Inter, Gagliardini e Santon flop. Roma: Manolas, muro per due
Vecino da applausi. Bene Miranda, Skriniar e Brozo. Fazio e Juan Jesus bucano sul gol del pareggio interista, Bruno Peres mossa infelice. Alisson strepitoso. Ecco i migliori e peggiori della sfida di San Siro
Domenica 21 gennaio 2018
Inter-Roma 1-1: il pareggio delle convalescenti che riconsegna al campionato due squadre ancora lontane da quelle tanto brillanti che si sono ritagliate un ruolo da protagonista nella prima parte di stagione. Tanto dal punto di vista fisico quanto mentale. In generale l'Inter pecca in qualità (basterà, oltre a Lisandro Lopez, il solo Rafinha?), mentre la Roma fatica tremendamente a creare. E l'ennesima conferma arriva dalla prova del Meazza, dove il gol di El Shaarawy nasce da un clamoroso svarione di Santon.
QUELLI CHE SCENDONO — Sarebbe ingeneroso focalizzarsi sulla prova dell'ex Bambino, ma l'errore al 31' è da matita blu. Il secondo nel giro di poco tempo dopo quello commesso contro l'Udinese (16 dicembre). Per sua fortuna ci pensano Vecino e Brozovic a confezionare il gol del pareggio, ma quel buco avrebbe potuto rappresentare un duro colpo per il campionato dell'Inter. Ma in casa nerazzurra non è il solo a mancare all'appello: Gagliardini conferma il momento estremamente negativo, Candreva sulla destra macina tanti chilometri e pochi guizzi, mentre Eder non sfrutta le occasioni che gli capitano una volta entrato (e forse non è un caso che la dirigenza stia cercando di piazzarlo). Sponda giallorossa, invece, Fazio e Juan Jesus bucano sul gol del pareggio interista, mentre Bruno Peres si rivela una mossa infelice nell'economia della gara giallorossa ("Di Fra, perché?", la domanda sorge spontanea). Sos mercato per entrambe, seppur per motivi diversi: da una parte l'Inter attende volti nuovi per dare maggior soluzioni a Spalletti, mentre Di Fra spera che Dzeko&Co rimangano al proprio posto. Privarsi dei pezzi da novanta a metà stagione sarebbe un rischio tropo grosso da correre. Soprattutto per un gruppo chiamato a far bene sul doppio fronte Serie A-Champions League.
NOTE LIETE — Come non applaudire la prova di Vecino. Forse impreciso in qualche frangente, ha il grandissimo merito di essere al posto giusto nel momento giusto. E quel guizzo al gong pesa come un macigno. Bene la coppia centrale Skriniar-Miranda, sufficiente Cancelo sulla destra, a sprazzi Perisic sull'out opposto. Mentre Icardi deve prendersela col palo per non aver resto la sua partita strepitosa. Chi invece strepitoso lo è stato, eccome, è Alisson. Dall'altra parte i nerazzurri sbattono contro il muro brasiliano, certezza di questa Roma e ormai tra i migliori a livello mondiale. Per ora il duello Brasile-Argentina contro Maurito lo vince lui, in Russia l'eventuale rivincita. Chi al Mondiale non ci andrà è invece Manolas, che questa sera ha tenuto per gran parte in piedi la propria difesa da solo, al fianco di un Fazio troppo distratto. Tra centrocampo e attacco, Nainggolan si conferma insostituibile: oggi non decisivo in termini di assist e gol, ma sempre il solito guerriero che Spalletti, poco più di 24 ore prima, aveva definito "alieno". E Di Francesco spera che da Canton, casa del Guangzhou Evergrande, non tornino alla carica.
di Francesco Fontana
Fonte: Gazzetta dello Sport
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