Perquisizioni nelle sedi della Juventus. Procura ipotizza false comunicazioni e fatture inesistenti
La Procura indaga i movimenti di mercato del club degli ultimi tre anni ipotizzando il reato di falso in bilancio e false fatturazioni. Indagati Agnelli, Paratici e Nedved per falso in bilancio
Venerdì 26 novembre 2021
Plusvalenze e movimenti di mercato degli ultimi tre anni juventini sono finiti nel mirino della Procura di Torino che ha mandato la Guardia di finanza ad acquisire documenti nella sede del club. Per falso in bilancio e false fatturazioni sono indagati il presidente Andrea Agnelli, il vice, Pavel Nedved, l'ex direttore sportivo Fabio Paratici (oggi al Tottenham) e altri tre dirigenti ed ex dirigenti bianconeri dell'area finanziaria. In base alla legge sulla responsabilità delle società, la stessa contestazione è mossa al club.
L'attività - spiega la Procura in un comunicato - «sono volte all'accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva». Al vaglio dei magistrati ci sono «diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti».
Inoltre, «a tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana, ove il club calcistico è quotato». I magistrati hanno informato la Consob e la Procura Federale della Figc. L'indagine, denominata "PRISMA", è iniziata nel maggio 2021.
Il comunicato integrale della Procura di Torino
"Dal pomeriggio odierno, su ordine di questa Procura della Repubblica, militari della Guardia di Finanza stanno eseguendo perquisizioni locali presso le sedi di Torino e Milano della società Juventus Football Club S.p.a..
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci.
Allo stato, le attività sono volte all'accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva.
Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni.
È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti.
A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana, ove il club calcistico è quotato nell'ambito del Mercato Euronext Mila (già Mercato Telematico Azionario - MTA), ossia il comparto riservato alle imprese di media e grande capitalizzazione.
Delle attività in corso è stata data comunicazione alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa -CONSOB e alla Procura Federala istituita presso la Federazione Italiana Gioco Calcio.
L'indagine, denominata "Prisma", ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di Magistrati del Gruppo dell'Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni".
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