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DI FRANCESCO: "Avevo paura di questa trasferta. I giocatori ora sposano in pieno la mia teoria"

FIORENTINA-ROMA 2-4 LE INTERVISTE POST-PARTITA EUSEBIO DI FRANCESCO: "Gerson lo seguivo dal Sassuolo. Partita bella e giocata ad alta velocità, merito anche della Fiorentina. Il derby non è una partita come le altre"
Domenica 05 novembre 2017
DI FRANCESCO A MEDIASET

Ennesimo record della Roma...
"Abbiamo per la prima volta subito gol fuori casa, partita bella, ad alta intensità, nel primo tempo sembravamo avere la partita in mano e abbiamo preso gol. Grande merito alla Fiorentina, sapevamo che avrebbero giocato di rabbia, vi assicuro che non è facile vincere qui. Devo dire che abbiamo cominciato il secondo tempo con un'altra idea, dopo il secondo gol ci siamo abbassati. Abbiamo abbassato l'attenzione e questo ha permesso loro di segnare su ingenuità. Le squadre più attente portano a casa determinate gare. Avevo paura di questa trasferta, temevo una squadra appagata e ho avuto risposte importanti, nonostante siamo andati a intermittenza."

Come commenti la prestazione di Gerson?
"Lo seguivo da Sassuolo, giocava esterno alto. Mi è stato presentato come centrocampista, ma ha qualità di potersi adattare benissimo come esterno alto a destra, ha interpretato questo ruolo andando in taglio. Su tutti devo fare i complimenti a Dzeko. Ha fatto una rincorsa al 90′ per prendere un contropiede della Fiorentina, questo fa la differenza per ottenere qualcosa di importante: è determinante per la squadra. Sulla mancata chiusura di Gerson sono d'accordo, ma doveva assorbirla un centrocampista, lui era un di più. Sul secondo gol è un errore in uscita, ci sta di poter sbagliare, anche noi abbiamo fatto gol sulla riconquista. Chi sbaglia meno porta a casa risultati."

A che punto è la costruzione della Roma?
"La squadra deve essere consapevole di andare a prendere sempre gli avversari. I gol sono arrivati su riconquiste, paradossalmente abbiamo preso gol quando ci siamo abbassati, nonostante spesso concediamo campo siamo bravissimi a difenderlo. Ho fatto il lavoro più importante nella testa dei calciatori, ora sposano in pieno la mia teoria."

Le scelte?
"Non devo chiedere pazienza a nessuno, io lavoro sul campo, a volte si è scettici quando non si conosce. Io lavoro sul campo, cerco di far capire a questi campioni che bisogna lavorare di squadra. Condivido il record con Spalletti e mi auguro di ottenerne uno da solo."

Sarà un derby da scudetto?
"Non penso che una partita decida, il derby non è una partita come le altre, prescinde dagli obiettivi. Giocheremo per cercare di prendere i tre punti importanti per la classifica. Ma va al di fuori di essa."

*** *** ***


DI FRANCESCO A SKY

La Roma è una squadra supermotivata...
"Quello che ha detto Kostas è la cosa più importante di questa squadra. Giocando tante partite abbiamo bisogno di tanti elementi e che abbiano fiducia in quello che uno propone e forza e consapevolezza di quello che stiamo facendo. Nulla nasce per caso, e sono molto contento dell'atteggiamento. Oggi in primis di Dzeko, che anche se non ha segnato si è mosso benissimo e al 90esimo rincorreva ancora l'avversario. Questo è l'atteggiamento giusto se vogliamo creare qualcosa di importante."

Dzeko è il manifesto del calcio di Di Francesco?
"Il movimento di Edin è determinate, voglio che liberi il taglio di un esterno. Se fosse rimasto sulla palla, El Shaarawy non avrebbe potuto fare questa giocata."

Gerson scommessa vinta?
"Non mi accontento e lui non si deve accontentare perché credo sia un ragazzo di grandi potenzialità. Lo seguivo già ai tempi del Sassuolo quando giocava esterno alto, qua mi è stato presentato come centrocampista, che può fare, ma ha la qualità per far benissimo anche questo ruolo."

Tra le novità positive ci sono i centrocampisti che hanno giocato oggi...
"E' fondamentale il lavoro dei centrocampisti, per andare ad aggredire, ma è importante anche quello che fanno gli esterni e il primo attaccante, indirizzano una pressione e questo fa la differenza. Il lavoro di squadra è fondamentale, nel primo tempo lo abbiamo fatto a intermittenza e si è visto, nel secondo abbiamo fatto quello che abbiamo fatto nelle ultime settimane."

Formidabili con le piccole, ma avete perso gli scontri diretti. Ora c'è il derby, cosa è cambiato?
"Credo che la prima vada sottolineata in maniera differente, la abbiamo persa meritando qualcosa in più contro l'inter, contro il Napoli siamo stati bravi a capire la partita nel secondo tempo e hai ragazzi la prima cosa che ho fatto vedere è stata l'atteggiamento nel primo e nel secondo tempo. Voglio che la mia squadra affronti qualsiasi squadra con la stessa mentalità perché credo abbiano dei vantaggi, una volta passata questo questo messaggio, affronteremo la Lazio, al di là del risultato, con un determinato atteggiamento."

Adesso non hai bisogno di chiedere fiducia...
"E' normale, c'è un processo di crescita. Luciano ha fatto grandissime cose, è arrivato secondo. Nainggolan ha fatto tanti gol. Bisogna entrare nella testa dei giocatori, per me è importante."

Perfettino...
"E' il segno zodiacale, essendo della vergine (ride, ndr)."

La prestazione tattica di Gerson può anticipare quella di Schick?
"Difficilmente, anche perché Schick ha caratteristiche differenti. Non ragiona tanto come lui, che è capace anche da centrocampista ma lavora più da attaccante, è una questione di caratteristiche mentali e tecniche. Schick potrebbe essere utilizzato in quel ruolo, però non ve lo posso dire, magari in maniera differente, anche in base alle partite, perché non si può essere scontati. Avere un concetto di base è fondamentale."

*** *** ***


DI FRANCESCO ALLA RAI

Roma dei record: dodicesima vittoria in trasferta consecutiva, quinta vittoria consecutiva tra coppa e campionato. C'è da essere soddisfatti...
"Il record delle vittorie in trasferta è condiviso con Spalletti che ha fatto un grandissimo lavoro nella scorsa stagione. Sono soddisfatto di questo record ma spero di averne uno tutto mio, continuando così con questa determinazione. Contento di quello che ha messo oggi in campo la squadra, anche se nel primo tempo siamo andati ad intermittenza, ci siamo spenti dopo i gol anche se nel secondo tempo abbiamo fatto la partita che avrei voluto dall'inizio."

Quali sono i segreti del suo turnover?
"Ci sono dei ruoli in cui i giocatori spendono di più, ovvero gli esterni d'attacco, le mezzali e volendo anche i terzini. Per giocare sempre ad alti livelli con un ritmo altissimo tutti devono giocare, ma questo non nasce solamente facendoli giocare, ma si allenano bene anche quando non giocano. Questa è la mentalità che i miei ragazzi stanno acquisendo, per farsi trovare pronti devono allenarsi sempre al meglio."

All'inizio è arrivato in sordina tra lo scetticismo, ma ormai le azioni della Roma sono in rialzo e in borsa le avrebbero sospese. E' una soddisfazione per lei, il lavoro che si concretizza...
"Sono contento, ma non mi accontento. La squadra è cresciuta così come la mentalità. Lo scetticismo non mi riguarda, io sono sempre andato per la mia strada, anche se non ho mai capito come si può essere scettici se non si conosce il modo di lavorare di una persona. La cosa più importante per me non era lo scetticismo che mi circondava, ma era far capire ai miei giocatori cosa volessi da loro, ora il messaggio è passato e spero continui per tanto tempo."

Dzeko non segna da 5 partite. Sta cambiando il suo ruolo, vista la crescita dei suoi compagni d'attacco, o è solo un periodo?
"Entrambi: è un po' un periodo così perché ha avuto le occasioni per segnare, ma è vero che sta lavorando tantissimo per la squadra. Gli faccio i complimenti: ad esempio nel primo gol il suo movimento libera il nostro attaccante per fare gol, ha un atteggiamento ottimo, ha deviato la palla sul gol di Manolas e al novantesimo ha rincorso un centrocampista avversario che era partito in contropiede. Questa è la mentalità giusta di un grande calciatore, per crescere come squadra abbiamo bisogno anche di un Dzeko così."

Per trovare un neo alla gara di oggi ci sono quei due gol presi, in trasferta non era mai successo fin qui. Cosa non è andato in questo senso?
"Complimenti alla Fiorentina innanzitutto, hanno disputato un ottimo primo tempo, erano molto aggressivi cosa che magari fino ad oggi le altre squadre non hanno fatto. Abbiamo concesso un po' troppo e abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo che loro hanno sfruttato per farci male, ma questo fa parte di una squadra che vuole sempre giocare a calcio. Nel secondo tempo siamo cresciuti non solo con la linea difensiva ma in generale con tutta la squadra. Poi ci può stare, quando si fanno quattro gol (ride, ndr)."

Ora c'è la sosta, ma al rientro ci sarà il suo primo derby. Arriva al momento giusto?
"Non per essere scaramantico, ma dopo le soste noi abbiamo sempre perso, con Inter e Napoli, per questo bisogna invertire questa tendenza. Poi la partita con la Lazio non è mai uguale alle altre, io l'ho vissuta da calciatore ed è sempre una gara a sé."


*** *** ***


DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Pioli era molto arrabbiato per l'approccio nel secondo tempo. Voi l'avete vinta non dando più campo alla Fiorentina?
"Nel primo tempo abbiamo lavorato bene ad intermittenza. Quando abbiamo preso gol ci siamo abbassati troppo. E' cambiato l'atteggiamento e l'ho detto ai miei calciatori. Anche dopo il 3-2 abbiamo concesso pochissimo. Volevo fare i complimenti alla Fiorentina che ha avuto un atteggiamento che altre squadre non hanno avuto."

La Roma che aveva il compito più difficile esce rafforzata...
"Dobbiamo pensare a noi stessi. Mi interessa il percorso di crescita di questa strada. Dobbiamo avere gli atteggiamenti giusti in primis Dzeko che non segna da 5 partite ma al 90° fa una rincorsa per coprire."

Le sostituzione sono un'arma in più?
"Io ci credo, i ragazzi ci credono. I ragazzi che non giocano a fine partita si allenano perché sanno che poi possono giocare. Gerson ha acquisito la mia fiducia non per simpatia. si è fatto trovare pronto dopo che l'ho chiamato in causa."

Gerson puoi considerarla come tua scommessa?
"Jesus e Perotti anche. Hai puntato sulle loro motivazioni? Ce le devono avere tutti, anche chi ha segnato 15 gol l'anno prima. Vedi Nainggolan, non c'era da motivare. Stanno ragionando di squadra e il merito è loro che si mettono a disposizione dell'allenatore."

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DI FRANCESCO A ROMA TV

Gerson?
"Sono contento per lui, l'ha guadagnato sul campo lavorando con costanza."

La Roma sa vincere in tutti i modi...
"Si, magari avrei preferito concedere meno. La Fiorentina ha giocato a viso aperto aggredendoci, noi nel palleggio abbiamo sbagliato troppo. Nella ripresa è stato tutto diverso nell'approccio mentale, eravamo più compatti. Quello fatto nel primo tempo è stato svolto in maniera più intensa."

Si vede la sua idea di calcio...
"Paradossalmente negli ultimi 20 minuti siamo arrivati sotto con i terzini, questa è la mentalità. A me non piace una squadra che gestisce nella propria area di rigore, i gol infatti li abbiamo presi quando eravamo bassi e poco aggressivi."

C'era preoccupazione dopo il Chelsea? I nazionali che partono?
"Il fatto che partano dobbiamo essere felici, significa che stanno facendo bene. A noi qualcosa ci toglie, avrò meno tempo per lavorare sulla prossima gara. Lo dico adesso per scaramanzia, ogni volta che siamo ripartiti dalla sosta abbiamo perso ma adesso non possiamo permettercelo, è un derby ed è una partita diversa, dovremmo prepararla meglio. Dopo il Chelsea temevo dei cali di tensione, oggi ci sono stati in alcuni momenti specie nel primo tempo sopratutto nel palleggio. Aiutavamo le loro aggressioni, però siamo stati bravi ugualmente a rubare palloni con un giocatore come Dzeko che oggi si è messo a disposizione per la squadra, ha fatto movimenti importanti per far segnare gli esterni. Ha fatto al 90esimo una corsa fino alla nostra area di rigore, questa è la mentalità che voglio avere."

Per l'allenatore è meglio vincere 1-0 o così?
"Sono teoria che lasciano il tempo che trovano. Vedere la partita che viene a Firenze mi dà motivo di soddisfazione. Sui gol c'è qualcosa da dire e da valutare, però va bene oggi avere vinto 4-2, qualcosa mi aspettavo che avremmo potuto concedere, loro hanno giocatori avanti interessanti."

Tutti giocano e sono felici...
"Questa squadra ha assimilato al meglio alcuni concetti, i giocatori sanno che ognuno di loro può essere protagonista e si allenano anche a fine partita. Oggi ugualmente, a fine gara chi non ha giocato si è allenato. Questa è la voglia di dimostrare che si è pronti, loro hanno capito che la differenza la fa questo."

Indispensabile che Kolarov vada?
"Se fosse per me no, mi auguro di vederlo presto a Trigoria."
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