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Roma, vittoria da record. Gerson super, Viola k.o.

Il brasiliano incanta, ma la Viola risponde: nella ripresa decidono il greco di spalla e il mago dalla panchina: i giallorossi centrano il record di vittorie esterne (12) nella storia della Serie A
Domenica 05 novembre 2017
La Roma sa vincere anche senza difesa, la Fiorentina si rialza dopo la sconfitta di Crotone ma non abbastanza per fermare la corsa di Di Francesco, che dopo tre vittorie per 1-0 vince - stavolta sì, si può dire - in maniera zemaniana, senza che il paragone risulti blasfemo. Quattro a due per la Roma, dodicesimo successo consecutivo in trasferta consecutivo e avvicinamento al derby - in programma al ritorno dopo la sosta - nel migliore dei modi.

LUNA PARK — Il primo tempo è di quelli da luna park o da film horror fate voi, a seconda che si scelga di considerare la fase offensiva o difensiva delle due squadre. Fiorentina e Roma sembrano giocare senza paracadute. E così, alla prima occasione, ecco il vantaggio giallorosso: Gerson recupera palla con l'aiuto di Nainggolan, poi El Shaarawy confeziona l'assist per lo stesso brasiliano, che di sinistro trova l'angolino basso per il suo primo gol con la Roma. È solo l'inizio di un diluvio, non solo quelle meteorologico. Al 9' è già pareggio: Gil Dias punta Kolarov e crossa forte in mezzo, la palla sfila per tutta l'area e trova dalla parte opposta Veretout che di prima intenzione batte Alisson. La Roma subisce così la prima rete dopo 348' di imbattibilità: l'ultimo a segnarle, in campionato, era stato Insigne all'Olimpico il 14 ottobre. Al 20' occasione per Dzeko, che rientra dal fondo e calcia con il destro, ma Sportiello è bravo a deviare in angolo. Al 24' Gil Dias fa lo stesso dall'altra parte - ancora Kolarov in difficoltà - , ma la conclusione è centrale come quella di Pellegrini dalla lunetta al 28'. Al 30' la Roma passa nuovamente ed è singolare che l'azione parta da un'occasionissima per la Fiorentina, con Simeone tutto solo lanciato verso Alisson che si fa recuperare da Manolas. Da lì l'azione prosegue: il pallone arriva a Gonalons che avanza per vie centrali e innesca Gerson, controllo e ancora sinistro - stavolta sul primo palo -, Sportiello resta immobile e per il brasiliano è doppietta. Ma la fase difensiva della Roma è oggi è in giornata pessima. Prima Chiesa (33') poi Simeone (34') spaventano Di Francesco, il 2-2 è questione di minuti e arriva al 39': cross di Veretout, Simeone s'infila tra Fazio e Kolarov e di testa incrocia splendidamente sul palo lungo. E al 43' la squadra di Pioli va a un passo dal 3-2: alla Roma serve un doppio miracolo di Alisson che prima devia sul palo la conclusione di Chiesa, poi dice no al tiro a botta sicura di Veretout.

ROMA AVANTI — Nella ripresa si riparte senza cambi e al 2' Dzeko di testa colpisce debolmente di testa, spedendo alto un'assistenza di Pellegrini. Al 5' la Roma è di nuovo avanti: angolo di Kolarov, Dzeko la spizza e il pallone sbatte addosso a Manolas che involontariamente trova l'angolino. La Fiorentina soffre, ma all'11' ha la chance per pareggiare: Gil Dias la mette forte sul secondo palo, Florenzi buca e Chiesa dietro di lui colpisce male al volo con il sinistro. Ancora Fiorentina al 15': Gonalons perde palla sulla trequarti, Chiesa innesca Dias che con il destro manda alto. Dall'altra parte, 16', Pellegrini ancora una volta non riesce ad angolare la sua conclusione. Al 21' Di Francesco inserisce Perotti per uno spento El Shaarawy. Due cambi per Pioli: al 29' dentro Sanchez per Badelj (infortunio muscolare), subito dopo Babacar per Chiesa. Al 39' è Defrel, entrato da meno di due minuti, a fallire su assist di Kolarov il tap-in con il sinistro del 2-4. Al 41' Alisson rinvia in maniera non precisa, Eysseric (entrato per Chiesa) innesca Simeone ma il portiere giallorosso rimedia all'errore con un'uscita bassa perfetta. E sul capovolgimento di fronte la Roma chiude la partita: Nainggolan protegge palla sulle trequarti e innesca perfettamente Perotti, che con il sinistro batte Sportiello. C'è spazio ancora per una giocata di Babacar (blocca Alisson) e due interventi di Sportiello, prima su Kolarov e poi su Defrel. Il luna park finisce qui.
di Davide Stoppini
Fonte: Gazzetta dello Sport
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