roma. Se ne sono accorti ieri i 2.500 tifosi sistemati nel settore ospiti del Dall'Ara: pochi secondi dopo l'uscita del loro guerriero preferito, il Bologna ha segnato. Come se la squadra, turbata dall'accaduto, avesse faticato a rimettersi in equilibrio. E guarda caso è stato Pulgar, libero dal pressing del diretto avversario, a scoccare la freccia insanguinata che ha provocato lo svantaggio.

ESAMI - E ora? Nainggolan è stato subito fasciato, con una bendatura compressiva che potrebbe limitare l'espansione dell'ematoma. Oggi, nel giorno di Pasqua, verrà sottoposto alle terapie analgesiche e ai massaggi a Trigoria. Gli esami strumentali però potrebbero slittare a domani, perché servono circa 48 ore per valutare nel dettaglio l'entità di un crac muscolare. In base al responso della risonanza magnetica verrà stabilito un protocollo anche se Di Francesco spererà fino all'ultimo di aver capito male: il robot magari si può ancora aggiustare.

PRECEDENTI - Del resto Nainggolan ha giocato con una piccola lesione a un polpaccio per tre mesi, dopo essersi infortunato a novembre in un allenamento con la nazionale belga. All'epoca tornò in campo in nove giorni vivendo un derby da protagonista, incluso il gol del raddoppio. Però poi, senza fermarsi mai, ha dovuto aspettare parecchie settimane per ritrovare una condizione atletica accettabile, con in mezzo il video di Capodanno, l'esclusione con multa da Roma-Atalanta e le voci di mercato cinesi. E' beffardo pensare che una volta superati i problemi al polpaccio, Nainggolan si sia dovuto arrendere a un malanno completamente nuovo.

ALTRI - E così Di Francesco rischia di presentarsi al Camp Nou in una situazione di emergenza a centrocampo: la sua speranza è recuperare Lorenzo Pellegrini che aveva saltato la trasferta di Bologna per un risentimento a un polpaccio avvertito a Wembley con la Nazionale durante la settimana. Nelle prossime ore verranno effettuati nuovi accertamenti. Sia per Pellegrini che per Ünder, l'altro giocatore rimasto a casa per precauzione. Su entrambi da Trigoria filtra qualche sorriso. Per Nainggolan invece tutti allargano le braccia: servirebbe un miracolo pasquale.
di R. Maida
Fonte: Corriere dello Sport
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