RomaForever.it
facebook twitter Feed RSS
Venerdì - 19 aprile 2024
Mappa Cerca Versión italiana
RomaForever.it
HOME
   
NEWS
   
SQUADRA
   
CAMPIONATO
   
CHAMPIONS LEAGUE
   
EUROPA LEAGUE
   
CONFERENCE LEAGUE
   
COPPA ITALIA
   
 
   
FORUM
   
AMICHEVOLI
   
CALCIOMERCATO
   
FORMAZIONI
   
PALMARÉS
   
SUPERCOPPA ITALIANA
   
   
   

Di Francesco: "Volevo smettere con il calcio. Scelsi Roma per Franco Sensi"

Lunedì 09 ottobre 2017
Eusebio Di Francesco, ospite al Firenze Football Fest, ha parlato in compagnia dei giornalisti Paolo Condò e Giuseppe De Bellis. Queste le sue parole:

Cosa è cambiato dal Sassuolo alla Roma? Dopo la tua seconda esperienza a Roma ti saresti immaginato di tornarci da allenatore?
"Assolutamente no perché la mia scelta all'epoca era di staccare totalmente dal calcio. Poi aver preso uno stabilimento a Pescara mi ha dato la possibilità di smettere e fare la vita dei miei genitori. Ma poi ti rendi conto che ti mancano tanti aspetti del campo e quindi ci vuoi tornare. La casualità ha voluto che io tornassi a Roma e credo sia per me una cosa unica. Lo faccio con grande voglia, ci sono pressioni differenti rispetto al Sassuolo. Le tue pressioni interne però sono identiche, perché dei risultati devi portarli da una parte e dall'altra. Gli obiettivi sono diversi ma comunque importanti".

Obiettivo della Roma lo scudetto. Per te sarebbe stato uguale se fosse arrivata una proposta simile da altri club?
"Avevo alcune opportunità ma è stata una scelta di sentimento. Roma mi ha dato tanto, ci sono molto legato. Questo è uno stimolo in più. Quando scelsi la Roma da calciatore è stata la stessa cosa perché io potevo andare in altre grandi squadre italiane, anche più blasonate, ma io ho scelto per la persona che più mi ha voluto, Franco Sensi. Io a novembre avevo già un accordo con la Roma. Mi lego tanto alle persone. Sarei potuto andare da altre parti ma non è scattata la scintilla".

Le differenze fra il Di Francesco giocatore e allenatore?
"Ruoli totalmente differenti perché il calciatore è più orientato a se stesso, alla propria prestazione. L'allenatore ha una società alle spalle, deve gestire uno staff completo, tantissimi giocatori dove l'aspetto psicologico è fondamentale. Valutare le scelte di campo. Io sono subentrato da allenatore in situazioni dove si giocava 4-4-2. Non essendo inconsciente ho cercato di inculcare le mie idee su un sistema di gioco differente dal mio. Potrà succedere ancora, l'importante è avere una filosofia di calcio. Comunque vi assicuro che sono due ruoli differenti. Un calciatore sul campo deve tirare fuori tutto quello che ha. L'allenatore dipende dai calciatori. Anche un calciatore ormai dipende dal mister e da quello che gli viene trasmesso".

Hai visto La Grande Bellezza?
"Si".

Secondo te l'allenatore della Roma deve essere coinvolto nel sentimento popolare o deve essere disincantato come Gep Gambardella? Tipo Capello, che ha vinto a Roma...
"Magari ci sono stati altri allenatori che sono stati disincantati e non sono riusciti a vincere. Sicuramente io sono molto staccato da certe dinamiche. Se dovessi andare dietro a certe cose sbaglierei sicuramente. Non si vince non sbagliando ma sbagliando meno. Credo che la squadra che sbagli meno alla fine vince. Per arrivare a questo devi staccarti da tante dinamiche e concentrarti solo sul tuo lavoro. Lo spogliatoio viene prima di tutto".

Cosa è successo nello spogliatoio quando Dzeko ha evidenziato le differenze tra il modo di giocare di quest'anno rispetto allo scorso?
"Ha sbagliato perché dietro c'è un lavoro e tanti di voi non possono sapere quello che facciamo in settimana. Anche altri possono far fatica a digerire determinate cose. La cosa importante è avere i risultati che legittimino il tuo lavoro, che è difficile non solo a Roma. Perché poi sembra che uno punti il dito sempre verso giornalisti, radio, etc... Basta, cambiamo mentalità. Incontro gente che mi dice di non dare retta a nessuno poi però danno tutti retta a tutti. Predicano bene e razzolano male. Non c'è niente di male ad esprimere il proprio pensiero con educazione, rispetto a chi non lo fa. La cosa fondamentale è il tempo per trasmettere le idee di gioco. Come quando entri in azienda, servono anni per farla crescere. Sarri per esempio, ricordiamoci da dove è partito, dal sistema di gioco iniziale e le difficoltà del caso. Chi gli è stato vicino ha avuto l'intelligenza di aspettare e credere in questo allenatore. Noi siamo partiti facendo un titiro e una tournée. Dopo 3 giorni in cui avevo tutti i giocatori abbiamo affrontato PSG, Juventus e Tottenham, senza mai perdere".

Un allenatore non ha più il potere di scegliere cosa fare durante l'estate?
"Ora come ora ti direi di si, però se vieni preso a metà giugno quando tutto è programmato non è corretto. Tu entri e ti devi adattare, ma non deve essere un alibi. A scuola di solito si passa dal facile al difficile. Noi siamo partiti con tutte gare difficili e questo magari non trasmette consapevolezza e forza alla tua proposta di gioco. Poi siamo arrivati alla sfida con l'Inter, che forse meritavamo più di tutte le altre gare di vincere, e l'abbiamo persa. In quel caso il giudizio si basa sui 20 minuti finali, che fanno la differenza. Io però non mi posso basare su solo 20 minuti ma su una prestazione complessiva, quello che magari la gente non riesce a capire. La forza sta nel continuare a credere in quello che si propone. Dzeko, in una gara in cui tocca 2 palloni ma per demerito non solo degli altri ma anche suo, doveva mettersi a disposizione e la differenza è lì. Ma lui lo sa benissimo, a fine gara anche io posso dire le cose non giuste. Di solito a fine partita nello spogliatoio non entro, parlo due giorni dopo quando la lucidità ti porta a dare giudizi differenti. Come anche i giornalisti, che magari fanno i voti di getto, giustamente. Si scrivono tante cavolate, ma è anche normale. Ma la mia non è una critica. Un giornalista deve dare il voto a 22 giocatori, più l'arbitro, più il pubblico, nel caos dello stadio, non è facile. Io faccio fatica a concentrarmi sui miei di giocatori durante una gara, immagina chi deve scrivere tutto questo. Capisco che ogni tanto il voto si adatti all'ambiente. A volte si scrive il nulla, ma fa parte del gioco".

Rapporto media/allenatori? Le differenze rispetto a quando giocavi?
"Dipende dal contesto. Ora ci si avvicina meno ai giornalisti. Si parla nelle conferenze. Credo però sia normale perché tante volte si cerca più il pettegolezzo che il vero messaggio delle parole. I social hanno cambiato molto. Non dico che sia sbagliato, fa parte delle nuove generazioni. Tornando alle pagelle è il particolare che fa la differenza perché vi assicuro che i calciatori leggono le pagelle. E gli danno molto peso. Questo può influire in una stagione perché c'è chi si butta giù. Anche la mia comunicazione è importante all'interno della squadra. Un titolo di giornale può mettermi molto in difficoltà. Questo non deve accadere ed è fondamentale essere chiari. I media sono importanti all'interno di uno spogliatoio, per me un pochino meno perché la vivo in maniera differente e riesco ad accettare qualsiasi giudizio. Poi se mi chiedi il mio parere io ti rispondo, ma non verrò mai a chiederti perché hai scritto una determinata cosa".

Poter assistere agli allenamenti eleva i giornalisti e fa bene all'ambiante. Te cosa ne pensi?
"Al Sassuolo erano aperti fino al giovedì, chiudevo il venerdì solamente alzare la tensione dei giocatori. Alla Roma è differente perché abbiamo Roma TV che è una casa del Grande Fratello, nel senso positivo però. I giornalisti a Pinzolo potevano assistere sempre, a volte quindi se dicono che non ho mai lavorato sulla fase difensiva anche se hanno visto gli allenamenti dove dedicavamo 40 minuti solo alla linea difensiva, ti fa capire che quando uno scrive deve anche informarsi. A Sassuolo, ambiente differente ovviamente, potevano assistere tutti, ma non vedevo sempre i giornalisti perché avevano anche loro le proprie cose da fare. A Roma ovviamente sarebbe differente".

Sacchi?
"Nulla nasce per caso, la ripetitività aiuta. Ora il calcio è tecnica e velocità. Arrigo ha cambiato il modo di pensare il calcio. Una volta si andava a 2 all'ora, era pieno di tempi morti. I giocatori tecnici di una volta nel calcio di adesso avrebbero dovuto alzare la velocità".
COMMENTI
Area Utente
Login

Pagelle - News

 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >> 
 
 Mer. 03 mag 2023 
Monza-Roma 1-1, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - El Shaarawy vivo finché ne ha. Solbakken e Celik bocciati
Monza-Roma - Le Probabili Formazioni dei Quotidiani
33ªGiornata di Serie A
 Dom. 30 apr 2023 
Roma-Milan 1-1, Le Pagelle dei Quotidiani
32ªGiornata di Serie A
 Sab. 29 apr 2023 
Roma-Milan 1-1, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Abraham illude, pesano le sbavature di Spinazzola e Rui Patricio
 Mar. 25 apr 2023 
Atalanta-Roma 3-1, Le Pagelle dei Quotidiani
31ªGiornata di Serie A
 Lun. 24 apr 2023 
Atalanta-Roma 3-1, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Rui Patricio stacca la spina alla squadra. Pellegrini unica certezza
 Ven. 21 apr 2023 
Roma-Feyenoord 4-1 (d.t.s.), Le Pagelle dei Quotidiani
EUROPA LEAGUE: QUARTI DI FINALE DI RITORNO
 Gio. 20 apr 2023 
Roma-Feyenoord 4-1 (d.t.s.), Le Pagelle
Le pagelle della Roma - El Shaarawy fa un po' tutto. Dybala è geniale sul gol
 Lun. 17 apr 2023 
Roma-Udinese 3-0, Le Pagelle dei Quotidiani
SERIE A: ROMA-UDINESE 3-0 LE PAGELLE DEI MAGGIORI QUOTIDIANI NAZIONALI ITALIANI...
 Dom. 16 apr 2023 
Roma-Udinese 3-0, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Pellegrini evita discussioni. Abraham torna con gol, Belotti rifinisce
 Ven. 14 apr 2023 
Feyenoord-Roma 1-0, Le Pagelle dei Quotidiani
EUROPA LEAGUE - QUARTI DI FINALE ANDATA
 Gio. 13 apr 2023 
Feyenoord-Roma 1-0, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Centrocampo flop, si salvano in davvero pochi. Mou sfortunato
 Dom. 09 apr 2023 
Torino-Roma 0-1, Le Pagelle dei Quotidiani
SERIE A: TORINO-ROMA 0-1 LE PAGELLE DEI MAGGIORI QUOTIDIANI NAZIONALI ITALIANI
 Sab. 08 apr 2023 
Torino-Roma 0-1, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Gira tutto attorno a Dybala, Smalling è la solita certezza
 Lun. 03 apr 2023 
Roma-Sampdoria 3-0, Le Pagelle dei Quotidiani
28ªGiornata di Serie A
 Dom. 02 apr 2023 
Roma-Sampdoria 3-0, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Wijnaldum non sbaglia due volte. Matic fa il professore, bene i centrali
 Mar. 28 mar 2023 
Mourinho torna da Lisbona e cerca soluzioni. Difesa in emergenza: tocca a Llorente
Il volo da Lisbona, supponiamo, sarà stato pieno di pensieri. José Mourinho, sbarcato...
 Gio. 23 mar 2023 
Italia-Inghilterra 1-2, Le Pagelle
Le pagelle dell'Italia - Jorginho è spento, Retegui subito a segno. Perché togliere Pellegrini?
 Lun. 20 mar 2023 
Lazio-Roma 1-0, Le Pagelle dei Quotidiani
27ªGiornata di Serie A
 Dom. 19 mar 2023 
Lazio-Roma 1-0, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Ibanez, ennesimo derby dell'orrore. Dybala fantasma per 45'
 Ven. 17 mar 2023 
Real Sociedad-Roma 0-0, Le Pagelle dei Quotidiani
EUROPA LEAGUE, OTTAVI DI FINALE, RITORNO: REAL SOCIEDAD-ROMA 0-0
 Gio. 16 mar 2023 
Real Sociedad-Roma 0-0, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Ibanez monumentale, Rui Patricio decisivo. Mourinho non sbaglia
 Lun. 13 mar 2023 
Roma-Sassuolo 3-4, Le Pagelle dei Quotidiani
26ªGiornata di Serie A
 Dom. 12 mar 2023 
Roma-Sassuolo 3-4, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Kumbulla rovina il pomeriggio giallorosso. Dybala entra e segna
 Ven. 10 mar 2023 
Roma-Real Sociedad 2-0, Le Pagelle dei Quotidiani
EUROPA LEAGUE: OTTAVI DI FINALE - ANDATA
 Gio. 09 mar 2023 
Roma-Real Sociedad 2-0 Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Dybala illumina l'Olimpico, El Shaarawy e Kumbulla lo fanno gioire
 Lun. 06 mar 2023 
Roma-Juventus 1-0, Le Pagelle dei Quotidiani
25ªGiornata di Serie A
 Dom. 05 mar 2023 
Roma-Juventus 1-0, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Mancini uomo risolutore, Rui Patricio reattivo. Trequarti in ombra
 Mer. 01 mar 2023 
Cremonese-Roma 2-1, Le Pagelle dei Quotidiani
24ªGiornata di Serie A
 Mar. 28 feb 2023 
Cremonese-Roma 2-1, Le Pagelle
Le pagelle della Roma - Mourinho rosso di rabbia. Luce spenta per Dybala. Gioia Spina
 
 <<    <      1   2   3   4   5   6       >   >>