RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Mercoledì - 24 aprile 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

A tutto Totti:"Il calcio per me è vita.Non potevo lasciare la Roma, avrei rovinato 25 anni d'amore"

Giovedì 30 novembre 2017
Il 27 settembre 1976 non era giorno da scoop. Il Corriere della Sera titolava su un incontro governo-sindacati e lo sport era in prima pagina con una foto di Adriano Panatta in Coppa Davis. Quello che nessuno poteva ancora scrivere era l'arrivo di chi avrebbe cambiato la storia del calcio a Roma: Francesco Totti. L'intervista è appena finita. Il direttore Luciano Fontana ha portato una copia, incorniciata, di quella prima pagina: «La notizia era che eri nato tu». Totti guarda e sorride: «Prima intervista da dirigente. Fa un po' effetto. È diversa. Ma dopo 25 anni da calciatore ti devi abituare».

Cosa è cambiato? «Tutto. La vita, la testa, il fisico. Ero abituato a fare sempre le stesse cose: sveglia presto, colazione, allenamento. Come una macchina. Adesso devo programmare la giornata. L'impatto non è stato semplice. Ho chiesto alla società se potevo ricaricare le batterie per un po'. Avevo voglia di dare un taglio, liberare la testa, godermi i miei figli. Me lo hanno concesso e li ringrazio, così ho potuto cominciare con il piede giusto il nuovo percorso. Sono rimasto nel calcio, che per me è la vita. È tutto».

Tutto per sempre? O mai dire mai? «Il mio lavoro resterà sempre nel calcio. Ne sono convinto. Ho la fortuna di poter stare con la squadra, con l'allenatore e con i dirigenti. Divido le partite con loro. Vado sul pullman. Vado in ritiro. Lavoro a 360 gradi».

Cosa può dare, da dirigente, chi non ha mai studiato da dirigente? «Sono stato calciatore e conosco tutte le dinamiche. So come trattare un giocatore. Dentro lo spogliatoio può starci davvero solo chi ne conosce le parole, gli sguardi, i momenti giusti. Ho questa fortuna rispetto ad altri dirigenti, ho vissuto le dinamiche dello spogliatoio. Ci vado ogni giorno, come prima. Solo che adesso non mi spoglio».

Quanto pesano una giacca e una cravatta? «All'inizio parlavo da solo, come un matto: sono infortunato, sono squalificato, adesso rientro. Però adesso mi sono abituato».

Si soffre di più in tribuna o in panchina? «In tribuna, perché in panchina speri sempre di poter entrare. In tribuna ascolti cose pazzesche. Tutti allenatori. Penso: chissà cosa dicevano quando giocavo io?».

Passo indietro: 28 maggio, l'addio al calcio che ha commosso mezzo mondo... «Così non me lo aspettavo nemmeno io. Qualcosa oltre il calcio. È stato emozionante per il mio sentimento verso di loro e il loro sentimento verso di me. Non ero Totti o il capitano della Roma, ero il fratello di tutti. Le facce della gente, piene d'amore, erano per me. Dirò una cosa che può sembrare brutta, perché la Roma conta più di tutto e l'ho sempre messa davanti a me: di quel risultato, ho capito, non importava tanto alla gente».

Lo stadio nuovo è in partenza. Perché non giocarci la partita di inaugurazione? «Ormai basta, se no divento pesante. Ma lo stadio di proprietà è fondamentale. Migliorerebbe anche il comportamento dei tifosi. Ora parcheggi a tre chilometri di distanza e devi passare dieci tornelli. Così ti passa la voglia».

Roma, solo Roma, sempre Roma? «La prima volta potevo andare al Real Madrid, perché non avrei vestito mai un'altra maglia italiana. Il cuore e la testa mi hanno fatto scegliere e non mi sono mai pentito».

C'è una seconda volta? «Gli ultimi mesi con Spalletti sono stati complicati. Avevamo un bel rapporto, prima che se ne andasse nel 2009. Quando è tornato, mi sono messo a disposizione. Avrei preferito giocare di più, visto che era l'ultimo anno, però non ho nessun rimprovero da fargli. Ho accettato dignitosamente le sue decisioni. Mi è dispiaciuto, ma so che le scelte le fa l'allenatore e poi, semmai, ne paga le conseguenze. Ho ricevuto proposte per andare negli Emirati o negli Stati Uniti. Mi avrebbero ricoperto di soldi, ma avrei rovinato 25 anni d'amore. Poteva essere un'esperienza, non ero ben visto dall'allenatore in quel contesto. Però anche questa volta ho scelto la Roma»

I rapporti con Pallotta? «All'inizio titubanti, ma ci siamo chiariti. Lui vedeva bianco e io rosso. Poi abbiamo trovato un colore in comune per il bene della Roma».

Quando ha capito che sarebbe diventato calciatore? «A 16 anni, quando ho firmato il primo contratto da professionista. Ho capito che era diventato un lavoro serio».

Suo figlio Cristian ha 12 anni e gioca. Che padre calcistico è Francesco Totti? «Un padre modello. Gli insegno quello che mi hanno insegnato i miei genitori: rispetto, educazione. Certo, ha questo cognome pesante. Gioca e la gente spera che io vada a vederlo. Lo lascio fare, non gli dico niente. Tra 3 o 4 anni vedrò di che stoffa è fatto veramente».

Saprebbe dirgli che non è un campione come il padre? «Meglio la verità piuttosto che una bugia che può metterlo in difficoltà in futuro. Altri figli? Mai dire mai, magari per dare un fratellino a Cris».

Chi sta più dietro ai figli, lei o Ilary? «Tutti e due. Anche troppo. Non li lasciamo sempre alle tate. Li portiamo a fare sport tutti i giorni».

Chi ha il possesso del telecomando in casa? «Chanel per i cartoni animati. Se devo guardare la partita vado in un'altra stanza perché alla fine ha sempre ragione la donna, anche se in casa i pantaloni li porta l'uomo. In alcune case, almeno. Però, per non discutere...».

Scelte in tv? «Gomorra, Suburra, Narcos. La tv ormai è questa. Ma chi mi emoziona davvero è Roger Federer. Lo guardo, lo studio, a volte penso che mi somiglia. Che talento! Quando gioca manco suda».

Ilary le conta ancora i sette rigatoni? «Mi alleno tutti i giorni, ci tengo, mi serve anche per sfogarmi un po'. Se mi lascio andare divento 300 chili, al massimo adesso ne ho presi 2. Comunque non sono un mangione. La cucina romana, per esempio, non mi piace per niente. Carbonara, amatriciana, pajata: per me, zero».

Italia-Svezia l'ha vista in tv? «Non pensavo che succedesse questo dramma calcistico. A giugno accenderò la tv e non vedrò l'Italia, è surreale».

Con lei in panchina Insigne sarebbe entrato? «Con me giocava dal primo minuto, è uno dei pochi che poteva risolverla partita».

Federcalcio: da chi si dovrebbe ripartire? «Da Damiano Tommasi. Primo perché è amico mio e secondo perché è competente. Una bella figura: giovane, trasparente, pulito. Se vai all'estero con lui fai bella figura».

Facciamo anche il C.t? «Montella. Rifaccio la Roma dello scudetto».

Il suo amico Buffon deve continuare a giocare o smettere? «A 39 anni puoi giocare meglio che a 22, è questione di testa. Ma in Italia ragioniamo con la carta d'identità. Buffon, quando para, non ha 39 anni».

Pallone d'oro? «Messi o Cristiano Ronaldo. Però preferisco Messi».

Il rimpianto calcistico? «Non aver giocato con Ronaldo, quello dell'Inter. Il mio sogno, ma anche il suo. Ha segnato tanto, ma con me segnava ancora di più».

La Var le piace? «Sì, ma bisogna vedere come si usa. Chi decide?».

A lei sarebbe stato fischiato qualche rigore in più? «Sì, ma avrebbero visto anche qualche cazzata in più che ho fatto».

Lo sa che il suo video più cliccato è il calcio a Balotelli? «Lì non c'era bisogno della Var. Era una cosa accumulata da anni, per quello che diceva sui romani. Dai e dai... Comunque è stato brutto quello che ho fatto».

Balotelli si è perso... «Arrivare è facile, mantenersi difficile. Senza testa resti al massimo bravo giocatore. La famiglia mi ha insegnato i valori e il rispetto nello sport e nella vita. Senza famiglia non vai da nessuna parte».

Cosa è successo a De Rossi? «Cose istintive, che purtroppo in campo succedono. Dopo dici: è impossibile che abbia fatto una cosa così. Lui è il più avvilito di tutti, adesso bisogna stargli vicino e basta».

Come va con Di Francesco? «Con lui sono tutti contenti, c'è un gruppo solido. È aperto al dialogo, non ha peli sulla lingua. È tosto, è un abruzzese. Dice quello che pensa».

Farà mai l'allenatore? «Diciamo che adesso non è una mia priorità».

Qual è il difetto che detesta di più? «L'invidia e la falsità di chi ti parla dietro alle spalle».

Chi vince lo scudetto? «Ci sono tre quattro squadre sullo stesso livello, ma qualcosa in più ce l'ha sempre la Juve. Il Napoli? È la squadra più bella da vedere, può vincere lo scudetto se non avrà troppi infortuni».

Domani c'è Napoli-Juve: per chi farà il tifo? «Per un pari, così prendiamo punti a tutte e due».

E se lo scudetto non andasse alla Roma? «Preferisco il Napoli, per cambiare. A Torino si saranno stancati di festeggiare. A Napoli ci camperanno per altri cent'anni pure loro. Mi piacerebbe uno scudetto al Sud».

E uno scudetto all'Inter? «Eh, no, all'Inter no».

Spalletti, per i suoi 40 anni, le regalò il modellino della DeLorean di «Ritorno al futuro». Se potesse, preferirebbe andare avanti nel tempo o tornare indietro? «Tornerei indietro. Dal 2000 al 2010 stavo al top, anni fantastici. Me ne basterebbe uno solo».
di D. Dallera – L. Valdiserri
Fonte: Corriere della Sera
COMMENTI
Area Utente
Login

Allenamento - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Mer. 07 feb 2024 
TRIGORIA 07/02 - La ripresa degli allenamenti in vista dell'Inter: torna Spinazzola. C'è Smalling
ALLENAMENTO ROMA - L'esterno torna dopo l'infortunio accusato contro il Verona. Il centrale inglese punta alla convocazione per sabato
Nuovo cinema De Rossi: le sue idee fanno breccia nella Roma
I dettami del nuovo allenatore mostrano una Roma in ripresa. Contro il Cagliari la squadra ha dato spettacolo, ora la prova Inter
Smalling migliora: potrebbe andare in panchina
Il difensore inglese vede la luce: inizia una settimana importante che potrebbe finire con una convocazione contro l'Inter
 Mar. 06 feb 2024 
Modulo, ruoli e testa: la ricetta di De Rossi che fa volare la Roma
Così il tecnico ha cambiato volto ai giallorossi reduci da tre vittorie in tre partite
 Dom. 04 feb 2024 
TRIGORIA 04/02 - La rifinitura in vista del Cagliari: presenti Renato Sanches e Smalling
ALLENAMENTO ROMA - Ancora out Spinazzola, pronto Angeliño all'esordio dal primo minuto con la maglia giallorossa
Roma, perché Baldanzi ha stregato tutti a Trigoria
Tutti colpiti dalle qualità dell'ex Empoli. De Rossi studia le strategie per il Cagliari
 Sab. 03 feb 2024 
Nainggolan resta senza parole: cosa hanno fatto i romanisti in Indonesia per lui
Il centrocampista, ora al Bhayangkara, è stato fermato da alcuni supporters giallorossi dopo l'allenamento: ecco cosa è successo
TRIGORIA 03/02 - Renato Sanches in gruppo. Assente Smalling
ALLENAMENTO ROMA - Il centrocampista portoghese punta al ritorno tra i convocati in vista di lunedì sera. Out il centrale inglese. Seconda seduta in giallorosso per Baldanzi
PAREDES: "Con De Rossi rapporto spettacolare. Futuro? Tornerò al Boca Juniors entro 4 anni"
"Tornerò al Boca Juniors entro 4 anni e proverò a portare anche Dybala"
 Ven. 02 feb 2024 
TRIGORIA 02/02 - Ok Sanches e Smalling. C'è Baldanzi, assente ancora Spinazzola
ALLENAMENTO ROMA - Assente ancora Spinazzola che è ai box per una lesione al quadricipite sinistro accusata nel match contro il Verona
 Gio. 01 feb 2024 
TRIGORIA 01/02 - Smalling e Renato Sanches parzialmente in gruppo
ALLENAMENTO ROMA - Si rivedono in campo Smalling e Renato Sanches
 Mer. 31 gen 2024 
Paredes: "Alla Roma mi sono sempre sentito a casa. Ho trovato una società migliorata"
Il centrocampista giallorosso racconta. "Sono davvero felice di essere tornato e di aver potuto apprezzare questa crescita in ogni aspetto"
 Mar. 30 gen 2024 
TRIGORIA 30/01 - Angeliño subito in gruppo e in gol durante un'esercitazione (VIDEO)
ALLENAMENTO ROMA - Angeliño subito in campo. C’è anche Belotti
 Dom. 28 gen 2024 
Roma in partenza per Salerno: c'è Dybala. Ok anche Mancini, Huijsen e Aouar
De Rossi recupera tutti e tre gli infortunati per la delicata trasferta di Salerno. In palio tre punti fondamentali per la corsa al quarto posto
 Sab. 27 gen 2024 
INZAGHI: "Contro la Roma servirà la partita perfetta, ma sono fiducioso"
SALERNITANA-ROMA, LA CONFERENZA STAMPA DI FILIPPO INZAGHI: "Dia e Pirola out. De Rossi? Un piacere rincontrarlo"
 Ven. 26 gen 2024 
TRIGORIA 26/01 - Dybala e Mancini ancora in gruppo. Prima seduta per Aouar
ALLENAMENTO ROMA - A Trigoria sia la Joya che il centrale azzurro hanno svolto regolarmente la seduta di lavoro con il resto dei compagni e sono pienamente recuperati per lunedì sera. Presente anche il centrocampista algerino
 Gio. 25 gen 2024 
 Mer. 24 gen 2024 
LUKAKU: "Non esistono amichevoli. Abbiamo responsabilità di portare club più in alto in classifica"
Al termine dell'amichevole tra Al Shabab e Roma, Romelu Lukaku ha parlato ai canali...
 Mar. 23 gen 2024 
De Rossi va di corsa: allenamento alle 9 e poi tutti in Arabia
Stasera i giallorossi saranno a Riyad: la squadra farà 10 ore di volo in soli due giorni per lo sponsor. Il rientro sarà giovedì all’alba
 Lun. 22 gen 2024 
Sceicco alla romana. L'ex presidente arabo del Newcastle vuole i giallorossi: costo, un miliardo
Gli sceicchi, tra amichevoli guastafeste e sogni per il futuro. La Roma è pronta...
Roma, rivoluzione in porta? Perché Svilar sale e Rui Patricio rischia
L’ennesimo errore contro il Verona può regalare un’altra occasione al serbo nelle prossime gare
 Dom. 21 gen 2024 
TRIGORIA 21/01 - Seduta di scarico per chi ha giocato ieri. Out Mancini, individuale per Sanches
ALLENAMENTO ROMA - Le condizioni di Paulo non preoccupano: oggi era a Trigoria e ha osservato i compagni insieme a Paredes e Bove
 Sab. 20 gen 2024 
De Rossi, notte prima degli esami: la vigilia di Daniele al debutto con la Roma
Ha lavorato fino a tardi ma ha scelto di mandare la squadra a casa e ritrovarla stamattina a Trigoria. Ecco chi ci sarà per lui allo stadio
 Ven. 19 gen 2024 
VERONA, bollettino medico: Alessandro Berardi
Verona - Hellas Verona FC comunica che il calciatore Alessandro Berardi ha subito...
TRIGORIA 19/01 - L'allenamento alla vigilia del Verona. Dybala in gruppo e pronto a giocare
ALLENAMENTO ROMA - La Joya è pienamente recuperato e sarà tra i titolari della sfida di domani sera all'Olimpico. Out Mancini, così come i soliti infortunati Renato Sanches e Smalling
De Rossi studia la sua Roma: tutte le novità per l'esordio
Daniele deve subito far fronte all’emergenza e pensa al 4-3-3 con Dybala, Lukaku ed El Shaarawy. Sta conoscendo i giocatori con colloqui individuali
 Gio. 18 gen 2024 
TRIGORIA 18/01 - Partitella al termine dell'allenamento: trionfa il team di Dybala e Pellegrini
ALLENAMENTO ROMA - Super gol targato 'Joya-capitano', Bove segna in mezza rovesciata
De Rossi scherza con Lukaku, Abraham e la Roma: la battuta nel backstage
Il ritorno a Trigoria dell’ex capitano giallorosso: dall’incontro con i Friedkin al primo allenamento in campo
 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >>