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Ok con la Roma e la nazionale. Fazio, la scommessa è vinta

Mercoledì 04 ottobre 2017
Per far capire che tipo sia Federico Fazio basti pensare che spesso, a qualsiasi ora, mentre tanti suoi compagni tornano a casa da Fiumicino col pullman o col taxi, lui si fa venire a prendere dalla moglie. Niente auto di lusso, un'utilitaria, una giovane in tuta e senza trucco, lui che l'abbraccia, sale in macchina e vanno via, al massimo si fermano a fare qualche foto con i tifosi. La semplicità di Fazio e della sua famiglia è tutta in questa scena ed è il segreto che lo fa essere così amato all'interno dello spogliatoio della Roma. Non solo: è il segreto che gli consente di sopportare con tanti sorrisi Manolas, che certo non sta zitto e non è facile avere come compagno di reparto.

DEROGA - Soprattutto in allenamento, perché poi in partita Fazio e il greco si trovano bene e, come lo scorso anno (con Rüdiger) sono di fatto la coppia centrale della Roma. Con Moreno che si è visto pochissimo e Juan Jesus che rappresenta un'alternativa validissima, Kostas e Federico hanno pure fatto derogare Di Francesco da una solida convinzione: i centrali devono essere di piede diverso. Loro, invece, sono due destri, ma complementari: tanto veloce e marcatore Manolas, quanto regista tattico della difesa Fazio, dopo 14 mesi insieme si conoscono a memoria e la Roma se li gode. Anche perché in campionato l'argentino a Bergamo ha giocato solo una decina di minuti, poi ha fatto bottino pieno sempre in coppia col greco, eccezion fatta per la partita di Benevento, dove accanto a lui c'era Juan Jesus.

CLEAN SHEET - In tutto quindi, nelle partite in cui ha iniziato dal primo minuto, la Roma ha incassato 4 reti, ma per 3 volte su 5 è uscita dal campo senza subire. «Dicevano che non potevo giocare con la difesa a 4 - ha detto Fazio qualche giorno fa -, ma io in carriera l'ho sempre fatta». A vederlo lo scorso anno a 3 sembrava che Spalletti gli avesse cucito addosso il ruolo ideale, ma anche con Di Francesco l'argentino si trova bene ed è pure un punto fermo della sua nazionale. Lunedì è partito per raggiungerla insieme al Papu Gomez e chissà che magari non lo abbia pure ringraziato per il pari che ha fermato la Juve, diretta rivale nella corsa al titolo.

DA ROMA A BUENOS AIRES - Fazio ha pubblicato una loro foto in partenza su Instagram, poco prima ne aveva pubblicata un'altra di un abbraccio di gruppo a San Siro e aveva scritto: «Importante vittoria. Daje ragazzi, daje Roma». Tornerà in Italia la settimana prossima, grato al club che gli ha dato anche la possibilità di rientrare nel giro dell'Argentina. Sampaoli - come dimostrano le esclusioni di Higuain non è uno che teme condizionamenti - lo convoca perché si fida e lo fa giocare titolare, convinto che in una squadra piena di stelle che faticano a trovare la quadra, uno coi piedi per terra sia prezioso. A Trigoria pensano la stessa cosa, convinti che il feeling con Manolas nei nuovi schemi di Di Francesco col tempo possa solo crescere. L'esame, alla ripresa, non potrebbe essere più impegnativo. Si chiama Napoli, uno dei migliori attacchi d'Europa.
di C. Zucchelli
Fonte: Gazzetta dello Sport
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