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Napoli-Lazio 4-1: Sarri si riprende il primo posto

Inzaghi avanti con De Vrij dopo 3', ma la squadra di casa vince in rimonta grazie a Callejon, l'autorete di Wallace e i gol di Zielinski e Mertens
Sabato 10 febbraio 2018
NAPOLI - La lotta scudetto si fa sempre più bella. Merito, stasera, di un Napoli tornato ai suoi livelli di rara bellezza e di una Lazio double face, capace di giocare un gran primo tempo e trovare il vantaggio al San Paolo salvo poi crollare nella ripresa. A Fuorigrotta vince il Napoli 4-1, grazie alla rete di Callejon, l'autogol di Wallace e i sigilli di Zielinski e Mertens che ribaltano il gol dopo 3' di De Vrij. Sarri infila l'ottava vittoria consecutiva e ritorna al primo posto, la Juve resta a -1. Per Inzaghi, invece, si tratta della terza sconfitta di fila con il rischio, a fine giornata, di ritrovarsi fuori dalla zona Champions, in caso di vittorie di Inter e Roma.

TUTTI PER GHOULAM - Il Napoli si presenta in campo con la maglia 31 di Ghoulam prima del fischio di inizio. L'algerino, che si è procurato la rottura della rotula, fa parte di quell'improvvisa emergenza per Sarri che comprende anche i forfait di Albiol (in panchina) e Chiriches (risentimento muscolare), tanto che il tecnico è costretto a schierare dal 1' Tonelli, all'esordio stagionale (3 presenze e 2 gol nella scorsa stagione).

SUBITO DE VRIJ - Non passano neanche 3 minuti di gioco e la Lazio va in vantaggio. Immobile, di sinistro, pennella un cross per il centro dell'area dove De Vrij, rimasto in attacco in seguito a un corner, trova le deviazione vincente che batte Reina. La Lazio legittima il vantaggio con una gara tosta e un atteggiamento difensivo che non lascia spazi al Napoli. Dal centrocampo in su, poi, Milinkovic e Luis Alberto regalano sprazzi di classe che mettono spesso in apprensione i padroni di casa. E' così che il Napoli deve provarci con conclusioni improvvise, come quella di Mertens al 21' (palla fuori) o quella di Insigne due minuti dopo (tiro a giro che sfiora l'incrocio).

IL "TAGLIO" DI CALLEJON - Il belga chiede anche un rigore al 24' per una spallata di Wallace, ma non trova d'accordo Banti, che gestisce all'inglese una gara particolarmente accesa. Parolo sfiora il raddoppio con un'incursione aerea su cross dalla destra di Marusic. Insigne ci riprova con un altro pallonetto, stavolta da oltre 20 metri, ma il Napoli trova il pari soltanto al 44': Jorginho calcia a sorpresa una punizione da circa 40 metri, Callejon sorprende Lulic con il suo classico taglio alle spalle e batte Strakosha dopo aver addomesticato il pallone con maestria.

ALLONTANATO SARRI - Il pari non placa però gli animi di un Napoli nervoso e nel finale di primo tempo Sarri viene allontanato per proteste dopo una sbracciata di Milinkovic (giallo) ai danni di Callejon.

SOLO NAPOLI - A inizio ripresa il Napoli perde anche Hamsik (mal di schiena). Lo slovacco cede il posto a Zielinski e la fascia a Insigne. La Lazio, invece, lascia la testa negli spogliatoi e si riprensenta sul terreno del San Paolo in una versione irriconoscibile. Il Napoli, dal canto suo, comincia a fare il Napoli e per la squadra di Inzaghi è notte fonda. Insigne e Mertens fanno ammattire la difesa biancoceleste. Strakosha fa il possibile, ma nulla puà quando al 54' Wallace spedisce nella propria rete un cross basso di Callejon e neanche due minuti dopo, quando Zielinski devia involontariamente un tiro di Mario Rui da oltre 20 metri. Insomma, senza neanche accorgersene, la Lazio si trova sotto 3-1. Due colpi che abbatterebbero chiunque e che mettono ko una Lazio mai capace di reagire e che tutto sommato, al di là del buon gioco in ripartenza, nel primo tempo aveva concluso soltanto una volta verso la porta di Reina.

ZIELINSKI-MERTENS, CHE SPETTACOLO - Inzaghi, però, prova a metterci del suo: Caicedo e Lukaku prendono il posto di Luis Alberto e Lulic, Nani quello di Leiva per una Lazio super offensiva che però non riesce mai a superare la metà campo e risulta in totale balìa degli avversari. Tant'è che al 73' arriva il colpo del ko: l'azione è da stropicciarsi gli occhi. Jorginho inventa, Zielisnki ricama e Mertens ci mette la firma con un tocco d'esterno che beffa Strakosha. Il 4-1 è da applausi, come quelli del San Paolo per il resto della partita, che il Napoli chiude senza mai rischiare e sfiorando in altre occasioni il gol. Fuorigrotta, anche stasera, canta di gioia. In vetta, per un altra settimana, c'è ancora il Napoli.
di Davide Palliggiano
Fonte: Corriere dello Sport
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