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Caso Nainggolan: Roma lo assolve, però con riserva

Mercoledì 03 gennaio 2018
Radja Nainggolan, il Capodanno e la diretta Instagram, giorno numero due. Archiviata la festività, smaltiti i panettoni, arriva, in maniera inequivocabile, la voce dei tifosi. Che Radja abbia sbagliato lo sanno praticamente tutti i romanisti. E lo dicono anche. Ma quello che tanti non accettano è che il belga sia messo sul banco degli imputati. «Perché è vero che poteva e doveva risparmiarsi la diretta, ma è un semplice ragazzo di neanche 30 anni che ha fatto una stupidaggine». Il vero «day after» dei botti di Capodanno del belga c'è stato ieri: radio attive, social pure, i romanisti si sono schierati quasi compatti dalla parte di Nainggolan. C'è chi lo critica, a parecchi romanisti non è piaciuto il «live» della notte brava in un momento tanto delicato della squadra, ma tanti altri decidono di spezzare una lancia in suo favore. «Ha tanto credito nei nostri confronti, sono quattro anni che porta la carretta», è il mantra che si ripete nelle varie emittenti. «Parliamo di calcio e non di queste stupidaggini, ognuno a casa sua fa quello che vuole. Ha sbagliato a fare la diretta, ma poi se si allena bene e gioca pure meglio, non ci interessa altro».

IN CAMPO? - Di certo, Nainggolan è stato il gran protagonista di questo inizio di anno. Il video ha fatto il giro d'Europa, nelle radio il pareggio contro il Sassuolo e la partita contro l'Atalanta del 6 gennaio sono quasi un dettaglio. Qualcuno chiede una punizione esemplare - la tribuna più della panchina, che invece potrebbe starci -, ma in tanti vogliono vederlo in campo. Le percentuali sembrano quelle delle elezioni dove la democrazia è un ricordo. «Non scherziamo, Di Francesco deve mettere in campo i migliori. Se Radja sta bene, deve giocare». E ancora: «La Roma viene prima di tutto e queste cose passano in secondo piano, bisogna tornare a vincere». Qualcuno ricorda l'esclusione di De Rossi a Bergamo per il ritardo nella riunione tecnica: «Bel segnale, ma belli pure i 3 punti per l'Atalanta, evitiamo di fare il bis».

DIVISI - Dai tifosi agli ex calciatori: chi ha giocato a calcio si divide, e anche parecchio, su Nainggolan. «Ha sbagliato e lui lo ha riconosciuto, ma non parlerei di un caso. In campo dà sempre il massimo, deve migliorare fuori e stare più attento a certe cose», è il pensiero di Fabio Petruzzi, condiviso da Max Tonetto: «Ha sbagliato a pubblicare la sua serata, ma non vedo perché farne una tragedia». Più netto il pensiero di Roberto Pruzzo: «Vediamo come si comporteranno i dirigenti della Roma, inutile parlarne ancora. Quanto successo è di una gravità inaudita». Per Ubaldo Righetti, poi, «Nainggolan è un grandissimo giocatore, ma non fa la differenza: mi fanno riflettere le scuse successive, perché pubblicarle?».

IL BELGIO - Probabilmente perché glielo ha imposto la società e probabilmente perché si è reso conto dell'errore commesso. E perché se Roma sembra già pronta a perdonarlo e abbracciarlo - perché i romanisti a Radja vogliono davvero bene -, in Belgio hanno il cuore meno tenero. «Anno nuovo, vecchi problemi», uno dei tanti commenti ai video incriminati. E c'è chi si chiede: «Adesso Martinez che farà?». Per ora il commissario tecnico tace. E chissà se per Radja sia un bel segnale o meno.
di C. Zucchelli
Fonte: Gazzetta Dello Sport
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