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Florenzi: "Sogno il Mondiale, voglio morire sul campo per giocarlo"

Martedì 07 novembre 2017
Alessandro Florenzi, calciatore della Roma e della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa riguardo al momento giallorosso e degli azzurri, che venerdì alle 20:45 incontreranno la Svezia per la prima sfida del play off di qualificazione ai prossimi Mondiali. Queste le sue dichiarazioni:

Sono circa 13 mesi che non tornavi a Coverciano. Nella partita con la Svezia dovrà essere un'Italia esperta?
"Sono sensazioni che mi mancavano, è un orgoglio tornare in Nazionale in questo momento, ci vorrà cattiveria e determinazione. Io sono qui da tanti anni, ma non sono come i senatori, l'obiettivo deve essere comune. L'Italia deve andare al Mondiale e deve essere un punto fisso nella nostra mente."

Sarà un 3-5-2?
"Non lo so, lo vedremo. Conta poco il modulo, conta il carattere per affrontare una partita di questo genere. Non conta il modulo."

Già sapete come giocano loro, vi sentite pronti per affrontare la Svezia sotto l'aspetto della cattiveria?
"Non possiamo non essere pronti, è troppo importante, sono una squadra corta e fisica, si muovono tutti insieme. Dovremo sfruttare le nostre qualità e affrontarli sul punto di vista della cattiveria."

Dalla Svezia sono carichi...
"Ognuno tira l'acqua al suo mulino, siamo certi di fare una grande gara, faremo bene. Non sarà facile ma abbiamo un grande gruppo e su quello sono basate molte delle nostre vittorie. Quando l'Italia è in difficoltà tira fuori il meglio di sé."

È bello rivederti. Come hai vissuto questi mesi?
"Ci pensavo, prima di tutto a tornare bene e per fortuna è successo. In quella partita giocai a sinistra e facemmo una grande gara, dobbiamo ripeterci, vogliamo fare una bella prestazione."

Sei arrivato da capitano. Quanto hai dentro di te il momento straordinario della Roma?
"Tantissimo, i miei compagni sono stati fondamentali per il recupero. Il mister sta facendo il meglio di sé e se avrà voglia di mettermi in gioco sono a disposizione."

La Svezia senza Ibra fa meno paura?
"Si perché Ibra è uno dei migliori al mondo, ma hanno dei grandi giocatori che non vogliono farlo rimpiangere. Noi però abbiamo i difensori più forti al mondo e non abbiamo paura."

Perché il Mondiale è importante per chi non l'ha mai fatto?
"Non ci sono riuscito nel 2014 e morirò sul campo per fare quello del 2018."

Quali sono le qualità della Svezia?
"Ci sono molte qualità tecniche, loro vogliono andare al Mondiale. Non sarà una partita facile, ma nemmeno per loro, troveranno un'Italia agguerrita."

Che clima hai trovato?
"Non siamo in difficoltà, ho trovato la stessa Italia che ho lasciato l'ultima volta. Siamo tutti affiatati e abbiamo lo stesso obiettivo che è andare al Mondiale, daremo il 150% per andarci."

Un pensiero su Pirlo e De Rossi?
"Ci ho giocato poco, ma per lui parla la storia e quello che ha fatto sul campo. Mi accodo agli altri e ha fatto un pezzo di storia, è un maestro. Per Daniele domani sarà un grande giorno, ma tutti sanno che persona è anche fuori dal campo."

Con Zaza vi siete confrontati? Anche lui torna dopo tanto tempo...
"C'è stata la voglia di rivedersi, Simone è stato importante per la Nazionale nell'Europeo. C'è stato troppo accanimento nei suoi confronti all'Europeo. In allenamento calciava i rigori in quella maniera ma li metteva sempre sotto al sette. È stata una casualità. Ora è in grande fiducia, è motivato e ci darà una grande mano."
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