RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 29 marzo 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Alisson: "A casa della Juventus per lo scudetto"

Venerdì 22 dicembre 2017
Un'ora scarsa in compagnia di Alisson Becker, portiere della Roma (e della Seleçao) con le mani da pianista. Ragazzo sveglio, serio, sicuro di sé ma carico di umiltà.

Come mai la scritta Becker sullamaglietta? «Avevo sempre messo Alisson, il mio nome, ma quando in estate sono tornato in Brasile un mio amico mi ha consigliato di mettere Becker per distinguermi dai tanti Alisson che ci sono nel calcio brasiliano. Di Alisson Becker, così, ce ne è uno solo».

Quindi dobbiamo chiamarla Becker o continuiamo con Alisson? «No, Alisson va bene».

Nella Seleçao lei è Alisson o Becker? «Dalla prossima volta sarò Becker, anche per pubblicizzare un miomarchio AB1, che per ora non ho esportato in Italia».

Va avanti l'iter per il suo passaporto italiano? «Ho la possibilità di diventare italiano tramite mia moglie, che ha origini italiane. Io le ho tedesche, ma non posso diventare comunitario. Quando mia moglie prenderà la cittadinanza italiana potrò prenderla anch'io. Quando avverrà? Non lo so».

Come ha vissuto lo scorso anno senza giocare nella Roma? «E' stato un periodo un po' difficile, ma nulla che mi abbia spinto a mollare o che mi abbia mandato in depressione. Io, però, in Brasile ero abituato a giocare cinquanta partite l'anno e qui avevo voglia di giocare non tanto perché ero e sono il portiere della Seleçao quanto proprio per il piacere di giocare. Arrivavo al campo d'allenamento, lavoravo sempre al cento per cento ma il non giocare mi ha dato un po' di fastidio. Mi mancava tutto quello che c'è prima e dopo una partita, ma non ho mai mollato. Ero anche preoccupato di non poter tornare quello delle cinquanta partite l'anno, e così mi sono allenato più forte del solito. E con maggiore concentrazione. Ho fatto le mie cinquanta partite in allenamento e questo mi ha permesso di presentarmi ogni volta in Brasile in buona forma. Non nego di aver pensato anche di chiedere la cessione per poter giocare di più, e dare così maggiori garanzie alla Roma in chiave futuro».

Domani ritroverà Szczesny. «Sarà bello farlo, io gli voglio bene, abbiamo avuto un bel rapporto e tra noi due c'è grande rispetto. Non c'è mai stato alcun problema anche se lui giocava e io un po' meno.Magari gli chiederò la maglia...».

L'etichetta di miglior portiere del campionato? «Non mi fa nessun effetto, è solo uno stimolo per lavorare ancora di più e stare anche più attento perché quando sei il meno battuto tutti ti vogliono far gol».

Come si immagina la gara di domani? «Noi stiamo facendo un percorso per arrivare al nostro obiettivo, che è lo scudetto. Quindi per conquistarlo dobbiamo vincere contro tutti. Ho sensazioni positive perché ho fiducia nella mia squadra oltre al rispetto per la Juve. Sono i campioni da sei anni e finalisti in Champions due volte negli ultimi tre, quindi fortissimi. Ma anche noi siamo forti: andiamo a Torino per guadagnare tre punti».

In una classifica dei migliori portieri al mondo, dove si piazzerebbe? «Ho fiducia nei miei mezzi ma anche tanta umiltà e so stare con i piedi per terra. Mi metto tra i primi dieci, ma so che nel calcio si vive di momenti e se uno non fa bene una partita poi annulla anche quella buona fatta in precedenza. La suamigliore qualità? «Un mix di cose, ma la concentrazione è il mio punto forte. Cerco sempre di lavorare sulla tecnica, Savorani (il preparatore, ndr) mi ha aiutato tantissimo sotto questo aspetto, ma la concentrazione conta tanto. Io lavoro con la tecnica, la forza e l'esplosività, ma se non hai un aspetto psicologico forte il resto non conta niente».

Ha studiato il modo di giocare della Juventus? «Mi piace guardare le sue partite. Inoltre, l'allenatore ci fa vedere le gare dei nostri avversari, anche se punta molto sul nostro gioco».

Si diceva che la Roma non potesse giocare senza uno con i piedi di Szczesny... «Lui mi ha insegnato qualcosa, sotto questo aspetto. Szczesny è un tipo spavaldo, che non ha paura di fare certe giocate. Ma io ero bravo con i piedi fin dai tempi della Primavera dell'Internacional».

Le differenze tra Di Francesco e Spalletti? «Sono due allenatori che dimostrano sempre voglia di vincere. Mi sono trovato bene con Spalletti, anche se non ho giocato tanto. E mi piace molto il metodo che ha portato Eusebio (lo chiama proprio così, ndr). L'allenatore, comunque, è il boss e io devo fare il lavoro che vuole lui. Penso che con il nuovo tecnico siamo sula strada giusta: la difesa è migliore dello scorso anno. Abbiamo cambiato anche la mentalità, Eusebio ha sistemato qualcosa».

Uno lo chiama Spalletti, l'altro Eusebio: perché? «Non ci ho fatto caso, allora dico mister per entrambi. Per me non c'è differenza, è automatico. Il rispetto è lo stesso».

Come si trova a Roma? «Qui sto benissimo con mia moglie e mia figlia. Mia figlia è nata qui. È romana». Pensa di fermarsi a Roma a lungo? «Non penso tanto al futuro, oggi sono felice qui. Io voglio lasciare qualcosa di grande a questa società, perché lo merita. Qui dentro si lavora seriamente, è da sei, sette anni che stanno facendo un grandissimo sforzo, hanno costruito un centro sportivo quasi nuovo. Ci manca solo vincere».

Ha capito come farlo? «Con la miglior difesa. Basta vedere gli ultimi scudetti che ha vinto la Juventus. Ce l'ha fatta subendo sempre meno reti delle rivali».

Lo scontro diretto arriva in un momento di crescita della Juve e in uno di difficoltà della Roma che è appena uscita dalla Coppa Italia. C'è il rischio di andare a Torino con qualche certezza in meno? «I risultati fanno pensare questo, ma la nostra fiducia non è cambiata. Fin qui abbiamo giocato grandissimi match, anche contro big come il Chelsea e l'Atletico. E quando abbiamo perso contro l'Inter, per 70 minuti abbiamo giocato la nostra miglior partita».

E' già una sfida da dentro o fuori? «Non è così determinante. C'è pure il ritorno... Sarà comunque importante in questo momento».

La Roma ha perso le ultime 7 gare a Torino. «Lo so. Ma come non penso al futuro, non guardo nemmeno al passato. Voglio fare una partita per aiutare i miei compagni a vincere».

C'è, tra quelli incassati, un gol in cui si è sentito colpevole? «Ogni volta che ne prendo uno, ho questa sensazione di impotenza. Poi, però, arrivo a casa e rivedo le immagini per capire se potevo fare qualcosa di diverso. Un gol brutto l'ho subito dall'Ecuador in coppa America. Con la Roma mai».

Nemmeno quello ininfluente contro l'Udinese? «No, credo di non aver sbagliato la posizione. Un compagno mi ha detto perché non sei uscito, io a caldo cerco di non parlare di nulla, perché prima voglio rivedere l'azione. A caldo si fa sempre confusione. In quella circostanza abbiamo sbagliato il movimento che facciamo sempre. Quando arriva l'attaccante da solo sembra sempre che il portiere poteva uscire... Ma quando è una palla scoperta io non posso stare troppo avanti. Sono movimenti sincronizzati, anche nei particolari cerchiamo sempre di lavorare per perfezionarci. In questo lavoro siamo cresciuti molto negli ultimi due mesi. Noi non giochiamo sul fuorigioco, maa il movimento ti dà anche questo».

Dall'Internacional si presentò qui Falcao e fu leader nel gruppo del secondo scudetto. Il suo ruolo, dentro lo spogliatoio e in campo, può essere lo stesso? «Una squadra vincente ha bisogno di tanti leader, non solo del capitano. Io cerco sempre di aiutare i compagni, di essere il leader della difesa, di parlare con chi è in difficoltà durante la partita. Per restare concentrati, parlo anche quando la palla» è in attacco. E individualmente, per migliorare i rapporti tra noi».

Quando il gruppo ha capito che Di Francesco vi avrebbe spinto sulla strada giusta? «Quando, facendo quello che lui ci chiedeva, sono arrivati i risultati. Ci siamo, quindi, fidati».

Quanto conta che Di Francesco a differenza di Spalletti faccia sentire tutti titolari? «È importante. Lo è stato per me, l'anno scorso, quando giocavo in coppa Italia e in Europa League. Quindi mi sentivo titolare pure se stavo fuori».
di M. Ferretti – U. Trani
Fonte: Il Messaggero
COMMENTI
Area Utente
Login

Primavera - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Mer. 24 gen 2024 
DE ROSSI: "Contento dell'esperienza in Arabia. Abbiamo perso un po' del nostro programma, però..."
"Abbiamo perso un po' del nostro programma di lavoro, però abbiamo acquisito conoscenza di noi"
 Mar. 23 gen 2024 
CALCIOMERCATO Roma, la Ternana ci prova per Pagano
Riccardo Pagano potrebbe lasciare la Roma. Sul centrocampista della Primavera,...
De Rossi va di corsa: allenamento alle 9 e poi tutti in Arabia
Stasera i giallorossi saranno a Riyad: la squadra farà 10 ore di volo in soli due giorni per lo sponsor. Il rientro sarà giovedì all’alba
 Lun. 22 gen 2024 
Roma, rivoluzione in porta? Perché Svilar sale e Rui Patricio rischia
L’ennesimo errore contro il Verona può regalare un’altra occasione al serbo nelle prossime gare
 Dom. 21 gen 2024 
MERCATO Roma, Vina al Flamengo: il Sassuolo sui talenti della Primavera per interruzione prestito
Matias Vina lascerà la Roma e andrà al Flamengo per 8 milioni di euro più uno di...
De Rossi al fianco della Primavera: presente al Tre Fontane per Roma-Torino
Ieri l'esordio da sogno con la partita all'Olimpico contro il Verona, oggi sugli spalti con papà Alberto e Zalewski
PRIMAVERA 1 - Roma-Torino 1-3
Dopo la vittoria sul campo del Bologna a inizio settimana, la Primavera di Federico...
 Ven. 19 gen 2024 
Roma: chi è Pisilli, il 2004 che ha impressionato De Rossi
Alla scoperta di Niccolò Pisilli: dal gol con lo Sheriff alle parole di De Rossi in conferenza stampa
Bove studia da nuovo capitan futuro insieme a De Rossi
Mourinho lo ha lanciato e il suo esonero lo ha colpito fino alle lacrime. Ma con Daniele il rapporto e la stima vengono da lontano
De Rossi studia la sua Roma: tutte le novità per l'esordio
Daniele deve subito far fronte all’emergenza e pensa al 4-3-3 con Dybala, Lukaku ed El Shaarawy. Sta conoscendo i giocatori con colloqui individuali
 Gio. 18 gen 2024 
Rocca, Spalletti e... papà. Così De Rossi ha imparato il mestiere
L'attuale c.t. è stato il tecnico più importante per De Rossi, Capello gli ha insegnato l’equilibrio, Lippi a non arrendersi. Voeller gli ha ricordato l’amore per il calcio, con Ranieri e Zeman alti e bassi
 Mar. 16 gen 2024 
Ecco lo staff di De Rossi: ci sono Giacomazzi e Brignardello. Out Pinzi
L'uruguaiano sarà il collaboratore tecnico mentre l'ex Marsiglia il nuovo preparatore atletico. Nessuna possibilità invece di vedere l'ex centrocampista dell'Udinese di nota fede laziale
Mandava in panchina Guardiola, ora in panchina va lui: De Rossi e la Roma, una grande storia d'amore
Daniele pronto a tornare da tecnico nella squadra della sua vita, quella in cui Capello lo lanciò 19enne preferendolo a Pep. Nel 2019 l'addio triste: "Io volevo ancora giocare, la società no". Era un arrivederci...
De Rossi alla Roma, ecco come giocherà: il modulo scelto, lo staff e a chi si ispira
Per l'ex capitano giallorosso è la prima esperienza in Serie A: finora ha allenato la Spal in B ed ha vinto gli Europei con la Nazionale nello staff con Mancini
 Lun. 15 gen 2024 
CALCIOMERCATO Roma, UFFICIALE: Mohamed Seck
Nuovo colpo della Roma Primavera. Dopo aver tesserato Kevin Zefi, ora è ufficiale...
PRIMAVERA 1 - Bologna-Roma 0-2
Alle ore 13:00 torna in campo la Primavera di Federico Guidi, attesa dalla trasferta...
Calciomercato Roma, niente Juventus per Cherubini: rinnovo e intervento chirurgico al ginocchio
Proposta di rinnovo per Cherubini: no alla Juve
 Dom. 14 gen 2024 
Chi è Joao Costa, l'ultimo bambino di Mourinho convocato per Milan-Roma
Lo Special One chiama l'esterno offensivo brasiliano, classe 2005, per il big match di San Siro: i dettagli
Dybala si gestisce: ecco quando tornerà in campo
Come previsto Paulo ha dato forfait per la trasferta di Milano: convocato il giovane Joao Costa
 Sab. 13 gen 2024 
CALCIOMERCATO Roma, UFFICIALE: Kevin Zefi
Nuovo acquisto per la Roma Primavera. Come annunciato dalla società giallorossa...
 Ven. 12 gen 2024 
Calciomercato Frosinone, UFFICIALE: arriva un centrocampista dalla Roma
Matteo Cichella ceduto a titolo definitivo al Frosinone
 Gio. 11 gen 2024 
Calciomercato Roma, ecco chi è Kevin Zefi
Preso il classe 2005 Zefi per sostituire Cherubini
PRIMAVERA 1 - Roma-Sassuolo 3-2 - I giallorossi volano in semifinale di Coppa Italia!
Dopo aver battuto in campionato i campioni d'Italia in carica del Lecce, la Primavera...
 Mer. 10 gen 2024 
CALCIOMERCATO Roma, UFFICIALE: Louakima al Lecco
Louakima ceduto a titolo definitivo al Lecco. Corentin Louakima è un terzino destro...
 Lun. 08 gen 2024 
 Sab. 06 gen 2024 
PRIMAVERA 1 - Roma-Lecce 2-1
Nella 16ª giornata del Campionato Primavera, la Roma di Federico Guidi si appresta...
Cherubini alla Juve, quel messaggio su Cecchettin non c'entra: il motivo è un altro
I Friedkin sono molto sensibili alle questioni etiche, ma il problema nasce da una banale diatriba contrattuale. Ecco la spiegazione
 Ven. 05 gen 2024 
Calciomercato, chi è Huijsen, il giovane difensore che passa dalla Juve alla Roma
Definita l'operazione che porta il calciatore olandese alla corte di Mourinho
Calciomercato Roma, Huijsen atteso per le visite. Cherubini andrà alla Juve: le cifre
La Roma prende Huijsen in prestito oneroso. Cherubini si trasferisce alla Juventus a titolo definitivo a sei mesi dalla scadenza
 Gio. 04 gen 2024 
Calciomercato Roma, non solo Modesto: la verità su Massara e il legame con Maldini
Una stretta di mano che vale quasi come una firma. Frederic Massara si è promesso...
 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >>