RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 29 marzo 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Big Edin fa tremare il Chelsea

Giovedì 19 ottobre 2017
Se la Roma non fa la stupi­da nelle prossime sere, gli ottavi non le possono sfuggire. Sicuramente non gio­cando così. Con il Chelsea fini­sce 3-­3, una partita pazzesca, bella e spettacolare, da Pre­mier, ma più che un pari è un successo. Nel nome di Dzeko naturalmente, due gol straordi­nari e 90 minuti da «10» puro oltre che da centravanti. E nel nome di Di Francesco che disegna una squadra coraggiosa co­me le sue scelte. Un successo, sì. Perché i giallorossi sono an­dati a Stamford Bridge domi­nando a lungo nel gioco e nel ritmo, recuperando dallo 0-­2 e mettendo paura a Conte fino al­la fine. E poi perché da Baku è arrivato il quarto gol che man­cava: lo 0­-0 dell'Atletico con il Qarabag consegna infatti una classifica inimmaginabile fino a ieri, con i giallorossi a ­2 dal Chelsea ma a +3 su Simeone. La prossima è ancora contro il Chelsea, ma all'Olimpico. Im­maginando che l'Atletico non fallirà di nuovo, sarà bene ten­tare l'impresa, visto che il mo­mento è buono. Con cinque punti è qualificazione sicura: se tre vanno presi con gli azeri, i conti sono semplici da fare.

CONTE ALL'ITALIANA - E se il Napoli ha qualche rimpianto per il rigore di Mertens, allora la Roma dovrebbe prendere a testate i pali di Stamford. Il suc­cesso non sarebbe stato uno scandalo, ma legittimo. Non ha mai subito la manovra inglese, è stata un po' ingenua nella pri­ma mezzora, quando s'è con­cessa alla tattica di Conte. Co­noscendo gli affanni dei suoi, contati e in non speciale condi­zione, l'ex c.t. ha preferito rifar­si all'esperienza azzurra: impo­stando quindi un 3-­5-­2 non lon­tano da quello dell'Italia. Con David Luiz mediano centrale a raddoppiare su Nainggolan, e con la squadra bassa e coperta sulla trequarti: pronta a inter­rompere la manovra gialloros­sa e ripartire con Hazard-­Mora­ta, coppia più evoluta di Eder-Pellè. La strategia sembra fun­zionare, ma dietro non c'è la BBC insuperabile bensì un Christiansen insicuro, affianca­to da Azpilicueta e Cahill.

KOLAROV-DZEKO! - Coraggiosa e offensiva fino quasi all'inco­scienza, la Roma si presta al gioco: pressando altissima e la­sciando poco protetta una dife­sa non impermeabile. Due er­rori - rilancio debole di Juan Jesus, palla persa da Bruno Pe­res - e due gol inglesi. Il primo da fuori di David Luiz, il secon­do con contropiede letale di Morata e centro di Hazard. Sembra finita, anche perché la morsa Bakayoko-Luiz norma­lizza Nainggolan, il movimento di Perotti verso il centro ha po­co seguito tra i compagni, e l'at­taccante di destra del 4-­3-­3 è Gerson: che non era titolare da dicembre, nel fallimentare esperimento da esterno contro la Juve. Bravino ma fragile. Ma tutto cambia all'improvviso. Perché il Chelsea si esaurisce in questi 37' e comincia a scric­chiolare: intanto sul lato sini­stro romanista dove comanda Kolarov , e soprattutto al centro dove Dzeko, immenso, torna sempre a prendere palla e a im­postare in profondità, da regista. La teorica superiorità in mezzo del Chelsea diventa inferiorità. Alla Roma non resta soltanto il possesso palla, alla fine 60%, ma il comando del gioco.

GOL FENOMENALI - L'occasione mancata da Nainggolan è il segnale, il gol bellissimo di Kolarov che entra da sinistra è la svolta: chiudere 1-2 il primo tempo significa rientrare in partita. Di Francesco poteva anticipare i tempi della riscossa alternando Nainggolan con Strootman, per togliere Bakayoko dalle tracce del belga. Ma non è tempo di rimpianti con Dzeko che inventa un uno-due memorabile: al volo, tipo Van Basten all'Euro ‘88, il 2-2; quindi su lancione di Fazio di testa il3-2. Da tre anni e mezzo il Chelsea non prendeva tre gol in casa in Champions. Merito anche di Di Francesco, che sceglie Gonalons davanti alla difesa, premiato dal francese che cresce in personalità, e organizza meglio i suoi nella gestione del possesso. E un po' colpa di Conte che, ancora in vantaggio, toglie David Luiz per Pedro, passando a un 3-4-3 più sbilanciato. Però la carica dalla panchina è il dodicesimo in campo e Pedro inventa l'assist per il 3-3 ancora di Hazard.

TUTTO BENE - Va bene lo stesso alla Roma e anche al Chelsea che in Premier soffre ma in Champions è vicinissimo alla qualificazione. Va bene alla Roma perché non è facile andare in Inghilterra e rispondere colpo su colpo. Unica sofferenza, quando il giro palla è rallentato. Ma questa è stata la più bella della stagione e giornate così possono anche cambiare tutto. Può darsi che, come per la prima Juve di Allegri contro il Borussia, questa sia la partita della consapevolezza.
di F. Licari
Fonte: Gazzetta dello Sport
COMMENTI
Area Utente
Login

Kolarov - News