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Tifosi, festa con Florenzi

Lunedì 06 novembre 2017
Salta Florenzi, il capitano di giornata, in campo fino alla fine nonostante un problema muscolare che rischiava di compromettere il suo ritorno in Nazionale. Ma salta lo stesso, adrenalinico e coinvolto. Salta e canta, sotto la pioggia, agitando le braccia insieme alla sua gente, ripetendo il ritornello che i tifosi della Roma stanno esportando in tutti gli stadi che visitano. «Forza Roma alè, voglio solo star con te». Florenzi partecipa, con quella fascia gialla al braccio, perché è uno di loro, è un deputato della repubblica giallorossa. E pure perché sente che questa vittoria di Firenze, nelle sue sofferenze e nelle sue difficoltà, è una delle più importanti del campionato. Non tanto per il record delle 12 di fila in trasferta, che comunque conducono la squadra nei corridoi della storia grazie alla continuità di risultati mantenuta nel passaggio di consegne da Spalletti a Di Francesco. Ma soprattutto perché il Napoli e l'Inter hanno rallentato. E perché la Lazio non ha giocato, abbellendo in questa domenica di tempeste meteo la classifica. 18-11. La Lazio, già. Cioè il derby. Nel settore ospiti del Franchi, riempito da 2.300 romanisti che sono bagnati come pulcini perché qui la tribuna coperta è una soltanto come nel calcio vecchie maniere, a un certo punto è spuntato uno stendardo, pennarello nero su panno bianco. Sopra c'era scritto 18-11. La data. L'attesa. La passione. E l'ambizione, adesso. Immaginiamo come sarebbero state vissute le prossime due settimane a Trigoria, con 13 nazionali fuori gioco, se la Roma non avesse sfruttato l'occasione di accorciare le distanze dal vertice, in previsione della partita più sentita d'Italia. Si sarebbe discusso degli errori insoliti della difesa, di possibili distrazioni dopo il trionfo contro il Chelsea e delle scelte di formazione di Eusebio Di Francesco. Invece Di Francesco è il leader dal basso profilo che ha saputo conquistare tutti, giocatori e spettatori, senza nemmeno chiederlo. Non è un allenatore che lancia appelli ai tifosi, non è uno che urla Forza Roma al megafono, non è uno che va sotto la curva a chiedere gli applausi. Lavora e vince.

PER LA STAZIONE - E' anche merito suo se i tifosi si sono riavvicinati così tanto alla squadra. Dopo averla accolta a Santa Maria Novella in tantissimi l'hanno accompagnata fino a Roma sulla Frecciargento che partendo da Bolzano si fermava alla stazione più vicina allo stadio, Campo di Marte. E' stato il delirio. Cori e slogan per tutti, foto scattate dall'alto nel sottopassaggio chiuso al pubblico, e una richiesta singolare quanto divertente a Totti: «A capita', ce regali ‘na piotta?», cioè cento euro. C'è stato pure qualche attimo di tensione quando un altro treno ad alta velocità in transito ha sfiorato i tifosi che intasavano la banchina.

CACCIA AL BIGLIETTO - Da stamattina, mentre Di Francesco si rilasserà per qualche ora, il pensiero dell'opinione pubblica sarà rivolto interamente al derby. La vittoria di Firenze in questo senso aiuta a immaginare un bel colpo d'occhio per l'Olimpico che ospiterà Roma-Lazio. Fino a ieri erano stati venduti solo 12.000 biglietti ma l'obiettivo ragionevole è quota 45.000. E' molto difficile che si raggiunga il pienone visto che la Tevere sarà interamente riservata ai romanisti, che per calendario sono padroni di casa.
di R. Maida
Fonte: Corriere dello Sport
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